.

.
.
.
.
.

sabato 28 giugno 2014

FATEMI TOGLIERE UN SASSOLINO DALLA SCARPA!


Eh si, il sottotitolo di Idee Ludiche recita “un blog che si propone di promuovere la cultura del gioco da tavola come strumento di aggregazione, sviluppo ed apprendimento…”, come posso quindi rimanere indifferente quando trovo in giro per il web delle castronerie del genere:

 
Ne ho lette davvero tante, ma quando ho scoperto questa mi è proprio venuto da ridere!
Per carità, il post risale all’ottobre 2012 e il blog nel quale è pubblicato non tratta argomenti prettamente ludici, ma il post è comunque ancora li, visibile a chiunque, soprattutto a quanti sono ancora - purtroppo - all’asciutto di giochi in scatola e quindi potenzialmente influenzabili dalle congetture che l’autore dell’articolo propone.

Il Blogger qui fa un elenco di cose che renderebbero PROIBITIVO giocare ad un gioco in scatola…

E passi quando dice che ‘bisogna avere almeno 2 ore’ di tempo (ma lo sai che ci sono giochi che partono da una durata di 10/15 minuti o anche meno… in due ore ti posso far giocare almeno a 3/4 giochi diversi per tipologia, durata o numero di giocatori!).

E passi quando dice che bisognerebbe ‘avere almeno 4 persone per sedersi davanti ad un tavolo’ (chissà poi perché visto che ci sono dei giochi bellissimi da fare anche in due, se non addirittura in solitario!).

E proprio perché vogliamo essere buoni, passi pure quando dice che sarebbe meglio ‘avere persone che possibilmente sappiano già giocare’ (ma percheeeeeè?! Ma quanto è bello far conoscere agli amici che inviti a cena un nuovo gioco!? Se nessuno ti avesse spiegato come giocare a Risiko! come avresti potuto realizzare il tuo bell’articolo?! Spiegare le regole di un gioco non è forse una piacevole occasione per confrontarsi e soprattutto arricchire la persona che abbiamo di fronte facendole scoprire un qualcosa che prima non conosceva?!).

Ma la cosa che più mi lascia basito è quando scrive che ‘utilizzare un gioco in scatola vuol dire PARLARE MENTRE SI GIOCA’
Eccheccavolo significa?!
Cioè, secondo lui parlare mentre si gioca è un fattore che rende proibitivo giocare ad un gioco in scatola?!
Ma il parlare, il deridersi, il fare battute, lo spiegare le ragioni di una mossa, il bluffare, non sono forse alcune delle cose più positive del giocare insieme?! Io vado in Ludoteca tutti i mercoledì per sedermi ad un tavolo e vivere momenti unici di condivisione ed aggregazione con amici vecchi e nuovi! Cerco giorno dopo giorno di insegnare ai miei bimbi il valore della vittoria, il rispetto delle regole e l’accettazione della sconfitta (e vi assicuro che quest’ultimo punto è difficilissimo!) giocando ai giochi in scatola… parlando con loro mentre giochiamo, aiutandoli ad aprire la loro mente…
Non posso credere che ci siano persone che ritengano il ‘parlare mentre si gioca’ un elemento negativo… posso accettare che mi si dica che i giochi da tavolo sono lunghi e noiosi (purtroppo la maggior parte delle persone conosce solo i grandi classici da supermercato che hanno queste caratteristiche), che sono troppo cari, perfino che i giochi sono una cosa da bambini, ma non mi dite che non ci volete giocare perché è possibile che si parli durante la partita! Questo no, dai!

