LEGACY : The Testament of Duke de Crecy o “andate e moltiplicatevi”,
di Lollosven
Essen 2013 :
esperienza incredibile e troppi (?) titoli comprati e ancora da provare.
Questa
settimana abbiamo avuto finalmente la possibilità di giocare a Legacy (uno dei
giochi dal titolo più lungo del regolamento).
Il gioco ci pone nei panni del patriarca (o matriarca) di una famiglia nobile, fino a 4 giocatori competono per diventare la stirpe più prestigiosa lungo tre generazioni (+ una finale) divise in tre fasi per un totale di 9 round.
Come componenti troviamo : 1 board generale e 4 board personali, una infinità di carte dalle dimensioni minuscole che rappresentano amici, figli, missioni, tenute, attività commerciali, patroni e monete, più tutti I token necessari per ogni giocatore (2/cad.) e token da utilizzare nella board centrale (2/tipo) e per chiudere alcuni cubetti per segnare gli avanzamenti sui diversi tracciati.
Gli amici presentano una grafica carina e cartoonesca, sfortunatamente la copia acquistata durante la fiera aveva la pittura dei token che perdeva colore già dalla prima partita così come le carte; è assolutamente necessario provvedere ad imbustarle, specialmente le carte amici che vengono tenute in mano costantemente, scartate e mischiate sovente.
Sintetico (Minuto tm) riassunto delle regole:
Durante ogni turno è possibile usare le due pedine personali (più alcune che si prendono random a inizio generazione) sulla plancia personale o generale (posti occupati da altre pedine su quella generale non possono essere utilizzati, fino al termine del round, sulla plancia personale si può invece ripetere l’azione), le azioni disponibili sono :
Plancia personale (solo le pedine personali possono essere usate):
· Sposarsi o arrangiare un matrimonio per uno dei figli, quando ci si sposa si pesca immediatamente un figlio
· Avere un figlio
· Chiedere soldi agli amici (se ne possono ottenere più di due a scapito del prestigio e amici)
· Socializzare per acquisire nuovi amici
Plancia generale :
·
Comprare
un titolo nobiliare o contribuire con feste o quant’altro possa aumentare il
prestigio della casata· Visitare il dottore per la fertilità ed ottenere due figli (ma si paga e si perde prestigio)
· Acquistare una proprietà (aumenta il prestigio guadagnato a fine generazione)
· Iniziare un’attività commerciale (si aumenta la rendita ma è così “volgare” lavorare per un nobile che si perde in prestigio)
· Pescare una carta missione (se si è in grado di soddisfare i requisiti può dare un sensibile incremento ai punti vittoria ed al contempo intralciare spesso le altre casate)
La parte più
divertente è veder crescere ed evolversi la propria famiglia e cercare di
sposare i figli nella speranza di ottenere delle “combo” che garantiscono molti
punti; è sicuramente un’esperienza divertente specialmente se i giocatori si
divertono a commentare le disgrazie e gli improponibili mariti e mogli che via
via entrano nella propria casata. Da segnalare
un punto particolare, che a prima vista stona con l’atmosfera scanzonata data
dalla grafica: c’è la possibilità di perdere madre o figlio durante la nascita,
questo può essere un argomento delicate per alcuni. Personalmente, considerando
quanto fosse un evento non poi così raro e che molti dei giochi che si fanno
normalmente sono ambientato nei più truci scenari di guerra o in atmosfere
horror (dagli onnipresenti zombie agli incubi lovecraftiani) e nessuno si è mai
risentito per questo direi che si può andare oltre. Da notare che lo stesso
autore suggerisce di rimuovere quel tipo di carte senza che il gioco ne risenta
a livello di meccanica. L’interazione
è abbastanza limitata, principalmente a seguito di alcuni effetti delle carte
amico o missione; la competizione sulla plancia centrale non è particolarmente
forte, limitata all’acquisizione dei migliori titoli nobiliari e contributi,
anche se avendo disponibili ad ogni generazione 6 di queste carte (3+3)
solitamente c’è una discreta possibilità per chiunque.
A parte la
qualità dei componenti, l’altro possibile punto dolente potrebbe essere dato
dallo spazio necessario; quando si procede col passare delle generazioni le
carte possono occupare davvero una quantità enorme di spazio, se non si ha a
disposizione una grossa superfice di gioco bisognerà coprire alcune delle carte
delle generazioni precedenti, il che è un peccato considerando quanto sia soddisfacente
avere una bella visione d’insieme del proprio albero genealogico.
Il tempo di
gioco è abbastanza contenuto, generalmente dagli 80 ai 120 minuti massimo, come
sempre dipende molto dai giocatori, se proni ad analisi paralisi i tempi si
possono anche dilatare ma grazie anche al numero limitato di pedine disponibili
ad ogni turno non si dovrebbe mai sforare le due ore, che per il tipo di gioco
è più che accettabile.Vi sono 6 carte patrono, ogni giocatore ne prende una casualmente ad inizio partita, che conferiscono particolari bonus al termine del gioco; questi scopi possono influenzare sensibilmente la strategia e se c’è una richiesta da fare è la possibilità di avere in future più carte di questo tipo, dato che dopo alcune partite dovrebbe essere abbastanza semplice capire quale ha in mano ogni giocatore dopo pochi round.
In conclusione ho apprezzato la partite fatte fino ad ora, è esattamente quello che mi aspettavo dopo aver letto le primi notizie che circolavano in rete ed aver visto l’immancabile walkthrough di RAHDO su BGG.
Voto finale
(per le persone che saltano direttamente alle conclusioni) : 7+
Il “+” è dato
dalle storie che possono svilupparsi durante il gioco se i giocatori sono nello
spirito giusto per apprezzare l’aspetto di “story telling”, giusto per esempio
abbiamo passato momenti esilaranti quando un nostro compagno di gioco
continuava a pescare figlie ad ogni matrimonio e lottava disperatamente per
raccogliere abbastanza soldi per sposarle tutte! J
Nice job Mr. Hendricks
Qui il link all'articolo in lingua inglese di Lollo su BGG, dove altre foto inedite vi attendono!
Nessun commento:
Posta un commento