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lunedì 30 novembre 2015

NATALE IN CASA CLEMENTONI - parte prima -

In vista dell’imminente Natale la casa editrice Clementoni ha sfornato un pokerissimo di titoli che interessano un vasto pubblico: si va infatti dal 2+ di PRENDI IL CUCCIOLO, al 10+ de L’ISOLA DEI FAMOSI, passando per AVENGERS - UNITI PER VINCERE (7+),  LA STORIA DIVERTENTE (8+) e MASTERCHEF JUNIOR (7+). 


Grazie alla fortunata collaborazione con il nostro Francesco Berardi, product manager della ditta marchigiana, ecco che possiamo raccontarvi più da vicino questi interessanti titoli :)

Oggi parleremo di 3 giochi, ovvero PRENDI IL CUCCIOLO, AVENGERS - UNITI PER VINCERE - e LA STORIA DIVERTENTE, i rimanenti li affronteremo con calma in un successivo post.



PRENDI IL CUCCIOLO è un dexterity game divertente e veloce per 1/4 giocatori pensato soprattutto per i bambini più piccoli.
Ai più esperti ricorderà sicuramente un incrocio tra Fun Farm e Fantascatti, ed in effetti possiamo considerarlo come un mix dei loro elementi migliori ma in versione semplificata.
Nella scatola ci sono 4 animali in plastica morbida (un cagnolino, un maialino, un gattino ed un vitellino/mucca) e 24 tessere. Ad ogni tessera corrisponde un animale, raffigurato in 4 modi diversi: con vista 3D, con vista laterale, come macchia di colore o come sagoma.
Per giocare si gira una tessera alla volta e bisogna prendere per primi l’animale corrispondente. 

Vince chi, una volta esaurito il mazzo di pesca, ha collezionato più tessere.
Va detto che 8 tessere su 24 sono previste per bambini più grandi o comunque andrebbero utilizzate solo dopo aver svolto più partite con le 16 base: in queste tessere sono infatti raffigurati 2 animali, di cui uno giusto e uno disegnato con un colore sbagliato. I giocatori dovranno ovviamente prendere l’animale giusto.
All’inizio delle istruzioni è presente una modalità di gioco con un singolo giocatore, che permette di prendere confidenza con le tessere e la loro corrispondenza con gli animali in plastica.
Il prezzo al pubblico dovrebbe aggirarsi sui 9,90 euro, ottimo compromesso tra qualità dei materiali e divertimento che potrà procurare.
Personalmente giocandolo con bambini piccoli (2/3 anni) eviterei la regola che prevede, in caso di presa errata, di riconsegnare una tessera al giocatore che ha preso l’animale giusto; ho notato che in alcuni casi questo può creare un po’ di frustrazione in chi sbaglia, rovinando lo spirito “caciarone” del gioco.
Per il resto un titolo consigliatissimo :) 


AVENGERS - Uniti per vincere - è invece un gioco collaborativo in cui i giocatori vestono i panni degli impavidi Avengers e devono sconfiggere i cattivi prima che finisca il mazzo di 16 carte evento.
Il gioco si svolge lungo un tabellone con un percorso di 28 caselle in cui lancerete 1 o 2 dadi (a scelta a seconda della situazione) e muoverete la vostra pedina raffigurante uno dei 4 vendicatori (Captain America, Hulk, Iron Man e Thor ognuno dotato di abilità personali diverse). La board è divisa in 4 settori di colore diverso, ognuno dei quali ospita in un angolo una “casella di partenza” appartenente ad uno degli Avengers ed uno slot sul quale alloggiare la carta del cattivo. Ad ogni angolo si posiziona anche una pila di 8 gettoni raffiguranti ognuna le varie armi caratteristiche dei personaggi. 

I cattivi sono divisi in due livelli, la prima tornata si giocherà contro quelli di livello 1 che, una volta sconfitti, verranno sostituiti da quelli di livello 2, più difficili da battere. Per attaccare un cattivo bisogna trovarsi nella sua “zona” e possedere gli oggetti necessari per affrontarlo (gli oggetti si guadagnano fermandosi su apposite caselle sparse per il tabellone).
Se entrambe le condizioni sono soddisfatte possiamo combattere e tirare i dadi, uno per l’eroe (colore blu) e l’altro per il malvagio (rosso). Chi ottiene il punteggio più alto vince - in caso di parità si ritirano i dadi - .
Nel momento in cui tutti gli otto cattivi sono sconfitti la partita termina con la vittoria degli Avengers. Se invece non ci sono più carte evento da pescare e terminate il movimento su una casella col logo Avengers, allora avete perso.
Ci sono 3 modalità di gioco:
- versione collaborativa pura: si vince o si perde tutti insieme.
- versione semi-collaborativa: ogni giocatore ha 3 missioni segrete da completare. Se i cattivi vengono sconfitti vince chi ha realizzato più punti (che si ottengono sconfiggendo i cattivi e appunto realizzando le missioni). 
- versione avanzata: puoi scambiare oggetti anche con “la banca” e utilizzarli per influenzare l’esito del combattimento (c’è meno fortuna e più controllo del gioco).
Devo dire che questo è il gioco che per ora abbiamo giocato di più in assoluto, soprattutto in modalità collaborativa, che pare essere ottimale per il nostro abituale gruppo di gioco - io, Matteo (quasi 7 anni) ed Elisa (5 anni) -.
Avengers è un ottimo titolo da giocare in famiglia, ed anche qui le regole sono pensate per regalare l’esperienza di gioco migliore a seconda di chi si siede al tavolo.
Il regolamento è molto chiaro e, constando solo di 4 facciate è digeribile da chiunque voglia impegnare non più di 5 minuti per leggerlo e assimilarlo :)
Unico appunto è la poca varietà di cattivi da mettere in gioco, se ci fossero stati anche solo 2 cattivi in più per livello il gioco ne avrebbe guadagnato in longevità.
I poteri dei personaggi sono ben bilanciati ed utili per raggiungere la vittoria.
Il prezzo al pubblico di 21,50 euro è sicuramente ragionevole visto il ricco contenuto della scatola (40 carte, 4 pedine, 2 dadi, 32 gettoni ed un tabellone ), il fatto che sia un gioco su licenza e la buona qualità dei materiali.