Poi però l’autore si toglie la maschera, fa outing e ci rivela che anche lui è un giocatore e ci dice: ‘poiché io amo giocare con i giochi in scatola vi spiego come vincere a Risiko’… e il titolo del gioco lo scrive puntualmente senza il punto esclamativo finale (e non sto a disquisire sulla K che dovrebbe essere maiuscola!).
Però non è che può anche spiegarci come si gioca alla ‘bibbia del gioco in scatola’, come lo definisce lui… ci spiega solo come fare a vincere!!!
Perdonatemi se vi risparmio i suoi illuminati consigli strategici...
In definitiva il mio intento era solo di difendere la bontà del gioco in scatola ed il suo valore formativo, non ho ovviamente nulla contro l’autore del post che ho preso in esame, so benissimo che come lui ce ne sono molti altri che sottovalutano l’importanza che può rappresentare una semplice partita ai board games ed ignorano la presenza di titoli diversi dai soliti 4 o 5 classici risalenti al cinquantennio che va dagli anni trenta agli anni ottanta del secolo scorso (per non parlare del Gioco dell'Oca o della famigerata Tombola rispettivamente risalenti al 1580 e 1734! Ma questo è un altro discorso).
Purtroppo in Italia la cultura ludica non è sviluppata e radicata come nei paesi d’oltralpe; anche se bisogna ammettere che fortunatamente qualcosa si sta muovendo, e lo si evince dal sempre crescente numero di visitatori che frequentano le sempre più numerose fiere ludoteche e manifestazioni che spuntano come funghi su tutto il territorio nazionale.
Ma evidentemente ancora non basta, sicuramente si può fare di più!
E questo sta a noi appassionati che dovremmo, con un piccolo sforzo, prodigarci un po’ di più per garantirne una migliore diffusione, vincendo quella pigrizia che spesso ci fa preferire di giocare un giocone con il nostro solito gruppo anzichè coinvolgere persone nuove, solo perché non abbiamo la voglia di spiegargli le regole.
Pensateci, alla fine più persone riusciamo a contagiare con la nostra passione e più giocatori preparati ci saranno in circolazione!
Non mi sembra un brutto investimento, voi che dite?! ;)
 

Max_T

domenica 22 giugno 2014

PERCHE' MI PIACE... BANG! THE DICE GAME (8)


Nessuna recensione, niente meccaniche, niente voti, semplicemente prendo un gioco della mia collezione e vi spiego perché mi piace giocarlo!
Se la mia opinione sarà utile a qualcuno non lo so (ovviamente spero di si!) ma mi piace l’idea di raccontarvi il perché ed il percome un dato titolo mi affascina, senza giudicarlo o valutarlo, ma facendone emergere solo i lati, a mio parere, positivi.
Quindi buona lettura e… spazio ai commenti! J


di MICHAEL PALM e LUKAS ZACH
3-8 giocatori
10-15 minuti
Dice rolling, bluff, poteri variabili.





 







Mi piace perché:
 

> Con lui vai sempre sul sicuro!
Tutte le volte che l’ho proposto ha sempre riscosso successo, grazie alla semplicità delle regole, all'ambientazione accattivante (il far west piace veramente a tutti: grandi, piccoli maschi e femmine!) e soprattutto alla durata contenuta della partita.

> Anche se vieni eliminato (ucciso da un avversario, dalla dinamite o dai temutissimi indiani), a differenza del classico Bang!, stai fuori al massimo 5 minuti… e poi vorrai immediatamente rigiocare perché “questa volta i dadi saranno dalla mia parte! E poveri voi!” :)

> E’ sempre bello e soddisfacente rollare e rerollare una bella manciata di dadi colorati!

> E’ tascabile, giocabile ovunque (solo una trentina di carte, una manciata di token e 5 dadi) e da chiunque; un filler ideale di inizio/fine serata.

> Grazie ai dadi e al sistema di gioco che privilegia la velocità, Bang! non è mai stato così divertente!
 
Overview dei componenti


Se vi ho incuriosito e volete provare BANG! THE DICE GAME vi aspetto ogni mercoledì alla Ludoteca Galliatese, dove potrete trovare anche molti altri titoli interessanti!

lunedì 16 giugno 2014

"MIO CARO MAX... STEMPERIAMO LO STRESS CON UNA PARTITA A STRIP-QWIRKLE!"



Mio caro Max, che fatica!
Ma ci si poteva immaginare che il mondo del giuoooco da tavolo potesse essere così faticoso e stressante? Quante ansie, quante preoccupazioni, quanti impegni! Io le notti sogno Valtriani che mi deride per le stupide domande dell’ultima intervista, vivo con l’ansia di ritrovarmi faccia a faccia con i più cattivi autori di giochi astratti che mi vogliono picchiare, cerco disperato persone disposte a fare playtest di giochi, che voltano le spalle e iniziano a fischiettare.
Niente, solo ansie e paure.
E adesso sono pure uscite le nomination dello Spiel des Jahres 2014, e magari tu ti aspetti che faccia un articolo a riguardo, ma io ho provato solo Splendor, e con le regole lette da me, male. E Concept? Dove lo trovo? E Camel Up? Per l’occasione vorrei spezzare una lancia a mio favore, e chiamare in aula il mio testimone di fiducia, Martino:
 


Grazie Martino, può accomodarsi, non ho altre domande.

