Nessuna
recensione, niente meccaniche, niente voti, semplicemente prendo un gioco della
mia collezione e vi spiego perché mi piace giocarlo!
Se la mia
opinione sarà utile a qualcuno non lo so (ovviamente spero di si!) ma mi piace l’idea
di raccontarvi il perché ed il percome un dato titolo mi affascina, senza
giudicarlo o valutarlo, ma facendone emergere solo i lati, a mio parere,
positivi.Quindi buona lettura e… spazio ai commenti!
AZTLAN (2012)
di Leo Colovini2-4 giocatori
45-60 minuti
piazzamento, controllo territorio, maggioranze.
Mi piace perchè:
> E’
un gioco di Colovini ed i giochi di Colovini sono sempre essenziali, senza inutili
fronzoli, e soprattutto caratterizzati da una notevole profondità; qui nel tuo
turno hai una sola mossa a disposizione: piazzare un omino (e, volendo,
spostarne uno già presente), sarà poi al momento di verificare le maggioranze
che si vedrà se i tuoi piazzamenti sono stati fatti a dovere!
> E’ stimolante,
in base ai piazzamenti degli avversari, cercare di capire quale carta
Territorio hanno scelto e di conseguenza decidere se sia meglio contrastarli o
continuare a perseguire la propria strategia… questo è un gioco in cui gli
equilibri sono importanti, non curarsi delle mosse altrui può rivelarsi
estremamente pericoloso.
> Le
miniature sono particolari, direi eleganti e la plancia di gioco lo è
altrettanto. E’ colorato e bello da vedere.
> I
giochi di piazzamento e maggioranze, sono da sempre tra i miei preferiti! :)
Dettaglio delle miniature e delle piramidi segna-punti |
Se vi ho
incuriosito e volete provare Aztlan vi aspetto ogni mercoledì alla Ludoteca Galliatese, dove potrete
trovare anche molti altri titoli interessanti!
ho conosciuto Colovini con Clans,Aztlan oltre al piazzamento e al controllo territorio aggiunge lo scontro fino a qui mi piace.
RispondiEliminaLe carte non mi sono piaciute e a volte mi sono sembrate sbilanciate,le piramidi segnapunti sono belle ma poco pratiche. Penso ci siano titoli piu riusciti....
Beh, Clans lo reputo un capolavoro di Colovini, un gioco di una profondità immensa basato su una meccanica semplicissima... ne parlerò sicuramente più avanti!
RispondiEliminaPer quanto riguarda le carte di Aztlan, personalmente non le ho trovate più di tanto sbilanciate; mi piace soprattutto il fatto che sei tu a decidere di averle oppure no, quindi se la tua strategia privilegia il collezionare carte probabilmente, alla lunga, avrai qualche privilegio in più rispetto a chi decide sempre di eliminare gli avversari,
Le piramidi sono più estetiche che altro, è vero, ma è una finezza che non mi dispiace :)
Forse l'unico "difettuccio" che gli trovo io è che verso gli ultimi turni la plancia diventa un po' troppo caotica.
Mi piacerebbe farci una partita insieme a te, magari te lo faccio rivalutare! ;)
Grazie come sempre del contributo Omar, a presto!