LA STORIA DIVERTENTE è un gioco di percorso con domande sulla storia, in cui bisogna cercare di prendere un gettone per ognuna delle 4 epoche presenti nel gioco.
I segnalini che si muoveranno sulla board sono rappresentati da un simpatico cavernicolo, un egiziano, un imperatore romano ed un cavaliere medievale. 

Il tabellone è diviso in 4 epoche storiche (“preistoria”, “primi popoli”, “greci e romani”, “dal medioevo in poi”), su ognuna delle quali vengono posti casualmente, a faccia in giù, 6 gettoni numerati da 1 a 6.
Il gioco è diverso da un classico quiz perché lo scopo non è rispondere a più domande possibile o arrivare per primi al traguardo, ma conquistare i gettoni di valore più alto.
Come si gioca? Semplicissimo!
Durante il turno bisogna lanciare il dado e muoversi avanti o indietro lungo il percorso. A seconda della casella di destinazione (gettone o punto esclamativo) si potrà rispondere ad una domanda o pescare una carta bonus ed applicarne l’effetto.
Rispondendo correttamente ad una domanda si conquista un gettone: a questo punto il giocatore può ritenersi soddisfatto del punteggio ottenuto e muoversi verso l’epoca successiva, oppure restare nell’epoca corrente per cercare di sostituirlo con un gettone di valore più alto.
Le carte bonus danno maggiore varietà al gioco, permettendo ad esempio di guardare i gettoni sul tabellone, quelli degli avversari o scambiare gettoni con un altro giocatore o il tabellone.
Quando un giocatore arriva al traguardo il gioco finisce e vince chi ha più punti.
Due le varianti applicabili al gioco base: la prima prevede che non possa esserci più di una pedina su ogni casella, se un giocatore termina il movimento su una casella occupata dovrà semplicemente spostarsi su una adiacente libera (variante che per la verità non aggiunge molto al gioco base). La seconda invece aumenta un po’ la parte strategica, prevede infatti che a fine partita il gettone della propria epoca valga doppio. Si può quindi decidere di accontentarsi di un gettone di medio valore e passare all’epoca successiva sfruttando il bonus che ne raddoppierà il valore.
La storia divertente è un titolo istruttivo sia per grandi che per piccini. Mi è capitata più di una domanda che mi ha messo in difficoltà, nonostante il mio amore per la storia :)
Le tre opzioni di risposta per ogni domanda ricordano molto la formula di “Trivial” piuttosto che “Chi vuol essere Milionario” e aiutano a calarsi nell’atmosfera da quiz.
Le carte con le domande sono in tutto 32 divise in due mazzetti (uno per la prima metà del tabellone con “preistoria” e “primi popoli”, l’altro per la seconda metà con “greci e romani” e “dal medioevo in poi”) con domande su fronte e retro, per un totale di 128 domande (32 per ogni epoca).
La varietà di domande non è grandissima, ma vi assicuro che bastano e avanzano per divertirsi in compagnia.
E’ un titolo che si presta molto bene anche al gioco a squadre, durante l’ultima partita fatta in famiglia eravamo in 6 ed abbiamo fatto due squadre da 3 giocatori, ognuna delle quali con un bimbo fuori target tra le proprie fila (il gioco prevede giustamente un 8+). 
E’ stato bello vedere il gioco di squadra dei due team e soprattutto gli spassosissimi aiutini stile Paolo Bonolis - ve lo ricordate quando conduceva Tira e Molla?! - a favore dei piccoli!
La storia divertente è un titolo che mantiene quello che promette!
Un leggero e spassoso gioco educativo che strizza l’occhio davvero a tutta la famiglia :) Il prezzo al pubblico è un appropriato 8,90 euro. Soldi, a mio modo di vedere, assolutamente ben spesi.

Per oggi ci fermiamo qui, a presto per due chiacchiere su L'isola dei Famosi e Masterchef Junior ;)
Stay tuned.


Max_T

martedì 24 novembre 2015

G! COME GIOCARE 2015, UN SABATO DI RELAX TRA GIOCHI E GIOCATTOLI

Quando Novembre volge al termine e Natale si avvicina, beh, è tempo di G! come Giocare :)

Quest’anno, anziché moglie e figli, i compagni di viaggio sono stati il fido Benedetto partito con me da Novara e l’amico e collega-blogger Matteo Sassi (Educere Ludendo) che incontriamo direttamente in fiera.
La giornata di sabato 21 novembre ci “stupisce” un po’ per il numero di visitatori, decisamente sottotono rispetto alle precedenti edizioni, colpa probabilmente del devastante “effetto ISIS” che ha, volente o nolente, destabilizzato le recenti abitudini delle famiglie italiane.
Il risultato è che la fiera, per i visitatori, risulta più vivibile e meno caotica.
Riusciamo infatti a farci con tranquillità un paio di vasche dell’intero padiglione 3 di Fieramilanocity, apprezzandone le decine e decine di stand che spaziano dai classici LEGO ai futuristici STAR WARS (quest’anno la Star Wars Arena era davvero impressionante per dimensione e numero di figuranti!), e a provare parecchi giochi, tutti light, sia per la tipologia dell’evento sia per nostra scelta: l’idea è principalmente quella di divertirsi e salutare gli amici espositori. 