E adesso questo articolo di oggi, che avrebbe dovuto trattare dei giochi del 2012, nominati insieme a Kingdom Builder. Per l’occasione, l’accusa ha chiamato un testimone di fiducia:

 
Guarda Max, guarda quanti nemici! Martino, tu quoque!

Gli altri giochi nominati quell’anno erano “Vegas” ed “Eselbrücke”. Ma che ne so, ma cosa sono! Ma cosa volete! Non li ho provati, Max, non ce li ho, un giorno li procurerò e recupererò. Vuol dire che questo forzato ordine cronologico inverso verrà rotto passando direttamente al 2011. Oh no, Qwirkle!

Qwirkle è un caso molto interessante del premio teutonico: ai tempi, l’assegnazione del premio creò scandalo per una serie di fattori poco interessanti dal mio punto di vista, a partire dal fatto che quel gioco era già stato distribuito in altri paesi, tranne che in Germania. E quindi non era una reale novità, e per molti non era un “gioco dell’anno”, a prescindere dal valore ludico. Però come tu ben sai, Massimino mio, fottesega.

In ogni caso, nei blog, almeno quelli più importanti italiani, non se ne sente parlare di molto. Insomma, è un titolo altamente snobbato e sinceramente, fra i vincitori degli ultimi anni, anch’io credo che uhm. Ma non demordo, sono qui, devo parlarne, e ne parlerò, tuffiamoci nel fantastico ed emozionante mondo di Qwirkle.

Qwirkle è uno “Scarabeo” con forme e colori: dovrai comporre “righe” e “colonne” di forme diverse dello stesso colore, o di forme uguali di colore diverso. Se componi una riga formata da 6 forme, urli “QWIRKLE!”, e poi ridi felice e corri in mezzo ai boschi, dove sicuramente starai giocando, perché a Qwirkle ci giochi solo in situazioni bucoliche e felici. Poi torni al posto e ti segni i punti collezionando le foglie cadute e i ramoscelli in un cesto di vimini, perché il contapunti non c’è, perché l’autrice, l’inglesissima Susan Mckinley Ross, chiaramente, non pensava che i giocatori tipici preferiscono chiudersi in puzzose ludoteche con l’aria stantia e illuminate al neon. Ecco Susan, appena giunta ad una premiazione, dopo una pacifica partita a Strip-Qwirkle, nelle campagne scozzesi. Susie è generosa e fa sempre vincere gli altri.

l'Autrice, Susan Mckinley Ross
Qwirkle è un gioco strano, sembra un prodotto degli anni ’50, e mentre ci giochi, il tuo cervello fa girare quegli ingranaggi che faresti girare quando giochi ai puzzle della Settimana Enigmistica: tanto colpo d’occhio, una dose di “push your luck”, che le tessere che magari ti faranno fare Qwirkle te le tieni strette fino a che non peschi la tessera mancante, capacità di astrarre le righe che ti fanno fare più punti dal marasma di colori e forme psichedeliche che si compongono durante la partita.

Credo che Qwirkle abbia vinto l’edizione di quell’anno proprio per questo motivo, perchè è un gioco che mette serenità anche se vedi il tavolo da lontano, che se non lo conosci, pensi che i giocatori al tavolo stiano giocando a un grande classico, come “non t’arrabbiare”, o “strip-non t’arrabbiare”, se quei giocatori sono in mutande.

Perché lo Spiel des Jahres non aveva ancora dato molto spazio a quei giochi un po’ astratti che però, per qualche strano motivo, risultano meno pedanti degli astratti della Gigamic.

Perché ti fa sentire intelligente e ti fa aguzzare l’occhio, perché sono sicuro che i vecchietti del nord Europa ci stanno tuttora giocando con grande giuoia e gaudio.

Probabilmente tutti nudi.

