.

.
.
.
.
.

martedì 22 novembre 2016

G! COME GIOCARE, TWO DAYS IS MEGL' CHE ONE :)

Archiviata anche l'edizione 2016 della Fiera milanese G! Come Giocare.
Quest'anno ho vissuto la fiera in maniera diversa rispetto alle passate edizioni: anziché una sola visita, stavolta ho dedicato ben due giorni a G!.
Il venerdì principalmente in veste di Blogger, la domenica in veste di padre di famiglia :)
Questo nuovo approccio mi ha permesso di vivere ed analizzare i vari aspetti della manifestazione in maniera più approfondita, permettendomi di dedicarmi alla sezione Games in modo più rilassato mentre, la domenica, di vestire i panni di genitore affannato al seguito del figlio esaltato dall'ambiente giocoso nel quale si trovava catapultato!
Va detto che G! Come Giocare è un paradiso per i bambini, l'equivalente di ciò che rappresenta per noi genitori-gamers la Fiera di Essen: La Mecca del gioco!
Capisco quindi benissimo l'entusiasmo che pervade i miei figli quando varcano la soglia dei padiglioni di G!
E il loro entusiasmo è direttamente proporzionale alla "devastazione" che coglie noi adulti partecipando alla fiera.
I bambini saltano da uno stand all'altro come nulla fosse, giocando tra mattoncini Lego, personaggi Playmobil, costruzioni GeoMag, il tutto comodamente seduti su sgabellini e panchette realizzati su misura per loro... noi genitori invece ci sgoliamo nel vano tentativo di tenerli a freno, passiamo le mezz'ore in piedi a guardarli o, peggio ancora, appollaiati con le ginocchia che ci arrivano alle orecchie su quelle famigerate seggioline!
Ma al di là di questi “disagi” da adulti, il successo della manifestazione è assolutamente indiscutibile. Sono svariati i momenti di divertimento e condivisione tra grandi e piccini, e vedere i propri figli divertirsi giocando non ha prezzo :)
G! è una Fiera che annualmente catalizza l'attenzione di decine di migliaia di famiglie, proponendo contenuti di tutto rispetto in termini di espositori e servizi. 
Ormai sono 4 anni che la frequento e non ho mai trovato nulla da eccepire in nessun settore.
Anche il gioco da tavolo è ottimamente rappresentato, ovviamente con un occhio di riguardo ai titoli adatti al target della manifestazione. Ma vi assicuro che, spulciando tra gli stand, non mancano offerte e 3x2 anche su titoli di un certo spessore.
Parliamo quindi dei board games visti e provati durante la giornata di venerdì, che è letteralmente volata.
Dopo un rapido tour dell'intero padiglione, io ed il collega che mi ha accompagnato ci siamo dedicati alla piccola ma funzionale area Games. 

Questa area occupa, ad occhi e croce, non più di un quinto dell'intera fiera, ma la sua posizione defilata la rende ottimale per giocare in tranquillità, al riparo dal caos della fiera.
Dopo aver dato inizio alle danze giocando a Micromondo allo stand Cranio Creations (ottimo titolo per due giocatori, semplice ma profondo, con tante diverse modalità di gioco che ne aumentano a dismisura la longevità), alla Red Glove abbiamo provato il sempre verde Super Farmer e la novità Tzulan Quest, titolo divertentissimo che inchioda al tavolo da 2 a 5 giocatori per una ventina di minuti di divertimento sfrenato, all'insegna di cattiverie e colpi bassi a non finire per decretare chi sarà l'avventuriero che si aggiudicherà l'idolo di Tzulan.
Davvero un titolo valido, tra l'altro ottimamente illustrato dalla matita di Guido Favaro.
Tra gli altri giochi provati (o semplicemente visti giocare, come ci è successo per Vikings on board e Leo va dal Barbiere) spenderei due parole anche su Spookies, titolo del 2015 della Haba, un “push your luck” leggero e dagli ottimi materiali le cui meccaniche però non mi hanno particolarmente colpito. Un gioco fortemente dipendente dalla fortuna dove i dadi la fanno da padrone. Ammetto che la “nuova” linea della Haba mi lascia un po' perplesso.
Tra una partita e l'altra ecco arrivata l'ora di rincasare, ma prima di salutarci vi racconto la chicca che da sola è valsa la visita a Milano!
Prima di lasciare la fiera abbiamo chiacchierato del più e del meno in compagnia del sempre disponibile Spartaco Albertarelli di Kaleidos Games.
Dovete sapere che alla scorsa edizione di Play Modena, Spartaco stava facendo provare quello che mi era parso un geniale prototipo intitolato SHERLOOK. In questo gioco, ideato da Silvano Sorrentino, i giocatori sono detectives che, chiamati a visionare le foto di una scena del delitto, devono trovare le differenze tra una foto e l'altra. Il gioco si basa sul colpo d'occhio e la rapidità dei giocatori nel contare mentalmente il numero di differenze tra le due foto poste al centro del tavolo.
Per verificare chi ha trovato l'esatto numero di differenze basta girare sottosopra le due foto, sul retro delle quali appaiono, cerchiate, le differenze che ogni tavola ha rispetto alla tavola “madre” alla quale tutte si rifanno.
Albertarelli ci racconta di Sherlook
La partita si gioca su più manches e la dotazione del gioco, costituita principalmente da un mazzo di 40 tavole illustrate rappresentanti la scena del crimine, garantisce un elevatissimo numero di combinazioni possibili che assicurano una elevata rigiocabilità.
Visto che avevo perso le tracce di questo prototipo, non ho perso l'occasione di chiedere lumi a Spartaco. 
Ebbene, pare che questa idea sia talmente piaciuta ai publisher esteri che il preventivato numero di copie da mandare in stampa sia quasi quintuplicato e, per andare incontro anche alle esigenze del mercato asiatico, le prime copie di Sherlook saranno pronte non prima di aprile 2017.
Che dire, una notizia sicuramente positiva per Kaleidos, che estrae dal cilindro un colpo mica da ridere, e un motivo d'orgoglio per tutto il game design Made in Italy, che esporta oltreoceano un nuovo titolo di sicuro successo :)

Ok, ora mi sembra di avervi raccontato proprio tutto, vi saluto e vi lascio con qualche foto della manifestazione, così, tanto per farvi venire voglia di visitarla magari l'anno prossimo ;)


Max_T



Due tavole di Sherlook (prototipo)

Micromondo (Cranio Creations)





Scorcio dell'area Games

(Link all'articolo di presentazione della manifestazione)

7 commenti:

  1. (intervengo solo per precisare che il gioco di Silvano Sorrentino si chiama "Sherlook", non "Sherlock"... c'è un gioco di parole, eh)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Accidenti, hai ragionissima! Si legge anche sul bordo della scatola nella foto. Correggo subito. Grazie :)

      Elimina
    2. Complimenti a Lupigi che ha scovato che fra "Sherlock" e "Sherlook" c'è una differenza, proprio in tema col gioco. :)
      E... grazie per l'entusiasmo, spero anch'io che il gioco abbia successo, visto anche l'incredibile lavoro fatto da Chiara Vercesi e Paolo Vallerga sulla grafica - io stesso non vedo l'ora di averne una copia fra le mani!

      Elimina
    3. L'entusiasmo è più che giustificato Silvano, le premesse per un buon successo ci sono tutte ;)

      Elimina
  2. Mi fa piacere vedere che sia andato tutto bene :)
    Un giorno mi piacerebbe visitare "G come Giocare"

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Seguo il gioco da quasi un anno... sarà mio!

    RispondiElimina