E così è.
“L’area games” occupa più o meno un quinto del padiglione ed è ben allestita e ricca di stand, ogni espositore ha in media quattro/cinque tavoli grandi dedicati alle demo dei giochi e un paio di tavolini a “colonna” per i titoli che occupano meno spazio.
In uno dei primi stand (Oliphante) incontriamo l’immancabile Spartaco Albertarelli col quale parliamo, tra le altre cose, del nuovo KALEIDOS JUNIOR, un ottimo titolo che fa delle magnifiche illustrazioni il suo punto di forza. Tra i vari tavoli fa bella mostra di sé anche NEW YORK 1901, ma la partita in corso è appena iniziata e, visto che in fiera il tempo è tiranno, decidiamo a malincuore di passare oltre.
Poco più in là ecco lo stand della Cranio Creations dove, sotto l’occhio vigile di Lorenzo Tucci Sorrentino, proviamo i divertenti BOOST (titolo “alla Dobble” che stimola colpo d’occhio e velocità di presa, con la differenza che le illustrazioni sulle carte sono divise in categorie) e LA TORRE DEI MOSTRI (imperdibile gioco di destrezza spacca-falangi per 2/4 giocatori nel quale bisogna essere più bravi  e veloci degli altri a far scendere, infilando gli indici nelle finestre della torre, i propri “mostri” fino al pianterreno; chi ne fa scendere di più vince); vorremmo fare un giro anche con I SOLITI SOSPETTI del buon Paolo Mori, ma il tavolo è sempre occupato così decidiamo di spostarci allo stand DV Giochi. 


Qui tra i molti titoli proposti dalla Casa Editrice umbra spicca sicuramente BELLZ, un geniale dexterity game che sfrutta un bastoncino magnetico per permettere ai giocatori di raccogliere i campanellini del proprio colore. Idea davvero intelligente, tanto quanto il fatto che la custodia del gioco si apre e diventa l’area nella quale raccogliere le campanelle.
Dopo un saluto alla carinissima e sorridente Barbara Rol (che riesco finalmente a conoscere di persona - e che mi inorgoglisce confessandomi che segue spesso il nostro Blog! Grazie Barbara della fiducia! :D -) il nostro tour prosegue tra gli altri stand dedicati ai gdt e, passando tra i tavoli di Asterion, Giochi Uniti, Ghenos, Raven, Dal Negro, Haba, Djeco e Hasbro, arriviamo al castello Red Glove.
Giusto il tempo di fare quattro chiacchiere con il patron Federico Dumas e ci sediamo a provare quello che sarà l’ultimo titolo della giornata, NEKO-IN, il simpatico gioco per 2/6 giocatori dei gattini giapponesi che giocano a nascondino nelle stanze dei loro padroni. 


Persa anche la sfida nipponica (oh, ne avessi vinta una di partita!… in quanto a competitività Matteo Sassi è un vero SchiacciaSassi!) e provati da questa 8 ore ludica, io e Benny ci concediamo un rigenerante panino alla nutella e via che si torna in quel di Novara.

Giornata breve ma intensa, G! come Giocare si conferma un’ottima manifestazione rivolta principalmente all’ambito family ma, quest’anno più che mai grazie alla partecipazione dei tanti editori di giochi da tavolo, anche gli appassionati di board games avrebbero potuto trovare pane per i loro denti!
Complimenti agli organizzatori per il lavoro che egregiamente svolgono di anno in anno e grazie a quanti, amici nuovi e vecchi, ci hanno dedicato un po’ del loro tempo per farci giocare o semplicemente per chiacchierare con noi :)

All’anno prossimo,


Max_T









Ci vediamo l'anno prossimo! :)

PS: per completezza di informazione QUI c’è il mio articolo di presentazione di questa edizione nel quale si parla approfonditamente degli eventi e degli espositori ;)

domenica 22 novembre 2015

PER MOLTI MA NON PER TUTTI: FLORENZA THE CARD GAME

Rinascimento. Che fantastico periodo storico!
Leonardo, Raffaello, Donatello, Michelangelo… no, non sto parlando delle Tartarughe Ninja, sto parlando di alcuni dei superbi artisti che hanno reso grande il nome dell’arte italiana nel mondo. Grazie a loro e a famiglie di mecenati come i Medici, gli Strozzi, i Pazzi e via dicendo Firenze e l’Italia tutta sono rifiorite e uscite definitivamente dal periodo buio del medioevo.
Io amo la storia e l’arte, ed entrambe le trovo fedelmente riprodotte in Florenza the Card Game.
Questo è un titolo a cui sono particolarmente affezionato anche perché grazie agli Amici di Post Scriptum ho avuto la fortuna di playtestarlo prima della sua uscita.
A differenza del board game che lo ha preceduto, questo titolo ha una durata decisamente più contenuta, ma mantiene lo stesso flavor del predecessore… alcuni giocatori però, come spesso accade per i card game, per un motivo o per l’altro tendono a “snobbarlo” un pochino.
Perché?
Il perché ce lo facciamo dire direttamente da lui: Florenza raccontaci il tuo punto di vista!