 
Cordialmente,

 
Benedetto

giovedì 12 giugno 2014

SABATO 14 E DOMENICA 15 GIUGNO VA IN SCENA LA SECONDA EDIZIONE DEL GALLIATE FANTA COMICS & GAMES!


Due settimane di gioco e divertimento a Novara e dintorni!
Dopo aver dato spazio alla neonata manifestazione novarese dello scorso week end, oggi ci dedichiamo ad una fiera che è giunta già alla seconda edizione, il FESTIVAL DEL FUMETTO di Galliate!
Grazie alla disponibilità degli organizzatori andiamo senza indugio a scoprire le fantastiche novità che la fiera galliatese ha in serbo per noi!


Ciao ragazzi,  sull’onda dell’entusiasmo seguito alla prima edizione del Galliate Fanta Comics & Games (di cui avevamo parlato qui!) avete deciso di realizzarne una seconda ma, per chi si fosse perso la precedente, raccontateci come nasce l’idea di creare questa manifestazione.

Ciao Max e ciao a tutti i lettori del tuo bellissimo blog!
Il Galliate Fanta Comics & Games nasce da una semplice chiacchierata tra amici. Ci si chiedeva perché non fare un evento creato da appassionati per appassionati. Così come molte idee dette magari per gioco, si è deciso di provare a trasformarlo in realtà. Ed eccoci qua per una seconda edizione pronti e carichi. Nell’ideare il progetto abbiamo deciso di non mettere nessun ingresso e devolvere il ricavato in beneficenza e per farlo ci appoggiamo all’Associazione N. 79.


Cosa avete imparato dalla scorsa edizione?

Direi che dopo la prima edizione sono avvenuti molti cambiamenti partendo dall’ organizzazione base. L’anno scorso il tutto era stato creato in soli 3 mesi, mentre quest’ anno siamo partiti già da novembre in modo da gestire tutto al meglio.  L’organizzazione e  la distribuzione dei compiti senza sovrapporsi è un punto importantissimo se si vuole fare un buon evento, ora siamo molto più organizzati e preparati. Altro punto importante è tenere sempre un archivio cartaceo ed avere sempre le modulistiche in ordine in modo da essere sempre pronti per qualsiasi evenienza. Ci sono cambiamenti anche nella gestione degli spazi in modo da ottimizzare lo spazio e da creare aree diverse senza mischiare troppe cose eterogenee. Quest’anno infatti abbiamo un’area games con negozi di settore e ben due ludoteche che faranno provare giochi da tavolo e giochi di ruolo.


Parliamo un po’ di cosa accadrà il 14 e 15 giugno, a che tipo di pubblico si rivolge la manifestazione?

La manifestazione presenta un programma molto vasto. Abbiamo cercato di puntare su un pubblico di tutte le età, partendo dai disegnatore di Tex Willer fino all’evento di Harry Potter per i più piccini. Diciamo che è un evento a 360°.


Cosa potremo trovare alla fiera? Tornei, contest, laboratori?

Alla fiera ci saranno tantissime attività. Sicuramente tra le più interessanti ci sarà l’evento di Harry Potter che replicherà il favoloso successo dell’anno scorso trasformando la biblioteca in Hogwarts. Altro punto saliente della giornata sono i tornei di Boardgame che si terranno sotto la cura e la supervisione di Matteo Boca e della Ludoteca Galliatese. Durante i due giorni ci saranno anche i ragazzi dei Doni Delle Muse che presenteranno dei libri fantasy con i vari autori. Ci sarà una bellissima gara cosplay con favolosi premi e molti eventi con Youtubers di rilievo. Ci sarà un bellissimo workshop di disegno la domenica. Il sabato sera ci saranno i ragazzi della Jedi Accademy che faranno un bellissimo spettacolo sul palco dalle 21.30. Mentre la domenica sera ci sarà un grande evento alle 18 con i ragazzi di Cotto e Frullato e i Voodo. Comunque sul nostro sito Galliatecomics.it troverete un programma dettagliatissimo con tutti gli eventi in programma.


Cosa mi dite riguardo agli ospiti?

Abbiamo un buon numero di ospiti, da disegnatori importanti come Frisenda e Del Vecchio a youtubers come “Skypocalipse” e “Cotto e Frullato”. Sono davvero tanti quest’anno e sono tutti davvero straordinari.


