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mercoledì 23 gennaio 2013

IDEAG 2013 - L’ESPERIENZA DI UN ASPIRANTE AUTORE -




IdeaG, il primo grande appuntamento del 2013 in materia di incontro tra autori e produttori, si è appena concluso a Torino.

Anche quest’anno sono state tante le novità apparse nei saloni dell’OPEN 011.

Idee Ludiche prova a fare un resoconto della manifestazione attraverso l’esperienza di un giovane novarese, Benedettto Degli Innocenti, che vi ha preso parte in veste di autore, proponendo un suo gioco dal titolo un po’ bizzarro, “Alle 23.59 del 20 Dicembre 2012” ma dai contenuti assolutamente non banali (tanto da fargli meritare un posto come finalista nel concorso Miglior Gioco Inedito a Lucca Comics & Games 2012).

Lasciamo ora spazio al racconto di Benedetto che mette in luce i punti di forza di una manifestazione che, di anno in anno, è capace di attirare a se sempre più partecipanti.
 

Ciao a tutti i seguaci di Idee Ludiche,

prima di presentarmi vorrei ringraziare Massimiliano che ha pensato di ingaggiarmi a scatola chiusa come giornalista inviato per Ideag.
Sono Benedetto (Nebyn su IdG) ora noto, grazie al Puzzillo, per aver presentato al Gioco Inedito  di Lucca Games 2012, il gioco “in lizza per il titolo più del caz*o degli ultimi nove anni”.
E quindi ringrazio anche il Puzzillo, che con il suo asterisco mi ha ispirato per il concorso del Gioco Inedito del 2013 (il cui tema sarà “X”).


Quindi tutto iniziò alla finale del concorso del Gioco Inedito, nel quale “Alle 23.59 del 20 Dicembre 2012” si piazzò nella terna dei finalisti, senza vincere l'ambito premio. Ebbi comunque l'occasione di confrontarmi con Luigi Ferrini, presidente della giuria del concorso, e con Domenico Di Giorgio, direttore della DVgiochi, che mi consigliarono vivamente di sistemare il mio gioco e di riproporlo riveduto e corretto.
 
autori che giocano

Ed ecco che colsi l'occasione di IdeaG.


Questa è stata la mia prima esperienza e devo dire sinceramente che è stato uno splendido week end. Gli aneddoti da raccontare sono tanti: Paolo Mori che mi vede in un attimo di isolamento-timidezza e viene da me a chiedermi se può provare il mio gioco; il brain-storming con Federico Latini per un suo intelligente progetto di gioco sci-fi (però non ha colto la potenza del titolo che gli ho proposto: Fuga dalla Dark Hoover, quando capiranno che il futuro dei giochi sono i titoli lunghi e difficili da ricordare?!); pranzi e cene in compagnia dei vips!; party games (S.C.E.M.I.) ambientati in improbabili talk show televisivi con annessa mia interpretazione del ruolo dello psicopatico autistico.
 

In generale, ho trovato un ambiente cordiale, rilassato e disponibile, per niente caotico, nonostante i numerosi autori presenti. Avrei voluto provare più giochi, ma “spiare” i commenti e i pareri dei playtest effettuati è risultato comunque utile per un autore giovincello come me.

Ho avuto occasione di seguire le belle conferenze di Chiarvesio, Zizzi e Prestigiacomo, e soprattutto degli ospiti principali di questa edizione: la Hans Im Gluck, casa editrice di Carcassonne e Dominion. Dopo l'invidia collettiva scaturita dalla domanda “Quante copie ha fatto Carcassonne?” (6 milioni e mezzo, comprese le espansioni) c'è stato una bel botta e risposta con i membri della casa tedesca, dalla gestione dei prototipi che ricevono ogni settimana, all'analisi del nuovo mercato, compresi gli sviluppi nel mondo dei tablet e dello smartphone.
 
momenti di una conferenza
Per quanto riguarda la mia esperienza come autore, ho notato una grandissima disponibilità da parte di tutti gli editori a cui mi sono rivolto. Ovviamente, il primo che si è sorbito il mio gioco è stato il responsabile per la DVgiochi, Sergio Roscini, che ho placcato con violenza (“Devi provare il mio gioco! Se sono qui è per colpa vostra!”). Un inizio molto gratificante, dato che Sergio ha molto apprezzato il lavoro, invitandomi sia a realizzare un progetto che si distacca dal mazzo di carte per ampliarsi al tabellone e alle tessere, che a riproporre la nuova versione alla casa editrice. Anche Antonio Mauro della Giochi Uniti ha dato un parere positivo al progetto, peccato che alla spiegazione del gioco mi sia impappinato (m'imbarazzo facilmente io, eh).

Per concludere, direi che finalmente mi sono inserito, almeno a livello di relazioni e dopo un bel periodo di gavetta casereccia, in un ambiente professionale e disponibile, che lascia spazio ai nuovi arrivati e li accoglie con rispetto e attenzione. Sicuramente l'anno prossimo, sperando di riuscire a crescere come autore e magari con progetti nuovi, ci farò una capatina ben volentieri.

Minacciosamente,

Benedetto

sabato 12 gennaio 2013

PILLOLE DI EVENTI LUDICI IN SCADENZA:



Ecco una breve rassegna dei prossimi  principali eventi ludici (fine gennaio / inizio marzo) che coinvolgono alcune delle principali città italiane:

IdeaG 2013:  19 e 20 gennaio, OPEN 011 Torino.