Buongiorno Max e buon giorno cari lettori,
innanzitutto mi presento, sono un card game “puro” pubblicato nel 2013 con meccaniche prevalentemente di gestione della mano e set collection, della durata di circa 60 minuti nella mia versione base per 2/4 giocatori, mentre utilizzando l’espansione “War& Religion” che supporta fino a 6 giocatori, una partita può durare anche una mezzoretta in più.
Grazie alla approfondita conoscenza storica del mio creatore, il talentuoso Stefano Groppi di Placentia Games, sono splendidamente ambientato nella Firenze del XV secolo, in pieno Rinascimento.
Oggi vi parlerò di me e della mia espansione come se fossimo un tutt’uno; War & Religion infatti mi completa e migliora sicuramente l’esperienza di gioco di chi si siede al mio tavolo, soprattutto se vi sedete in 5 o più giocatori.
Ma prima di parlare dei miei pregi e (presunti) difetti, vi spiego brevemente cosa sarete chiamati a fare durante la partita.
Innanzitutto chi mi gioca dovrà immedesimarsi nel leader di una delle più importanti famiglie fiorentine del Rinascimento, ci sono praticamente tutte eh, i Medici, i Pazzi, Gli Strozzi, i Rucellai, i Pitti ed i Frescobaldi.
Durante il gioco, che si svolge su un totale di 5 turni, dovrete cercare di ingaggiare gli artisti migliori per realizzare i principali monumenti della città (azione che frutta il maggior numero di PV) o per costruire botteghe ed abitazioni all’interno del vostro Rione (cosa che vi garantirà principalmente denaro, risorse ed azioni aggiuntive). Il denaro e le risorse li potete ottenere anche dagli artigiani presenti sul tavolo che sono a disposizione di tutti (o meglio del più veloce e lungimirante ad accaparrarseli!) e tutto ciò vi permetterà di totalizzare il maggior numero di PV possibili derivanti dalla realizzazione di opere d’arte che potrete calare dalla vostra mano o prendere dal tavolo. Vi avverto che il set up richiederà un po’ di tempo e di spazio, ma una volta superato lo “smarrimento” iniziale dovuto alle tante carte che vi troverete davanti, con una buona disposizione (vi raccomando di seguire quella fornita dal mio regolamento!) ed una buona spiegazione tutto sarà chiaro, soprattutto se avete già giocato al board game.
Durante i 5 turni, dopo aver effettuato le operazioni preliminari della pesca degli artisti e dei monumenti ed aver reintegrato la vostra mano di carte, potrete svolgere da un minimo di 4 ad un massimo di 9 azioni a scelta tra:
. Giocare una carta Florenza dalla vostra mano (pagando risorse, denaro ed eventualmente assoldando un Artista per la sua realizzazione) e porla davanti a voi,
. Realizzare un Monumento prendendolo tra quelli disponibili nel tavolo e porlo davanti a voi (sempre pagando il dovuto ed assoldando un Artista),
. Riservare un Monumento o un Artista prendendolo dal tavolo per utilizzarlo in azioni future,
. Attivare una carta Centrale al fine di per recuperare risorse, denaro, un artista anonimo o diventare Capitano del Popolo, cosa che equivale a diventare primo giocatore,
. Mandare un lavoratore a giornata per guadagnare 50 fiorini,
. Andare al Mercato per vendere, comprare o scambiare risorse,
. Cercare ispirazione, che si traduce nel pescare tre carte Florenza e sceglierne una che può essere giocata subito o aggiunta alla mano (importante variante inserita grazie a War & Religion, prima si pescava una sola carta e quello che pescavi ti tenevi…),
. Assoldare un Capitano di ventura pagandone il costo in denaro e schierandolo di fronte a voi,
. Attivare un capitano di ventura mandandolo a saccheggiare una delle tre città “nemiche” di Firenze, nella fattispecie una a scelta tra Lucca, Pisa e Siena.
Quando tutti i giocatori hanno effettuato le loro azioni si svolgono le operazioni di fine turno che consistono sostanzialmente nel ripristinare il piano di gioco e distribuire le rendite.
Il fatto di ripetere le stesse operazioni durante tutti i turni agevola l’apprendimento del gioco e subito dopo i primi due giri di tavolo vi garantisco che sarete già pronti per muovervi con le vostre gambe.
Sono un gioco abbastanza intuitivo in cui però la pianificazione è fondamentale, dovete aver ben chiaro cosa fare e quando farlo, e soprattutto dovete far fruttare al meglio la vostra mano di carte


Proprio per sottolineare questo punto vi ricordo cosa recita una nota strategica del regolamento (che è davvero chiaro e ricco di immagini ed esempi, credetemi, non lo dico per vantarmi) “ad una prima analisi può sembrare che le carte che permettono di effettuare più azioni (...) siano fondamentali per la vittoria o troppo poco costose. I playtest hanno dimostrato che questa è una sensazione comune, ma non corretta. Sebbene importanti, come ogni altra carta del gioco, non garantiscono la vittoria.
(…) nessuna pescata di carte può determinare, da sola, la vittoria di un giocatore.”
Questo mi piace sottolinearlo poiché una delle critiche che più frequentemente mi viene mossa è infatti la diffusa sensazione che io sia un gioco troppo dipendente dalla fortuna nella pesca delle carte.
La mano sfortunata può capitare, per carità, ma ci sono molte azioni che possono mitigare la sfortuna, ad esempio il Cercare ispirazione, e comunque la gestione dei mazzi prevede un buon rimescolamento delle carte, ciò che non vi è capitato in mano nei primi due turni non è detto che non lo peschiate nei successivi.
Poi c’è da dire che è davvero raro che qualcuno rimanga inchiodato a 4 misere azioni a turno, ci sono ben 4 tipi di Abitazione che danno la possibilità di incrementare le proprie azioni (Taverna, Palagio, Casamento e Casa) e se proprio non si riesce a pescare nessuna di queste carte ci sono comunque i Predicatori e, grazie all’espansione, ora anche gli Abati ed i Vescovi che aggiungono azioni estemporanee all’interno del turno.
No, potete criticarmi per il fatto che ci vuole un bel tavolone per giocarmi, quello sì, o per il fatto che sia difficile tenere tante carte in mano (io consiglio sempre di dividerle in pratici mazzetti da tenersi davanti, in particolare di mettere denaro e materiali già pronti sopra alla carta che si intende realizzare, questo facilita le scelte e diminuisce l’ingombro), ma non per l’alea dovuta alla pesca delle carte, suvvia, senza fare nomi ci sono german in cui la cosa risulta decisamente più fastidiosa!
Io mi ritengo un ottimo titolo, molto profondo e ben ambientato, dalla veste grafica superba e dal contenuto ricco, anzi ricchissimo! La mia scatola contiene 220 carte “grandi” e 110 carte “piccole”, senza contare che War & Religion aggiunge altre 110 carte per un totale di 440!
Niente monetine, niente segnalini, puzzilli o plance, solo carte, questa è la mia forza, e sono orgoglioso di essere un VERO card game, in cui ogni carta ha un suo valore ed una sua importanza.
Senza dimenticare che tutti i monumenti fiorentini ed i personaggi rappresentati al mio interno sono realmente esistiti

Ah, a proposito degli artisti vi voglio svelare un particolare divertente che riguarda il volto dello scultore Francesco Mochi: a differenza di tutti gli altri personaggi, i cui ritratti si rifanno ai loro visi reali, non esistendo un ritratto del Mochi il volto rappresentato sulla sua carta in realtà è quello dell’illustratore Ivan Zoni! :)

Bene, dopo questa chicca penso sia giunto il momento dei saluti.
Grazie Max per lo spazio che mi hai concesso, spero si sia capito di che pasta sono fatto e a che tipologia di giocatori posso interessare.
Chiunque voglia farsi un giro nella Firenze del XV secolo si faccia avanti, ci si vede in Ludoteca!