Parlateci infine del favoloso luogo dove si svolgerà l’evento, il Castello Sforzesco di Galliate.

La location è sicuramente un punto di forza per noi, oltre che un motivo di vanto.  Il Castello di Galliate è una location straordinaria che non può essere descritta ma deve essere vista! Per questo quest’anno abbiamo organizzato insieme alla Commenda San Giorgio una visita sulla torre principale per far apprezzare appieno il castello!


Grazie ragazzi della chiacchierata!
Allora tutti puntuali sabato 14 e domenica 15 giugno al Castello Sforzesco di Galliate per giocare insieme alla Seconda edizione del Galliate Fanta Comics & Games!

martedì 10 giugno 2014

SE L'INCAZZOMETRO SALE... NIENTE PAURA CI PENSA ALE! :)


L’ospite odierno di Idee Ludiche può essere considerato un “veterano” dell’ambiente ludico nostrano, è infatti da quasi un decennio che propone i suoi giochi in diverse fiere e manifestazioni italiane, dapprima in solitaria e poi tra i tavoli dell’Area Autoproduzione, alla quale partecipa dal 2005.
L’Autore in questione è Alessandro Dolcetta da Bologna, che tutti conoscerete per il famoso e divertente “Sòcc’mel”, il gioco nel quale la sfiga la fa da padrone!
Ma Alex ha all’attivo anche molti altri titoli interessanti, dei quali ci parlerà nel corso dell’intervista che state per leggere.

Ciao Alessandro, raccontaci qualcosa di te, di dove sei? Cosa fai nella vita?

Ciao a tutti, io sono di Bologna, sono un ingegnere gestionale e nella vita faccio il Responsabile Acquisti per una grande azienda dell’Emilia Romagna e…nel tempo libero, mi diverto ad inventare giochi da tavolo!

Si legge sul tuo sito che fin da piccolo hai sempre avuto la passione per i giochi da tavolo, ora ne hai una cinquantina, ma quali sono i titoli a cui ti piace giocare di più?

Ma, quando parli di una “cinquantina”, intendi di giochi e non di anni, vero?
Sì, effettivamente la mia collezione di giochi da tavolo ha superato i 50 titoli, a partire da alcuni giochi degli anni ’80 fino ai giochi più moderni (gli anni, invece, per fortuna sono solo 40)!
Mi piacciono un po’ tutti i giochi da tavolo anche se in genere preferisco i “german games” ed in generale i giochi strategici in cui la componente fortuna è minimale, come ad esempio “Terra Mystica”, “Stone Age”, “Puerto Rico”, “Fresco”, “Village”, “Takenoko”.
Apprezzo molto anche i giochi di logica come “Lettere da Whitechapel”, i giochi di carte come “Citadels”, “Chez Geek”, “Fantasy Pub” e i giochi cooperativi come “Pandemia”.
In passato ho giocato anche molto a “Risiko” e a tutte le sue varianti anche se oggi ritengo che quella famiglia di giochi sia troppo sbilanciata verso la componente fortuna a danno della strategia.

Poi, ad un certo punto, decidi di realizzare dei giochi tutti tuoi…

In realtà ho cominciato fin dai tempi della scuola ad inventare giochi tutti miei…erano gli anni ’80 e in Italia si giocava prevalentemente a Risiko, Monopoli, Cluedo, Scarabeo, Trivial Pursuit e a qualche gioco di ruolo. Insomma, non c’era la vasta scelta di giochi che abbiamo oggi; per cui, se si era appassionati di giochi, dopo un po’ ci si annoiava con i soliti titoli.
A questo punto ho cominciato ad inventare qualcosa di nuovo da proporre agli amici: il primo gioco in assoluto che ho inventato, insieme ad un compagno di scuola media, era basato sui film horror tipo “Nightmare” e consisteva in una sfida a 2 nella quale uno dei giocatori era il “cattivo” che doveva entrare in casa ed eliminare a colpi di coltello un’intera famiglia e l’altro giocatore era la famiglia che doveva o scappare dalla casa oppure chiamare la polizia…tutto disegnato a mano a suon di pennarelli!
Qualche anno dopo mi fu regalato il mitico Hero Quest e, grazie anche all’avvento dei computer e dei primi programmi di grafica, ho cominciato ad inventare una miriade di espansioni: nuovi mobili realizzati in 3D in cartone, nuove mappe al chiuso e all’aperto, nuove carte incantesimi, ecc.

