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martedì 12 gennaio 2016

“(YOUR NAME HERE) AND THE ARGONAUTS”: UN SOLITARIO IN CONTINUA EVOLUZIONE.

Tanto per rimanere sull’argomento “giochi che mutano nel tempo” oggi mi piacerebbe parlarvi di un ottimo solitario Print and Play dal bizzarro titolo: “(Your Name Here) and the Argonauts”.
Questo card game è stato realizzato da Mike Arlington per partecipare al solo print and play contest indetto da BGG nel 2012 e finito poi tra i nominati per il Golden Geek Best Print & Play Board Game Nominee del 2013 (in compagnia, tra gli altri, di 8 Minute Empire, Coin Age e Tiny Epic Kingdoms).
(Your Name Here) and the Argonauts - che per comodità d’ora in poi chiamerò semplicemente Argonauts - è ambientato nell’antica Grecia e voi vestite i panni di un eroe che, aiutato da una ciurma di fedeli soldati ed un dado a sei facce, deve affrontare mostri mitologici e recuperare tesori contenuti all’interno del mazzo di gioco (inizialmente composto da 30 carte avventura) il tutto cercando di arrivare con almeno un membro dell’equipaggio vivo quando terminerà il mazzo.
Dove sta la particolarità?
Eccola, il mazzo di gioco e le abilità del personaggio mutano nel tempo e, come nella migliore tradizione delle leggende greche, crescono in maestosità e difficoltà ogni volta che vengono raccontate. 
Questa semplice idea mi ha esaltato!
Il meccanismo tramite il quale si realizza questa crescita è molto lineare: ogni volta che riuscite a terminare vittoriosamente una partita guadagnate la possibilità di migliorare “l’equipaggiamento” che il vostro personaggio potrà procurarsi per affrontare le sfide successive ed al contempo le carte (mostri o tesori) che siete riusciti a collezionare incrementano di una tacca il loro livello di difficoltà (ognuna di loro ha una level track che va da 1 a 6 e sottolineo il fatto che questa crescita vale anche per i tesori, più li utilizzerete e più sarà difficile ottenerli di nuovo!).
Chi mi conosce sa che non sono tipo da Print & Play, in Argonauts mi ci sono imbattuto per caso cercando su BGG qualche gioco dall’ambientazione mitologica e, una volta letto il titolo, ovviamente non ho resistito alla tentazione di saperne di più.
Tra tutti i Print & Play confesso che questo mi è particolarmente congeniale perché non si devono ritagliare tonnellate di carte, il mazzo è formato infatti da solo 52 carte (6 fogli da 9 carte l’uno, 30 delle quali rappresentano il mazzo avventura iniziale, 22 formano il mazzo di riserva e l’ultima è la Player Card utilizzata per tenere traccia degli Atti Eroici guadagnati), alle quali vanno aggiunti una matita, un d6 e 15 token/pedine/meeples che rappresentino l’equipaggio di argonauti.
Dotazione minimale e poco tempo da dedicare alla noiosa fase di taglio e cucito. Aggiungiamoci che è un solitario le cui singole partite durano 10/15 minuti l’una ed otteniamo il gioco perfetto per chi ha sempre i minuti contati, dovendosi barcamenare tra i bimbi piccoli ed una moglie che proprio non ne vuol sapere di sedersi al tavolo di gioco!
Ma torniamo a noi, ecco come si gioca ad Argonauts:
set up velocissimo: si parte con 12 elementi dell’equipaggio a disposizione, si mischia il mazzo avventura contenente carte tesoro, mostro e benedizione e si rivelano le prime 3 carte a rappresentare le quest da affrontare.
Si decide ora come suddividere i membri dell’equipaggio nelle 3 quest. A questo punto non resta che scegliere la prima che si vuole tentare di risolvere e lanciare il dado. Il risultato del dado va sommato al numero di argonauti impegnati nella quest prescelta e se il totale è maggiore/uguale al livello di difficoltà della carta la quest è risolta a vostro favore. Se si tratta di un mostro verrà posto nella Victory Pile, se si tratta di un tesoro verrà invece accantonato per essere utilizzato nel corso dell’avventura.
Nel caso in cui il totale sia inferiore al livello di difficoltà della carta (oppure si è scelto di non assegnare nessun membro dell’equipaggio alla quest in esame), questa verrà posta nella Discard Pile e, se la carta rappresenta un mostro, dovete eliminare dal gioco un numero di argonauti pari alla Deadliness del mostro che non avete sconfitto.
Nel fortunato caso venga estratta una Benedizione gioite! Questa non richiede nessun uomo da schierare, serve solo a darvi un po' di respiro tra un combattimento e l'altro, permettendovi di concentrarvi sulle altre quest estratte, potendo disporre di un maggior numero di argonauti da dedicargli.
Una volta risolte le prime 3 quest si recuperano i membri dell’equipaggio rimasti e si prosegue con una nuova fase di estrazione carte, assegnazione ciurma e risoluzione.
Se una volta esaurito il mazzo di gioco avrete ancora almeno un argonauta vivo congratulazioni, avete vinto!
Prendete tutti i tesori che avete collezionato e metteteli nella Victory Pile. Di ogni carta nella Victory Pile flaggate il primo slot libero a destra della level track (se sul livello c’è la dicitura “ADD” bisogna aggiungere al mazzo di gioco, prendendola dal mazzo di riserva, la carta indicata). Flaggate una casella a scelta della Player Card e prendete il bonus corrispondente. Ricostituite un nuovo mazzo di gioco unendo le carte upgradate provenienti dalla Victory Pile e quelle della Discard Pile e via, ora siete pronti ad affrontare una nuova avventura.
Se quella che avete flaggato è l’ultima casella disponibile sulla Player Card significa che avete raggiunto una vittoria completa! Per il vostro eroe è giunto il momento di ritirarsi, dopo aver scritto una storia leggendaria degna di essere raccontata per i secoli a venire! :D 