Festival del Fumetto 2013:  2 e 3 febbraio, parco esposizioni Novegro Milano.

PisaCON 2013:  23 e 24 febbraio, stazione Leopolda Pisa.

HOBBYSHOW Roma:  dall’1 al 3 marzo, Fiera Roma.


HAVE A GOOD TIME!


PS: chiunque avesse altre manifestazioni da segnalare aggiunga liberamente commenti al post! Non fate complimenti!

martedì 8 gennaio 2013

NATALE IN CASA TAMBU – QUANDO LA PASSIONE PER IL GIOCO DA TAVOLO DIVENTA CONTAGIOSA! –



Il periodo natalizio è spesso fonte di spunti interessanti per quanto riguarda il mondo del gioco, mi spiego meglio: spulciando qua e la nel web, saltellando tra un social network e l’altro mi sono imbattuto in parecchi post ed articoli incentrati sul tema “come faccio a convincere amici e parenti a fare una partita ai giochi in scatola!?”. E ovviamente non ci si riferisce all’estenuante quanto soporifera tombola o al temutissimo mercante in fiera tanto amati da nonne e nonni di tutt’Italia!
La maggior parte delle persone che non ha dimestichezza con i giochi da tavolo pensa purtroppo che siano o troppo complicati da imparare o troppo lunghi e noiosi da giocare; qual è dunque l’approccio migliore per invogliare questa moltitudine di scettici a provare un board game o un card game di nuova generazione?
Qualche trucco ce lo può svelare Marco (detto Tambu), un caro amico e collega di lavoro che condivide con me la folle passione per i giochi da tavolo e la grande voglia di diffonderne la cultura!

 - Tambu raccontaci di come hai irrimediabilmente contagiato amici e parenti con la febbre del board game!

Beh, diciamo che partendo dalla cerchia dei miei familiari più stretti, nei classici dopocena inconcludenti, anziché annoiarci guardando la televisione ogni tanto provavo a buttar li un e se facessimo un gioco?. All’inizio non è stato semplice superare la barriera di diffidenza che provoca una tale richiesta, anche per il fatto che le uniche esperienze di gioco dei miei genitori si limitavano ai classici giochi di carte o al massimo ad UNO e SOLO; ma con la giusta dose di malizia ed entusiasmo del tipo ma si, dai, questo qui è semplice!, guarda questo come è colorato, è divertentissimo… e dura poco! pian piano sono riuscito a far prendere loro dimestichezza con giochi semplici ma assolutamente non banali. Un esempio è rappresentato da DIXIT, che attira per il fatto di essere colorato e fantasioso e riscuote successo praticamente su tutti i soggetti a cui lo si propone! Simpatici e piacevoli sono anche SABOTEUR o KING UP.
Con gli amici invece fare breccia è stato sicuramente più semplice, essendo più recettivi e pronti ad accogliere le novità.

 - E’ vero che ora sono proprio i tuoi genitori che organizzano sempre più spesso serate a carattere ludico con amici?

Si, assolutamente, a tale proposito ho un simpatico aneddoto che racconto con piacere!
La sera di capodanno, uscendo di casa con la mia solita borsata di giochi da portare ad una festa organizzata da amici, vengo fermato da mia mamma che quasi stizzita mi domanda: Ma mica starai portando via tutti i giochi?!
Si,come sempre – rispondo io.
Ma come, io ho invitato tutti gli amici a cena promettendogli che poi avremmo giocato! Non puoi farci una cosa del genere… cosa gli dico adesso?!
Incredibile, ho dovuto cedere e lasciar loro un paio di giochi per “salvargli” la serata… giochi che puntualmente mi sono stati richiesti anche dai miei amici una volta arrivato alla festa!

 - Quindi ora sei un po’ il punto di riferimento per amici e parenti per quanto riguarda il gioco!

Dal punto di vista ludico sicuramente!
Ormai da me si aspettano sempre qualche novità, hanno tanta voglia di scoprire cose nuove, da provare e magari anche da acquistare, che sia per loro stessi o per fare un regalo diverso dal solito!
Questo Natale ad esempio l’ha fatta da padrone SUSHI GO!, un velocissimo e variopinto PnP che ha letteralmente stregato tutte le persone a cui l’ho proposto!

 - E lo sappiamo bene, vedere tanto entusiasmo attorno ad un nuovo gioco che proponi è davvero appagante!

Certo, è una cosa molto gratificante, ed inoltre significa che hai proposto il gioco giusto nella maniera ottimale!

In definitiva il segreto per invogliare a giocare parrebbe proprio essere la capacità di capire quale sia il gioco adatto a chi ci sta di fronte; con chi è alle prime armi in particolare dovrebbero essere scelti giochi semplici e colorati con una buona dose di interazione, capaci di incuriosire e soprattutto di divertire a tal punto da voler essere subito rigiocati.

A questo punto, oltre ovviamente a ringraziare Tambu per la preziosa e divertente testimonianza, mi piacerebbe concludere con un messaggio di positività che non può che infondere energia e voglia di fare a quanti si prodigano per la diffusione della cultura dei giochi da tavolo, proprio come Idee Ludiche cerca di fare dal 2011 a questa parte; una frase “presa in prestito” al grande Spartaco Albertarelli, che alcuni giorni orsono commentando un post su Facebook scriveva: “mi è capitato molto spesso di avere persone invitate a cena che alla domanda vi va di fare un gioco? mi hanno risposto a me non piacciono i giochi di società, ma non mi è mai capitato nessuno che, alla fine della serata, avesse ancora quell’idea in testa!”