Un saluto,



Florenza TCG

martedì 17 novembre 2015

STEAMPUNK RALLY, UN WACKY RACES IN VERSIONE STEAMPUNK

Steampunk Rally, di Orin Bishop, titolo per 2/8 giocatori

Ciao a tutti dal vostro kickstarter addict!

Questa volta andiamo ad analizzare un gioco che ha avuto una ottima campagna di finanziamento sul web, e che sta tutt'ora spopolando con un grandissimo successo internazionale.
Steampunk Rally si ispira nella sua idea alle mitiche Wacky Races, ma è ambientato in stile vittoriano alla fine del 1800.
Il vostro compito sarà creare una macchina con cui percorrere il tracciato sani e salvi e più velocemente di tutti fino all’arrivo.
Le meccaniche di gioco si basano su un misto tra pesca di carte (con draft iniziale), lancio di dadi e scelta delle migliori combo tra dadi e carte, per poter avanzare velocemente con il proprio segnalino sul tracciato.
Ogni giocatore sceglierà ad inizio partita un Inventore che lo rappresenterà in gara e che avrà delle abilità specifiche riguardo al funzionamento della propria invenzione.
Si continuerà quindi ad ogni turno con un di draft di carte con cui scegliere se fare scorta di dadi, ingranaggi, boost, o aggiungere nuovi pezzi al proprio veicolo. 
Si prosegue quindi con il lancio di dadi e con l'assegnazione degli stessi (in base ai valori ottenuti) alle carte che costituiscono la nostra vettura: in questa maniera verranno attivati i vari meccanismi che consentiranno di avanzare sul tracciato, riparare i danni, o aumentare la potenza.
Ovviamente molte carte permettono di guadagnare nuovi dadi da lanciare o assegnare di nuovo, e con cui attivare altre meccaniche durante lo stesso turno. 

La particolarità in tutto questo sta nel fatto che i dadi assegnati non potranno più essere tolti, se non “sgonfiandoli”, ovvero facendoli scendere progressivamente a zero spendendo gli ingranaggi guadagnati durante il draft: questo fa si che dovrete stare molto attenti a dove mettere i vostri dadi, perché per un po' quella parte della vostra invenzione risulterà inutilizzabile.
La turnazione di gioco può essere svolta un giocatore alla volta, oppure tutti in contemporanea, visto che le azioni dei giocatori non si vanno a sovrapporre o influenzare; questo permette di velocizzare la partita, ma è ovvio che dovete fidarvi di quello che fanno i vostri avversari… :)
I materiali del gioco sono ottimi, anche se i segnalini dei giocatori sono stati realizzati un po' piccoli, o comunque poco riconoscibili tra loro come colori.
E’ un peccato che non siano stati previsti dei preformati divisori interni alla scatola: c'è tanto materiale nella scatola, che però va un po' tutto insieme appena la si mette in verticale per il trasporto. C'è comunque da dire che il prezzo del gioco è del tutto ragionevole, e magari questo ne giustifica la mancanza. 


L'edizione kickstarter prevede molti Inventori in più rispetto alla versione retail e gli ingranaggi in metallo oltre a quelli in cartone.
Nel complesso il gioco non si basa tanto su di un concetto di corsa, quanto sul creare macchine sempre più fantasiose, con cui realizzare combo potentissime tra le carte che le compongono.

Io lo trovo un gioco veramente divertentissimo, che merita tutto il successo che sta avendo, e per cui non rimpiangerete nessun centesimo speso. Sarà vostra la scelta se spaccarvi la testa a cercare le combo più efficaci, o se prendervela comoda e lasciarvi trasportare dal divertimento e dalle risate.

Vi auguro quindi delle buone gare e… a presto!



Marco




venerdì 13 novembre 2015

PRONTI PER G! COME GIOCARE 2015?!

http://gcomegiocare.it/la-newsletter-di-g-come-giocare/
Il 20-21-22 novembre 2015, presso la Fiera MilanoCity si terrà l’ottava edizione di G! come Giocare, l’irrinunciabile appuntamento con giochi e giocattoli per chi, come me, ha bambini piccoli o più semplicemente ha tanta voglia di immergersi in un’atmosfera ludica unica e coinvolgente per tutta la famiglia!
E proprio in compagnia della mia famiglia ho partecipato alle ultime tre edizioni (QUI trovate le entusiastiche impressioni della mia prima visita a G! come Giocare di 3 anni fa)
e posso garantirvi che G! non delude le aspettative di nessuno, dal bambino che può giocare con tonnellate di mattoncini e chiodini piuttosto che farsi un giro sui gonfiabili, all’adolescente che può fare qualche partita a giochi in scatola e videogiochi, fino ad arrivare a genitori e nonni che possono distrarsi con mostre, tavole rotonde, modellismo e chi più ne ha più ne metta!
Ovviamente tanti anche gli spazi dedicati alla nostra passione per i board games, saranno infatti presenti i principali editori nostrani e si potrà giocare in un nuovo rinnovato spazio dedicato ai giochi da tavolo, una grande ludoteca in cui provare, dimostrare e giocare a più non posso!


Per approfondire vi lascio ad un estratto del comunicato stampa ufficiale della manifestazione, nel quale potrete trovare le tante importanti novità dell’edizione 2015 ed utili informazioni:

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G! come Giocare, l’appuntamento più atteso d’Italia dedicato al gioco, ai giocattoli e alle famiglie torna con un’ottava edizione davvero speciale. Per tre giorni, dal 20 al 22 novembre 2015, presso il Padiglione 3 di FieraMilanoCity (Viale Teodorico), si daranno appuntamento le più importanti aziende nazionali e internazionali del settore del giocattolo per mettere a disposizione del pubblico i loro prodotti e tutte le novità in vista del prossimo Natale. Tre giorni di gioco e divertimento per grandi e piccoli e sarà anche l’occasione per mamme, papà, zii e nonni di scegliere il giocattolo giusto per il prossimo Natale. 