Il gioco è molto divertente ma tosto, va detto. Più si va avanti più è difficile vincere, ma non impossibile.
Ogni volta che uccidi un mostro o guadagni un tesoro questi aumentano di livello e metterli nella Victory Pile sarà sempre più complicato (alcuni dei mostri aumentando di livello ti obbligheranno ad inserire nel mazzo di gioco altre carte mostro prese dalla riserva, per esempio il Typhon al livello 3 dice di inserire la Chimera, oppure la Echidna al livello 2 ti fa inserire il Nemean Lion ed al livello 4 la Sphinx*) d’altra parte ogni volta che porti a termine con successo un’avventura anche tu puoi guadagnare utilissimi upgrade flaggando la Player Card (alcuni sono semplici benedizioni altri preziosi tesori altri ancora ti permettono di aumentare la tua ciurma iniziale).

La presenza del dado si sente, inutile negarlo, ma non è così fastidiosa come potrebbe sembrare. Una suddivisione attenta dell’equipaggio nella fase di piazzamento aiuta parecchio la buona riuscita della quest. Poi non dimentichiamo che siamo di fronte ad un push your luck, un po’ di variabilità ci vuole!
E a proposito di variabilità sottolineerei il fatto che Argonauts ha una rigiocabilità molto elevata. Ogni partita è diversa dalle altre grazie al mazzo che muta continuamente e si arricchisce di nuove carte. In più una volta ottenuta la vittoria completa si potrà comunque rigiocare una nuova campagna impegnandosi ad ottenere un numero di sconfitte sempre minore (la mia prima campagna è terminata con un totale di 7 vittorie e 5 sconfitte… non sarà affatto semplice migliorarmi!).

Argonauts non rappresenta una novità assoluta, ma l’ambientazione ben resa, l’idea di fondo e soprattutto la motivazione del perchè cresca il livello di difficoltà delle carte man mano che si procede è sicuramente meritevole di attenzione!

Io mi sono scaricato la versione in bianco e nero, assolutamente funzionale per capire il gioco, esiste ovviamente anche la versione a colori impreziosita da ottime illustrazioni ma, visto che per giocarci bisogna in qualche modo segnare le carte, e lo sapete quanto ci tenga all’integrità dei MIEI giochi, prima di stamparmi le carte definitive sto cercando di escogitare qualche stratagemma per renderle utilizzabili all’infinito senza rovinarle.
Al momento sto usando una matita morbida che si cancella facilmente con la gomma, ma mi piacerebbe eliminare tutto ciò che rallenta ed intacca il gioco.
Su BGG c’è la proposta di un utente che prevede di stampare nuove carte con una level track circolare, ma personalmente non mi soddisfa molto (la trovate QUI).

