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domenica 24 gennaio 2016

RIVINCITE, PIRATI E NUOVI ARRIVATI

(Rivincite)

Quando lasci tutta la parentela a casa dei suoceri a finire l’interminabile pranzo della domenica e, con la scusa del mal di testa, te ne torni a casa per rilassarti un po’, tanto là nessuno ha la minima voglia non dico di giocare, ma nemmeno di sfiorare ”l’argomento giochi”.

Quando esci a cena con amici che conoscono la tua passione ma, piuttosto che rendersi disponibili a provare qualcosa di nuovo, c’è quello che salta su e propone “ma è tantissimo che non giochiamo a Risico (talmente tanto che non sa manco più come si scrive), potremmo trovarci una sera a fare una partitina…”

Quando racconti del tuo hobby a qualcuno e questo ti guarda come se fossi un mentecatto che non vuol crescere, perché i giochi sono cose da bambini, gli adulti bevono birra e casomai giocano a poker.

Quando sei stufo di passare per quello che "...ecco, adesso stai a vedere che ci chiede ancora se vogliamo giocare a qualcosa..."

Quando tutte queste cose ti fanno sentire incompreso.
Quando pensi di avere qualcosa che non va.
Quando ti chiedi “possibile che sia circondato da persone che mi credono infantile solo perché gioco ai giochi in scatola?!”
Beh, quando questa situazione rischia di mettere in dubbio quello in cui credi, quello che ti fa stare bene, tu che fai?!

Te ne freghi!!!

E sai perché?!

Perchè a casa hai dei figli meravigliosi che non vedono l’ora di giocare con te! :D
E il bello è che sono proprio loro a chiedertelo! In barba a tutti gli scettici e detrattori del buon gioco. 
Questa è la tua rivincita!
Giocare con i propri figli è davvero impagabile, il vantaggio di avere l’hobby dei board games è che vai sul sicuro con loro, difficilmente non ti seguiranno nella tua passione. 
I bambini amano giocare, non hanno preconcetti come gli adulti, raramente devi pregarli per proporgli un nuovo gioco, e se trovi il titolo giusto non si stancano mai di rigiocarlo!
Ovviamente non si tratta di titoloni complicati eh, i miei bimbi "più grandi" sono ancora piccoli (6 e 4 anni), per loro solo cinghialini per adesso, un concentrato di divertimento, temi intriganti e semplici strategie che stimolino la loro curiosità.
E tra alti e bassi devo dire che crescono davvero bene, ludicamente parlando!
La lista dei giocabili si sta pian piano allungando e siamo già a una ventina di titoli, ultimamente vanno per la maggiore AVENGERS - Uniti per vincere -  l’ottimo collaborativo dell’amico Francesco Berardi edito da Clementoni, l’intramontabile Cartagena di Leo Colovini (edizione Ravensburger, più colorata rispetto alla versione classica e con pirati in plastica che, incredibilmente, per i bambini risultano più appetibili rispetto ai meeples lignei :D, ma di questo gioco parleremo più avanti nel post) e Piratatak della Djeco, un simpatico push your luck anch'esso a tema piratesco di 55 carte.
Ovviamente prima di arrivare a questi titoli c’è stato tutto un iter di “preparazione” durante il quale i giochi della Haba hanno fatto da apripista, primo fra tutti la Torre di Animali, seguito da una new entry della scorsa Essen, Sleepy Castle, un simpatico memory rivisitato con l’aggiunta di dischetti di legno gialli che fungono da tesoro, vince chi riesce a recuperarne di più.
Eh, la Haba non sbaglia un colpo quando si tratta di bambini piccoli. 

Sleepy Castle e Picchiatello
Ma molti altri giochi mi hanno aiutato a far crescere i miei bimbi.
Potrei ricordare i classicissimi Indovina chi? e Domino, gli irresistibili Dobble e Fantascatti, il funambolico Gino Pilotino (oggi noto col nome di Picchiatello), l’esplosiva accoppiata targata Luca Bellini Fun Farm - Brick Party, o i più sofisticati Okiya, Age of War e Carcassone (quest’ultimo accolto in verità un po’ freddamente nonostante lo proponga in versione edulcorata, senza il conteggio dei campi, al momento ancora troppo complicato per la loro età).

(Pirati)