Dalla galattica Star Wars Arena, che diplomerà giovani cadetti imperiali e soldati ribelli facendo vivere un’indimenticabile esperienza stellare in compagnia di valorosi Jedi, coraggiosi piloti e perfidi Sith, all’ormai irrinunciabile pista di Ghisalandia per imparare le regole della strada giocando con i Vigili Urbani del Comune di Milano, dalle centinaia di iniziative organizzate negli stand ai tornei di giochi da tavolo, dalla mostra dedicata alla storia delle carte da gioco agli appuntamenti con ospiti davvero speciali tra cui le Winx, Masha e Orso, Ninja Turtles, Peppa Pig, Mia e Me. G! come Giocare aspetta tutti in fiera per giocare, scoprire e imparare.


G come Guerre Stellari! In attesa dell’uscita nelle sale di Episodio VII – Il Risveglio della Forza, G! come Giocare propone ai suoi giovani (e meno giovani) visitatori un viaggio nella “galassia lontana lontana” con una vera e propria esperienza tutta da vivere nella Star Wars Arena. Animata dalla presenza dei figuranti della 501st Legion Italica Garrison e della Rebel Legion Italian Base, i due gruppi internazionali di costuming Star Wars ammirati in tutta Italia per l’accuratezza dei loro costumi, l’arena ospiterà giochi, tornei, dimostrazioni e prove gratuite con i giochi messi a disposizione da tutte le aziende produttrici di giochi a licenza Star Wars. Attorno a un grande X-Wing, il mitico caccia stellare con qui Luke Skywalker si getta all’attacco della Morte Nera, si terranno divertenti photo set con Darth Vader, gli Stormtrooper, Han Solo, la principessa Leila, i cavalieri Jedi e tutti gli altri eroi della saga. Non solo, grazie alla presenza dei combattenti di Jedi Generation si potrà assistere a veri e propri duelli a colpi di spada laser e, se si è bravi, portarsi a casa l’ambito diploma di Cadetto Imperiale.

G come Giochi in scatola. Ancora più grande rispetto agli anni passati, visto il sempre crescente successo, torna l’area dedicata ai giochi in scatola: una ludoteca in cui provare, dimostrare, giocare e scoprire tutte le novità del mondo ludico sfidandosi, confrontandosi e partecipando alle dimostrazioni sui tavoli da gioco messi a disposizione gratuitamente dalle aziende per tutta la durata della manifestazione tra cui New York 1901, Sushi Dice, Splash, About Face – vincitore del Toy Award 2014 “Premio della Critica” per la categoria Giochi in scatola – Dobble, Attenti al Tentacolo e Gigamon. 


G come Gioco cibo per la mente. Come recita il motto di Assogiocattoli, ecco le iniziative dedicate all’apprendimento e all’educazione nel segno del gioco. Torna l’amatissima Ghisalandia, la pista urbana animata dalla Polizia Locale del Comune di Milano che, grazie ad automobiline, motociclettine elettriche e biciclette, insegna agli automobilisti e motociclisti di domani il rispetto della segnaletica e della buona educazione stradale. Nell’anno di Expo non può mancare Mangiando s’Impara, il progetto dedicato all’alimentazione che mira a insegnare ai bambini le regole fondamentali per mangiare bene e sano. Grazie alla presenza dell’Istituto Italiano di Sicurezza del Giocattolo i genitori potranno chiedere informazioni su come scegliere il giocattolo più sicuro e adatto per il loro bambini, imparando a leggere le etichette con maggior attenzione e avvicinandosi alle norme dell’anticontraffazione. Il Consorzio Remedia è invece a disposizione con le sue divertenti iniziative per insegnare come smaltire i rifiuti, gli imballaggi dei giochi e soprattutto le batterie scariche. Ma non è tutto: riproporremo ancora una volta il progetto Gioco Anch’io dedicato ai bambini con disabilità, le attività di cake design e laboratorio dolciario, oltre a tanti altri laboratori creativi e coinvolgenti grandi e piccini. Grazie alla presenza della Commissione Difesa Vista per tutti e tre i giorni si potranno effettuare controlli gratuiti della vista per grandi e piccini con ottici e oculisti.


G come Giochi in mostra: CARTE DA GIOCO ANTICHE IN MOSTRA. Verranno esposte, per la prima volta, le “Carte da gioco storiche” che sono anche vere e proprie opere d'arte e si potranno ammirare esposte accanto alle Carte Regionali, ai Tarocchi, a litografie e grafiche pubblicitarie che hanno segnato la storia.

G come Grandi Classici! – IL CALCIO BALILLA. Grandi tornei di calcetto con moderni tavoli brandizzati “La Gazzetta dello Sport”. Un'occasione unica per sfidare i propri avversari e vincere un fantastico premio.

G come Giochi da votare. Come da tradizione a G! come Giocare si terranno le votazioni per il Toy Award, il premio che incorona i giocattoli più belli dell’anno votati da tutti i piccoli visitatori del salone. I giocattoli candidati saranno esposti in una grande area dove tutti i piccoli giudici potranno vederli da vicino e studiarli per decidere a chi dare il proprio voto. Il voto del pubblico si aggiungerà così a quello “tecnico” già attribuito nel mese di settembre da una Giuria di Esperti. A tutti coloro che voteranno al Toy Award verrà rilasciata una “card” che darà la possibilità di ottenere degli sconti nei negozi di giocattoli fino al 6 di gennaio 2016; l’elenco dei negozi verrà pubblicato sul sito di G! come giocare (www.gcomegiocare.it). 


Per agevolare i visitatori saranno attivi, gratuitamente, un servizio di noleggio passeggini, come anche un’area per il parcheggio del proprio, nonché aree di servizio quali fasciatoi e allattamento e soprattutto il molto apprezzato servizio di guardaroba.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla manifestazione sono disponibili sul sito www.gcomegiocare.it , il portale dell'evento dedicato al mondo del gioco, dell'infanzia e dell'adolescenza. Disponibile e sempre aggiornata anche la pagina Facebook http://www.facebook.com/GcomeGiocare , sempre più partecipata.

