Diciamolo,
è un po’ l’argomento del momento: Pandemic Legacy merita di stare al primo
posto nelle classifica di BGG?! E’ davvero un gioco destinato a rimanere
nell’Olimpo dei Boardgames o sarà solo un fuoco di paglia?
E
qui ci starebbe un bel “ai posteri l’ardua sentenza”, ma noi vogliamo capirlo
subito invece, e per far chiarezza ne parliamo con dei giocatori che lo hanno
già provato e ne sono rimasti incantati.
A
far da contraltare a chi ne decanta le lodi ci staremo io, che assumerò il
ruolo dello scettico, ed un ospite d’eccezione…rullo di tamburi… Il German Fighetto in persona!
Prima
di cominciare ci tengo a sottolineare il fatto che, sebbene io non abbia ancora
avuto l’occasione di provare Pandemic Legacy, non discuto affatto l’esperienza
di gioco che se può trarre, anzi, sarei molto curioso di viverla, sono sempre
aperto a nuove esperienze ludiche anche “non convenzionali”!
Detto
questo, il mio scetticismo nasce principalmente da tre considerazioni:
1)
mi infastidisce oltremodo il fatto di dover
strappare carte o qualsiasi altro componente del gioco, è una cosa che
non riesco a concepire. Io un gioco non potrei MAI e poi MAI trattarlo in
siffatta maniera, per questo non acquisterei MAI Pandemic Legacy.
Ci
giocherei sicuramente, lo ripeto, per provare questa esperienza di gioco unica
ed irripetibile, ma non potrei mai far del male ad un gioco! :D
2)
il fatto che un gioco Legacy sia pensato principalmente per un gruppo “chiuso”
di giocatori e che sia preferibile giocare tutta la campagna con le stesse
persone è un altro fattore per me limitante. So che si possono cambiare
compagni di viaggio, ma se inizi un’avventura con una certa compagnia è poi
brutto cambiare in corsa…
3)
e poi c’è la questione che se lo conosci già non è consigliabile rigiocarlo da
capo, anche cambiando compagni di gioco, perché il bello del gioco sta nelle
congetture e nella scoperta di ciò che accadrà compiendo determinate scelte. Un
po’ come succede in Sherlock Holmes Consulting Detective, se hai già
giocato/risolto un caso che gusto c’è a rigiocarlo, anche cambiando giocatori?!
Molti
metterebbero un quarto punto, ossia che Pandemic Legacy è difficilmente
rivendibile una volta ultimata la campagna, poiché il tabellone ed i mazzi di
carte sono irrimediabilmente modificati (anche se gli adesivi sul tabellone mi
dicono essere facilmente staccabili). Questo non lo vedo sinceramente come un
grosso problema, io che di giochi ne rivendo davvero pochi, e comunque non è
che una volta ultimata la campagna lo devi per forza buttare, ti rimane lo
stesso un titolo giocabile, con regole modificate, ma comunque giocabile.
Infine
c’è chi la butta sulla mera manovra commerciale da parte degli editori, ma
anche questo punto poco mi tange, non mi lascio andare a facili entusiasmi e
non sono un acquirente compulsivo, ho sempre fuggito i giochi collezionabili e
se Legacy è (come credo anche io del resto) frutto di una manovra commerciale
per vendere di più, beh, io di certo non asseconderò questa moda.
Io
mi fermerei qui con le considerazioni da profano, passerei adesso la palla a
chi invece Pandemic Legacy l’ha giocato eccome:
Nylo:
anche io ero scettico sul gioco, avevo quasi tutte le perplessità
esposte da Max ma una volta superati i preconcetti, complici anche i feedback
di Lollosven e co. ed il rating su BGG, ho optato per l’acquisto.
L’esperienza di gioco è unica, sorprendente, avvolgente, qualcosa che raramente un amante dei german come me aveva provato. Una partita tira l’altra, la curiosità è sempre tantissima poiché le sorprese sono sempre dietro l’angolo: prima, durante e dopo ogni missione.
Sul fatto che sia un’operazione di Marketing, sì e no, tutto è marketing!
Sul fatto del gruppo che deve essere sempre quello sì e no, non è obbligatorio, è ovvio che l’esperienza di gioco ne guadagna!
Il fatto di rivenderlo, quello non è un problema, “dicembre” dovrebbe essere sempre rigiocabile da quel che so e comunque mi aspetto una season 2 o comunque moduli aggiuntivi.