In questi giorni mi sto divertendo a proporgli sempre più spesso Cartagena, uno dei miei preferiti tra i sopracitati perché, insieme ad Okiya, è quello che più si avvicina ai miei canoni di perfezione, ossia grande profondità in solo due regole - emblematica è la succinta descrizione del gioco che proponeva Fantavir nel suo memorabile articolo di qualche mese fa, I MIEI MIGLIORI 28 GIOCHI PER TUTTI, MA PROPRIO TUTTI: “gioca una carta per far avanzare i tuoi pirati o arretra un pirata per pescare carte”. Cartagena è assolutamente tutto qui, niente fronzoli che “coprano” la meccanica di gioco, semplicità ed eleganza allo stato puro.
Grazie alla sua essenzialità questo titolo del 2000 per 2/5 giocatori è rientrato nel novero dei raccomandati dello SdJ 2001.
L’ambientazione ci porta nel 1672, durante la fuga dalla famigerata fortezza di Cartagena. Voi sarete al comando di un manipolo di pirati che per fuggire dovranno affrontare un lungo percorso componibile, recante su ogni lato una diversa serie di simboli pirateschi (ad esempio feluca, binocolo, lanterna), che li porterà alla tanto agognata scialuppa per mettersi definitivamente in salvo. Per raggiungere questa meta comune i giocatori avranno a disposizione una mano di carte illustrate con gli stessi simboli che si trovano lungo il percorso e potranno effettuare fino ad un massimo di tre azioni ogni turno. Le azioni possibili sono quelle ricordate sopra: giocare una carta per far avanzare un proprio pirata - uno a scelta verrà posizionato sul primo simbolo libero corrispondente del percorso in direzione della scialuppa - o arretrarne uno per pescare carte - si può retrocedere un pirata su una casella che ne ospita già uno qualsiasi recuperando una carta; retrocedendolo su una che ne ospita due si recupereranno invece due carte; se una casella ospita già tre pirati non la si potrà utilizzare e si passerà oltre, retrocedendo fino a raggiungerne una con uno o due spazi disponibili. 
Cartagena
Vince chi riesce ad imbarcare per primo TUTTI i propri pirati.
Le regole prevedono anche una variante più “spremimeningi” chiamata Tortuga, decisamente più da gamers scafati, nella quale si prepara ad inizio partita un display comune di dodici carte mentre i giocatori tengono le proprie VISIBILI davanti a loro. Grazie a questa variante il fattore fortuna viene praticamente azzerato ma al contempo aumenta il rischio di paralisi d'analisi; i giocatori possono decidere se gli convenga pescare subito le carte che ritengono utili oppure avanzare aspettando di raccogliere quelle in fondo alla fila, tenendo sempre un occhio sulle carte degli avversari. Quando il display si esaurisce altre dodici carte verranno girate e messe a disposizione.
Personalmente preferisco la versione classica, molto più easy e scorrevole, ma al di là dei gusti personali non posso che promuovere a pieni voti Cartagena, un classico adatto a tutte le età, dotato di ampia rigiocabilità e ricco di interazione.
Per la mia esperienza è un gioco adatto anche ai più piccoli, avendo l’accortezza di farglielo digerire con una semplice house rule, ovvero per le prime due/tre partite spiegate loro che nelle tre azioni a disposizione potete solo giocare o pescare carte, niente regola che prevede di indietreggiare per recuperare 1 o 2 carte. Questo permette di settare il gioco su un livello strategico più basso, molto più comprensibile ai bambini di 4/6 anni.
Vedrete che quando gli spiegherete le regole complete saranno pronti a farle loro in pochissimo tempo e la soddisfazione che ne deriverà sarà ancora maggiore.
Almeno con i miei ha funzionato! :D

(Nuovi arrivati)

A breve avrei avuto intenzione di iniziare il primogenito ai segreti di Memoir ’44 (ne avevo già parlato QUI), ma molto dipenderà dall’arrivo di Gabri (eh sì, si sa che i giochi migliori sono per 4 e visto che mia moglie non dà soddisfazioni in questo senso, bisogna lavorare sulle nuove leve ed ampliare il parco giocatori familiare! :D ), prevedo infatti tempi duri con tre topolini che gireranno per casa, ci sarà da impegnarsi per riuscire a stargli dietro ed incastrare l’hobby della ludoteca al mercoledì, lo scrivere sul Blog e soprattutto il giocare con loro che diventano sempre più esigenti di partita in partita!

Ma questa è la vita di chi gioca da tavola, di chi ha una passione da molti snobbata ma assolutamente adorata dai bambini, e i bambini lo sapete, sono i giocatori di domani. ;)

Benvenuto Gabri! 
Ed è con questa consapevolezza e responsabilità (eh!) che continuerò a tener botta nelle notti insonni che ci regalerà il nuovo arrivato, con un regolamento diverso ogni sera sul comodino che, insieme al biberon, mi terrà compagnia (proprio come mi era già successo anni fa con quello di Cartagena, primo di una lunga serie) nell'attesa di, forse e chissà quando, addormentarmi tra un vagito e l’altro.

Benvenuto Gabri! 
Sappi che i tuoi fratelli sono già stati educati all'arte del gioco, tra pochi mesi il Matti compirà 7 anni e sarà pronto per l'Agoghè ludica che farà di lui un VERO Gamer, la Eli è ancora un po' piccola per certe cose ma promette bene; il germe del gioco fa parte del vostro DNA e saprà farvi crescere con una mente aperta e ricettiva, insegnandovi che, come diceva il Maestro Randolph, "si gioca per vincere, ma giocando per vincere si impara a perdere e quando si è imparato a perdere si è imparato a vivere"!


Max_T



PS: Questo articolo l'ho scritto nella notte insonne dopo la nascita Gabri (chi ci è passato sa di cosa parlo...), con il film "Pirati dei Caraibi" e "300" di Zack Snyder in sottofondo... dite che ha influito?! ;)

4 commenti:

  1. Che bella notizia nel finale :D
    Tanti auguri!

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  2. Augurissimi MAX, solo ieri la piccola Letizia (poco più di sei mesi) mi ha tenuto sveglio sino alle due e mezza di notte ;)

    Ti capisco bene lunedì 18 gennaio era il compleanno di Lorenzo ed è arrivato Rush & Bash, ci abbiamo giocato Lunedì, Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica, Lunedì e siamo anche quasi sempre riusciti a convincere a giocare anche mamma ;)

    Davide

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    Risposte
    1. Ciao Davide! Grazie!
      Il nostro piccolo per ora mangia e dorme, speriamo continui così! :)
      Beh R&B è un gran gioco, se mi assicuri riesce a coinvolgere anche le mamme proverò anche io a proporlo! :D

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