G! come Giocare
Fieramilanocity – Padiglione 3 Ingresso Porta Teodorico (Viale Scarampo - MM Portello)
Info: 02/39210458 - 800126970 – www.gcomegiocare.it
Orari: dalle 10.00 alle 20.00
Ingressi: intero adulto 10 euro, ridotto con iscrizione alla newsletter 6 euro. Bambini fino a 14 anni 1 euro - Gratis per i bambini sotto i 2 anni

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Per concludere vi lascio con le parole di Spartaco Albertarelli che descrive in modo impeccabile lo spirito che anima G! come Giocare, una manifestazione in continua crescita dove il gioco ed il giocare sono indiscussi protagonisti, capace di attrarre, nella scorsa edizione, oltre 38000 visitatori!

”È bello veder crescere nel tempo un’iniziativa che si pone come obiettivo di riunire, nel vero senso della parola, le famiglie intorno all’idea del gioco. Il gioco vissuto come qualcosa che attraversa le generazioni e che ci accomuna tutti. Non solo il gioco per bambini, quindi, secondo uno stereotipo sempre più sbiadito, ma il gioco come strumento di vera interazione umana, senza barriere ideologiche o preconcette. Bambini e adulti, tutti insieme a giocare, ciascuno con i propri gusti, le proprie preferenze e le proprie necessità, ma anche con moltissimi momenti in comune, perchè il gioco è una cosa che unisce e insegna a vivere, non importa quanti anni si abbiano”.  Spartaco Albertarelli




lunedì 9 novembre 2015

THE FOREIGN KING, QUANDO NELLA BOTTE PICCOLA C'E' IL VINO BUONO

Un mesetto fa, spulciando tra le decine e decine di pagine che BoardGameGeek dedica alle nuove uscite della (appena trascorsa) fiera di Essen mi sono imbattuto in The Foreign King, un piccolo titolo per 2-4 giocatori ideato da Javier Garcia ed edito dalla Giochix.
Uso il termine piccolo non a caso, la confezione misura infatti solo 185 x 125 mm ed è alta 40 mm, dimensioni che richiamano immediatamente quelle di un card game ma che, in realtà, nascondono un ottimo gioco di maggioranze e controllo del territorio ambientato nel Belgio di inizio ottocento (Belgium 1831 era il primo titolo del gioco uscito nel 2010), durante la rivoluzione industriale che lo porterà a trasformarsi da stato rurale ad industrializzato.
Il che si traduce in una board, token di cartoncino e tanto legno (in questo caso non cubetti ma tondini)!
Un titolo con queste caratteristiche non poteva certo mancare nella mia collezione!
Come sapete quest’anno ad Essen non ci sono andato, ma mi sono fatto portare a casa The Foreign King (in compagnia, tra l’altro, di The King is Dead) dagli amici della Ludoteca Galliatese.
Da quando l’ho ricevuto ho giocato svariate partite in 2, 3 e 4 giocatori e devo dire che ogni partita mi ha sempre lasciato un senso di soddisfazione: setup veloce, regole semplici ed assimilabili in pochi minuti, pochissimo ingombro, ottima scalabilità e... cattiverie dietro ogni angolo.
Ma andiamo con ordine.
Le ridotte dimensioni della confezione nascondono un contenuto ricco e ben curato (4 pedoni giocatore più uno per il Re, 64 dischetti in 4 colori, un indicatore PV per il Re, 5 fabbriche tessili e 5 metallurgiche, 9 Medaglie Reali e 21 monete di cartone).  Il regolamento scritto in 5 lingue è molto chiaro e lascia poco spazio a dubbi interpretativi e se non bastasse abbiamo anche numerose schede riassuntive molto utili per le prime partite.  
Il setup occupa non più di 3 minuti e consiste nel piazzare la board rappresentante le province del Belgio e dintorni al centro del tavolo, a lato di questa si accantonano da una parte le 9 Medaglie Reali che premieranno chi costruirà più fabbriche e dall’altra le monete della Banca;  si distribuiscono ad ogni giocatore un pedone e tutti i tondini lignei del proprio colore (uno dei quali viene piazzato sulla casella “zero” del punteggio ed uno sulla track dell’ordine di gioco) e a partire dal primo di turno anche 5 monete (Franchi) che andranno aumentando di una per ogni giocatore successivo; si posiziona il tondino bianco del Re sulla casella numero 30 del punteggio ed il suo pedone sul ritratto in alto a sinistra nella plancia; siamo pronti a partire. 