Vuoi parlarci dei tuoi giochi? Quanti ne hai realizzati?

Dopo aver creato delle espansioni e delle varianti per Monopoli, Risiko, Futurisiko, Cluedo e Hero Quest, nel 2004, insieme ad un collega di lavoro, invento e realizzo il mio primo gioco completo commercializzabile: “People Manager, un gioco di simulazione aziendale iper-realistico nel quale ogni giocatore deve gestire la propria azienda di progettazione per portare a termine il proprio progetto prima degli altri, agendo su tutte le leve gestionali tipiche della realtà aziendale come assunzioni di persone di vari profili, motivazione tramite benefit, eventuale demotivazione e “incoraggiamento” all’uscita, investimenti, gestione del team per far fronte alle emergenze, ecc.

People Manager (2004)
Nel 2005 è invece il turno di “The Rush-Hour”, un’appassionante corsa da casa a ufficio ambientata in una metropoli super-trafficata. Ogni giocatore-automobilista deve arrivare al traguardo nel minor tempo possibile ostacolando gli altri giocatori con autobus, camion dei rifiuti, pedoni lenti, camion in manovra, passaggi a livello, ecc. ed evitando gli ostacoli posti sul proprio cammino anche ricorrendo a manovre spericolate (mettendo a rischio i punti della propria patente).
Il 2005 è stato un anno fondamentale: a dicembre, ai Giochi Sforzeschi di Milano, conosco Angelo Porazzi e l’Area Autoproduzione. Da quel momento inizio a pensare di diffondere i miei giochi al pubblico tramite le Fiere Ludiche e tramite il mio sito Internet www.alex-games.com che nasce nel 2007.

In questi anni realizzo anche altri 2 giochi:
 
·         For President”, un gioco di strategia politica in cui ciascun giocatore interpreta il leader di un partito che deve gestire la propria campagna elettorale guadagnando voti e danneggiando i concorrenti tramite comizi, conferenze stampa, finanziamenti (leciti o illeciti), confronti diretti tra candidati, indagini della magistratura, ecc.

·         Student’s Life” un gioco di simulazione dove ogni giocatore interpreta uno studente che deve arrivare in fondo all’anno scolastico destreggiandosi tra interrogazioni e compiti in classe ma anche uscite con gli amici, con la fidanzata, sport, videogames, vacanze di Natale, gite scolastiche e tutti gli altri divertimenti tipici di quel meraviglioso periodo che va dai 14 ai 18 anni.
Questi miei primi giochi sono tutti accomunati da un fatto: l’ispirazione mi è sempre giunta dalla vita reale; in altre parole in questi giochi ho voluto rappresentare la realtà di tutti i giorni in chiave ludico-umoristica.
Prendiamo ad esempio “The Rush-Hour”: quanti di noi hanno avuto alla mattina la sensazione di essere vittima di un destino malvagio che dispettosamente ci mette davanti mille ostacoli per farci arrivare tardi in ufficio?
Dopo aver iniziato a vendere questi primi giochi su CD, alle Fiere Ludiche, e su Internet, in formato “e-game” (sulla scorta di quanto avviene per gli “e-books”), inizio a pensare di inventare qualche gioco più semplice, composto solamente da un mazzo di carte, in modo da poterlo autoprodurre completamente e offrire al pubblico delle Fiere direttamente la scatola, invece dei files di stampa.
Nascono così “Wizards of Soccer”, una entusiasmante partita di calcio tra 2 squadre di maghi che si scontrano a colpi di incantesimi, e “Condominium”, vivace gioco di combinazioni nel quale i giocatori sono i proprietari di un condominio esclusivo che devono riempire di VIP stando attenti che i personaggi messi vicino vadano d'accordo e non litighino tra di loro.
Nel 2009, quasi per scherzo, poiché sono di Bologna, decido di inventare un gioco che si debba intitolare “Sòcc’mel”. Un gioco con questo titolo sarebbe dovuto necessariamente essere basato sulle divertenti “espressioni” del dialetto bolognese e i bolognesi le migliori “espressioni” le dicono quando accadono degli eventi “particolarmente sfortunati”. Nasce così “Sòcc’mel – Il Grande Gioco della Sfiga”, un frizzante gioco di carte goliardico in cui occorre far arrabbiare gli avversari giocando delle carte che raffigurano degli eventi sfortunati che possono capitare durante una giornata. Per sfogarsi, e mitigare l'effetto arrabbiatura sul proprio “incazzometro” (ops! Si può dire “incazzometro” sul sito Idee Ludiche?!?), si possono giocare delle carte "parolaccia" che contengono le classiche esclamazioni in dialetto che un bolognese DOC direbbe durante una "giornata no".