Facciamo così, se qualcuno che proverà questo Print and Play avrà anche la voglia di trovare una soluzione funzionale e veloce me lo faccia sapere, perchè Argonauts è un solitario davvero appassionante, con una semplice meccanica di push your luck in grado di tenervi incollati alla sedia nel tentativo di superare un’avventura dopo l’altra per far entrare il vostro nome nella leggenda. 
Io ce l’ho fatta, ora la mia copia  del gioco ha un titolo decisamente più accattivante, si chiama “Max and the Argonauts”, vuoi mettere! :D


Max_T




Senza dubbio siamo di fronte ad una ambientazione ben resa: ogni carta ha un suo perché, anche in questo caso specifico tutto torna, infatti Tifone nella mitologia si unisce a Echidna e da loro verranno alla luce la Chimera, il Leone di Nemea, la Sfinge ed altri simpatici mostriciattoli come l’Idra (presente anche lei nel mazzo con una funzione molto particolare, infatti ogni volta che aumenta di livello - e la sua Deadliness diventa devastante in breve tempo, è l'unica che arriva ad uccidere fino a 4 argonauti -  tu puoi flaggare un Atto Eroico addizionale sulla tua Player Card. La questione dunque è: sconfiggerla per ottenere bonus o non fronteggiarla affatto per evitare di sacrificare troppi uomini? Questa è solo una delle ardue scelte che vi troverete ad affrontare giocando ad Argonauts).

4 commenti:

  1. Giocare in solitaria mi piace davvero molto (anche per giochi che non hanno una versione SOLO) perciò il gioco stuzzica la mia curiosità.

    La proposta della track circolare per le carte mi sembra molto ingegnosa, per quanto comunque rimane poco pratica. Se le caselle da segnare fossero state 2 o anche 4 si poteva semplicemente ruotare la carta in un certo senso (nel caso di 4, le carte sarebbe dovute essere quadrate), ma essendo 6 la cosa mi sembra improponibile. Anche un tracciato a parte dei mostri e tesori non è una via percorribile (troppe carte diverse). L'unica soluzione mi sembra davvero quella circolare, o al massimo usando lo stesso sistema di mettere 2 carte in una stessa bustina, spostare il tracciato in verticale o orizzontale su un bordo della carta.

    P.S. Flaggare nooooo dai! mi vengono i brividi a sentirlo!

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    1. Ciao! :)
      Eh, non è per nulla facile trovare una soluzione pratica per non intaccare le carte. Io avevo pensato di ritagliare la track ed inserire nel retro della carta un esagono (della stessa dimensione della carta) con i numerini degli upgrade che coincidessero con i fori della track. Così per ogni upgrade bastava estrarre e girare l'esagono che, poggiando anch'esso sul fondo della bustina,sarebbe rimasto stabile.
      Ma sono sicuro che possiamo fare di meglio!!! Dai dai! ;)

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  2. Mi incuriosisce decisamente il gioco, prossimamente lo proverò: ti dò una soluzione pratica da ex wargamer american. Marchi i punti col pennarello per cd sulle bustine trasparenti: quando non ti serve più, dai di alcool. Se per qualche motivo invece ti dovesse servire "conservare" la memoria precedente, metti una bustina nuova e tieni nella vecchia un foglietto promemoria.
    Per i flag mi sembra possa funzionare, ma non ho provato il gioco quindi la track circolare e l'esagono non riesco a contestualizzarli.
    Potrebbe andare?

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    1. Ciao Ale.
      Sì, in verità avevo vagliato questa possibilità (che sarebbe la più pratica effettivamente!), ma mi piaceva l'idea di non avere supporti che non fossero le semplici carte, niente matite/pennarelli/gomme/alcool insomma :)
      Cmq grazie mille per la tua proposta :)

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