Ad ogni turno i giocatori potranno scegliere una sola azione tra le otto disponibili, una volta scelta l’azione il giocatore posiziona il proprio pedone sull’icona corrispondente e la tiene occupata fino al prossimo turno.
Questo significa che chi sceglie un’azione non potrà ripeterla immediatamente il turno successivo ed al contempo impedisce agli avversari di svolgerla finchè la occupa.
Attenta programmazione ed ampia visione di gioco nel prevedere le mosse avversarie recitano dunque un ruolo fondamentale nello svolgimento della partita.
Le azioni possibili sono chiaramente rappresentate sulla pagina dell'agenda a sinistra nella plancia e sono, partendo dall’alto:
. Fondare una fabbrica pagando 3 Franchi; si possono fondare fabbriche tessili o metallurgiche, le prime valgono 3 PV al momento dello scoring se si controlla il territorio sul quale sono costruite (e forniscono una moneta supplementare in caso di svolgimento dell’azione “Ricevere Monete”, che vedremo più avanti), mentre le seconde forniscono 6 PV. Quando un giocatore costruisce la prima fabbrica in una provincia riceve una Medaglia Reale (queste possono essere in qualsiasi momento girate a faccia in giù per ottenere un prestito di 3 Franchi dalla banca, che potrà essere saldato pagandone successivamente 4, un solo Franco di interesse non è male di ‘sti tempi!).
. Piazzare un cittadino prendendolo dalla propria riserva e ponendolo in una provincia qualsiasi del regno. Si possono piazzare più cittadini, ma per ogni cittadino oltre il primo si pagherà 1 Franco aggiuntivo.
. Spostare un cittadino da una provincia ad una adiacente o dalla plancia alla propria riserva. Per ogni Franco pagato si può muovere un cittadino in più o muovere uno stesso cittadino di più province.
Utilizzare questa azione per riportare cittadini nella riserva potrebbe a prima vista sembrare superflua, in realtà acquista importanza sul finire del gioco, quando si arriverà ad avere tutti i tondini impegnati in plancia o nel parlamento, a quel punto richiamarne qualcuno per riposizionarlo successivamente potrebbe fare la differenza.
. Piazzare un cittadino al Congresso, prendendolo dalla riserva o da una provincia. A fine partita chi avrà la maggioranza al congresso totalizzerà 3 PV, ma non solo, se un giocatore svolge l’azione “Muovi il Re”, prima di conteggiare i PV di una provincia, chi possiede la maggioranza al Congresso può spostare tutti i propri cittadini presenti al Congresso nella provincia in esame come azione gratuita. Se il giocatore con la maggioranza non vuole spostare i propri cittadini, può farlo il secondo in ordine di maggioranza. Se anche questi non vuole si prosegue con il terzo e poi il quarto.
E’ palese l’importanza strategica di accumulare cittadini al Congresso, sia per ipotecare 3 PV a fine partita, sia per la possibilità di cambiare a proprio favore le maggioranze nelle province. 
. Ricevere 3 Monete dalla banca più una moneta per ogni fabbrica tessile che si controlla, anche se “disattivata” (vedremo poi cosa significa).
. Muovere il Re da una provincia ad una adiacente (primo movimento gratuito e 1 Franco per ogni successivo). Questa è un’azione importantissima principalmente per due ragioni: la prima perché è l’unica che determina lo scoring delle province. Se la provincia da valutare contiene almeno un cittadino si assegnano i punti ed il giocatore con la maggioranza di cittadini guadagna 6 PV per ogni fabbrica metallurgica e 3 PV per ogni fabbrica tessile attive (dopodichè le fabbriche vengono adagiate su un lato e “disattivate”). Se non ci dovessero essere fabbriche attive si assegna 1 PV ogni 3 propri cittadini presenti.
In caso di maggioranze pari il giocatore che ha spostato il Re può decidere di disattivare comunque una fabbrica (perché farlo? Perché una condizione di fine partita è rappresentata dalla possibilità che tutte le fabbriche disponibili siano state disattivate).
La seconda ragione, non meno importante della prima, è che muovere il Re sulla mappa determina il contemporaneo arretramento del suo dischetto sul tracciato segna punti dello stesso numero di passi + 1. Più province fate visitare al Re e prima la partita terminerà (l’altra condizione di fine partita è che il dischetto del Re superi il dischetto del secondo giocatore in ordine di punteggio).
Come vedete questa opzione va scelta molto accuratamente soprattutto in virtù di quanto detto in precedenza sul potere “intimidatorio” esercitato da chi controlla la maggioranza al Congresso. Se decidete di valutare una vostra provincia grazie alla visita del Re dovete essere sicuri di ottenere il massimo dei punti da questa azione, il consiglio è: tenete d’occhio chi possiede la maggioranza nel Congresso e valutate se potrebbe convenirgli, con uno spostamento, superarvi nel controllo della provincia.
. Regina: questa azione è disponibile solo in partite a 4 giocatori e chi la sceglie paga due monete e svolge un’azione qualsiasi, anche una già occupata.
. Cambiare il turno di gioco è un’azione attivabile invece solo in partite a 3 e 4 giocatori. Chi la seleziona posiziona il pedone sul proprio dischetto nel tracciato dell’ordine di turno e guadagna 1 Franco dalla banca. A fine turno il giocatore cambia la posizione del suo dischetto a piacimento, spostando gli altri dischetti a desta.

Come anticipato il gioco termina non appena tutte le fabbriche disponibili sono disattivate o quando l’indicatore dei PV del Re si incontra o supera il segnalino del secondo giocatore in ordine di punteggio.
A questo punto si assegnano i punti finali: -6 PV per ogni prestito non restituito; +9 PV a chi controlla più province; +9 PV a chi ha collezionato più Medaglie Reali; +3 PV a chi ha la maggioranza al Congresso; +3 PV a chi ha più Franchi.


Concludendo, considero The Foreign King un titolo davvero valido, sicuramente godibile sia da gamers che da novizi: divertente da giocare, semplice da spiegare e di durata contenuta, tutte caratteristiche che lo rendono fruibile ad un vasto pubblico e che lo hanno fatto diventare un compagno quasi inseparabile delle mie pause pranzo ludiche :)

Tra l'altro è ottima anche la variante a due giocatori che ne introduce un terzo “virtuale”.
Quando un giocatore realizza punti, l’avversario deve posizionare o muovere dischetti di un terzo colore sulla plancia, ed ogni volta che dei punti vengono assegnati questa operazione viene ripetuta da chi non ne guadagna. Al termine della partita anche il giocatore virtuale guadagna PV, e lo fa in modo più consistente rispetto agli altri giocatori (ad esempio se controlla più province di tutti guadagna 9x2 PV!). 
Il giocatore virtuale è molto delicato da gestire, attenzione quindi ad usarlo in maniera consona, non sempre sfruttarlo per togliere una provincia al vostro avversario è la strategia migliore. Ed anche il fatto di valutare una propria provincia non è più così scontato, a volte conviene attendere piuttosto che concedere il privilegio di piazzare tondini all'avversario.


Max_T




PS: Ad Essen era possibile acquistare anche le tre espansioni (quella Ferroviaria, Cattolici Vs Liberali e Rivolte) che dovrebbero garantire un po’ più di longevità al gioco base e che, anche se personalmente non ne ho ancora sentito la necessità, mi ripropongo di inserire nelle future partite, perciò stay tuned, il capitolo "The Foreign King" non è ancora chiuso!