Ce n’è uno a cui tieni di più?

Indubbiamente il mio gioco preferito è “Sòcc’mel” e tutte le sue successive espansioni, non solo perchè è stato il gioco che ha avuto maggiore successo, ma perchè è il gioco che io stesso non mi stanco mai di giocare anche dopo migliaia di partite fatte in anni di Fiere.

Tu sei un veterano dell’autoproduzione, secondo te quali sono i pregi ed i difetti dell’autoprodursi?

Il pregio dell’autoprodursi è quello che si può dare libero sfogo alla propria creatività senza vincoli di sorta, ne per quanto riguarda la meccanica di gioco, ne per quanto riguarda la grafica e l’ambientazione.
Altro pregio è quello di poter avere un contatto diretto con il pubblico dei giocatori: la più grande soddisfazione è vedere gruppi di 6-8 persone che alle Fiere si siedono a provare “Sòcc’mel”, si sbellicano dalle risate, lo acquistano e si mettono nei tavoli delle aree libere a giocarne subito un’altra partita.
Il difetto invece è quello che si deve fare tutto, ma proprio tutto, da soli: invenzione del gioco, playtest, realizzazione grafica, produzione in tipografia, assemblaggio delle scatole, vendita alle fiere. Alla lunga tutto questo diventa un po’ stancante.

Al momento hai qualche nuovo progetto in cantiere?

In questo momento sto lavorando a due nuovi progetti importanti:
 
·         Regula Monachorum”, un “german game” in cui i giocatori devono gestire un monastero medievale allocando i monaci alle varie attività: preghiera, agricoltura, commercio, opere di carità, ospitalità, miniatura di codici, ecc.

·         Abduction 3D”, un gioco in 3D per tutta la famiglia dove ogni giocatore è una razza aliena che deve rapire determinate tipologie di terrestri dalle loro case. Per chi fosse interessato a un’anteprima di “Abduction 3D”, può trovare una recensione sul blog del DADO CRITICO (qui).
 
Abduction 3D a IdeaG 2014

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Pubblicare qualcuno dei miei giochi presso una casa editrice, in particolare giochi di un certo “spessore” come “Regula Monachorum” oppure “Abduction 3D”.

Grazie Alex per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per la realizzazione dei tuoi sogni! :)

 

mercoledì 4 giugno 2014

NOVARA MANGA COMICS & GAMES, LA PRIMA EDIZIONE AL VIA L’8 GIUGNO!


 
Oggi ho il piacere di parlarvi di un evento che si terrà questa domenica (8 giugno) in quel di Novara; si tratta di una fiera che noi di Idee Ludiche stiamo seguendo fin dai primi passi e che racchiuderà un po’ tutto ciò che concerne il mondo del cosplay, del manga e, ovviamente, del board game!
Per approfondire questo argomento a dovere ci viene in aiuto l’organizzatore della manifestazione, Alessio Lotito, al quale abbiamo rivolto alcune domande chiarificatrici!


Ciao Alessio, ne abbiamo già parlato lo scorso Luglio (qui) ma rinfrescare la memoria non fa mai male! Raccontaci come nasce l’idea di creare il NOVARA MANGA COMICS & GAMES.

"Il Novara Manga Comics & Games nasce per dare a tutte le persone concentrate nella zona di Novara una manifestazione dedicata al mondo del fumetto e non solo".


A che pubblico si rivolge la manifestazione?

"La manifestazione è aperta a tutte la fasce di età ed abbraccia chiunque sia interessato al mondo dei fumetti, anime e giochi da tavolo".


Quante aree tematiche potremo trovare alla fiera? Ci saranno tornei e contest?

"Ci sarà lo spazio per il mondo del doppiaggio in cui verranno esposte tutte le sfaccettature della complessa fase di doppiaggio, i cosplay award con ben 3 campioni del mondo WCS (World Cosplay summit), Zona Trading card game e boardgame e una web zone con gli youtubers più famosi, per non parlare del ricchissimo parco Autori e di una vasta area allestita per gli standisti".


So che parteciperanno anche molti importanti ospiti… puoi parlarci di loro?

"A livello internazionale abbiamo, fra i disegnatori, Emanuel Simeoni disegnatore ufficiale per DC Comics di Batman Eternal e Mirka Andolfo conosciuta sia in Italia che in Francia per Sacro/Profano. Fra i doppiatori abbiamo Ivo De Palma famoso per I cavalieri dello Zodiaco e Renato Novara doppiatore di Assassin's Creed e Onepiece. Per il cosplay abbiamo Giorgia Cosplay probabilmente la cosplayer più famosa d'Italia e tantissimi altri!"


Quanto durerà la manifestazione e in quale location si svolgerà?

"La manifestazione si terrà presso il complesso Sporting Palace di Novara Domenica 8 giugno dalle 10:30 alle 21:00".


Beh, direi che le premesse per una buona riuscita dell’evento ci sono tutte, a cominciare dall’entusiasmo degli organizzatori e soprattutto da quello del pubblico novarese, che da tempo attende una manifestazione di questo tipo!

Grazie Alessio e un grosso in bocca al lupo per questa importante sfida! Ci si vede tutti domenica 8 giugno a Novara, io sarò presente all’area games in compagnia di alcuni ragazzi della Ludoteca Galliatese, chiunque voglia giocare e divertirsi si faccia avanti e sarà il benvenuto! :)
 
 




 

martedì 3 giugno 2014

PERCHE' MI PIACE... OKIYA (7)


Nessuna recensione, niente meccaniche, niente voti, semplicemente prendo un gioco della mia collezione e vi spiego perché mi piace giocarlo!
Se la mia opinione sarà utile a qualcuno non lo so (ovviamente spero di si!) ma mi piace l’idea di raccontarvi il perché ed il percome un dato titolo mi affascina, senza giudicarlo o valutarlo, ma facendone emergere solo i lati, a mio parere, positivi.
Quindi buona lettura e… spazio ai commenti! J


http://boardgamegeek.com/boardgame/125311/niyaOKIYA (2012)
di BRUNO CATHALA
2 giocatori
10-20 minuti
Costruzione schema, (riposizionamento tessere).

 

Mi piace perché:
 

> E’ compatto, tascabile e giocabile un po’ ovunque (dalla spiaggia, al treno, al divano!).

> E’ velocissimo da spiegare e si impara subito, adatto davvero a chiunque. Il classico gioco in cui una partita tira l'altra!

> E’ elegante sia nell’aspetto che nella meccanica. Due semplici regole ma ottima profondità!
Tant’è che questa volta vi spiego anche in due righe come funziona! Setup: si dispongono random le tessere giardino a formare un quadrato 4x4. Gioco: il primo giocatore sceglie e sostituisce una tessera del giardino con una sua geisha; questa tessera determina i vincoli che l’avversario dovrà rispettare per il proprio piazzamento, ossia dovrà piazzare una sua geisha al posto di una tessera con lo stesso tipo di vegetazione (abete, iris, ciliegio, acero) o con lo stesso particolare (sole, uccelli, pioggia, tanzaku) illustrato sulla tessera sostituita in precedenza. Vince chi completa una linea verticale, orizzontale o diagonale di 4 proprie geishe, oppure un quadrato di 2x2 geishe, oppure impedisce all’avversario il piazzamento. Tutto qui! ;)


> Giocare con la variante a punti, anziché la partita “secca”, allunga la durata della sfida di quel tanto che basta a rendere il gioco ancora più stimolante ed apprezzabile.

 
Scatola e materiali

Se vi ho incuriosito e volete provare OKIYA vi aspetto ogni mercoledì alla Ludoteca Galliatese, dove potrete trovare anche molti altri titoli interessanti!