Infine, sul fatto di dover modificare i componenti di gioco, modificare il tabellone o i personaggi, è una figata, strappare le carte, beh… quello un po’ meno ma alla fine si può sempre ovviare accantonandole in un angolo della scatola :)
L’esperienza di gioco è unica, sorprendente, avvolgente, qualcosa che raramente un amante dei german come me aveva provato. Una partita tira l’altra, la curiosità è sempre tantissima poiché le sorprese sono sempre dietro l’angolo: prima, durante e dopo ogni missione.
Sul fatto che sia un’operazione di Marketing, sì e no, tutto è marketing!
Sul fatto del gruppo che deve essere sempre quello sì e no, non è obbligatorio, è ovvio che l’esperienza di gioco ne guadagna!
Il fatto di rivenderlo, quello non è un problema, “dicembre” dovrebbe essere sempre rigiocabile da quel che so e comunque mi aspetto una season 2 o comunque moduli aggiuntivi.
Infine, sul fatto di dover modificare i componenti di gioco, modificare il tabellone o i personaggi, è una figata, strappare le carte, beh… quello un po’ meno ma alla fine si può sempre ovviare accantonandole in un angolo della scatola :)
Lollosven:
“Mio Caro Max, rispondo molto volentieri alla tua cortese
richiesta di un’opinione su Pandemic Legacy, visto che ho avuto la fortuna di
giocarlo fino al termine nel corso di due mesi con un gruppo fisso di quattro
giocatori che si è trovato quasi ogni sabato per portare a termine l’avventura.
Ritengo necessaria una nota iniziale, come ben sai nella nostra ludoteca vi sono molti “drogati” di bg e il numero di titoli vecchi e nuovi presenti ogni settimana non mancano mai, rendendo difficilissimo il rigiocare allo stesso gioco con una certa costanza. Questo implica che se da una parte alimentiamo la curiosità di provare altre meccaniche ed altre ambientazioni, non si riesce quasi mai a sviscerare un gioco fino in fondo - per quanto gradito - dedicandogli più di 2-3 partite durante l’anno.
E’ il vecchio problema che spesso affrontiamo: abbiamo più giochi che tempo necessario a sfruttarli fino in fondo.
Ben venga quindi Pandemic Legacy che ci ha preso fin dalla prima partita con le sue “sorprese” che, come un buon disaster movie, ci ha tenuto incollati al tavolo con la curiosità di vedere come sarebbe proseguita la storia.
Molti si lamentano della mancanza di rigiocabilità una volta terminata la campagna e i suoi 12 mesi; tutto vero sebbene con piccoli accorgimenti (non distruggere le carte ma rimuoverle ed una volta terminata l’avventura rimuovere gli adesivi sul tabellone) sia possibile giocare alla versione base di Pandemic.
A prescindere però da questo aspetto rimane il fatto che per 2 mesi e circa 10 serate ci siamo ritrovati insieme, abbiamo organizzato serate pizza e virus con una colonna sonora ad hoc (consiglio Cliff Martinez autore di soundtrack come Contagion e The Knick) e abbiamo vissuto un’esperienza diversa dal solito (amatissimo) german.
Alla fine il suo costo è stato, almeno per me, ampiamente ripagato e onestamente non vedo l’ora che esca una season 2, per ritrovare il team di esperti del CdC di Atlanta al lavoro per sventare una nuova terribile minaccia in grado di spazzare via l’umanità.
Ritengo necessaria una nota iniziale, come ben sai nella nostra ludoteca vi sono molti “drogati” di bg e il numero di titoli vecchi e nuovi presenti ogni settimana non mancano mai, rendendo difficilissimo il rigiocare allo stesso gioco con una certa costanza. Questo implica che se da una parte alimentiamo la curiosità di provare altre meccaniche ed altre ambientazioni, non si riesce quasi mai a sviscerare un gioco fino in fondo - per quanto gradito - dedicandogli più di 2-3 partite durante l’anno.
E’ il vecchio problema che spesso affrontiamo: abbiamo più giochi che tempo necessario a sfruttarli fino in fondo.
Classifica BGG del 04-01-16 |
Ben venga quindi Pandemic Legacy che ci ha preso fin dalla prima partita con le sue “sorprese” che, come un buon disaster movie, ci ha tenuto incollati al tavolo con la curiosità di vedere come sarebbe proseguita la storia.
Molti si lamentano della mancanza di rigiocabilità una volta terminata la campagna e i suoi 12 mesi; tutto vero sebbene con piccoli accorgimenti (non distruggere le carte ma rimuoverle ed una volta terminata l’avventura rimuovere gli adesivi sul tabellone) sia possibile giocare alla versione base di Pandemic.
A prescindere però da questo aspetto rimane il fatto che per 2 mesi e circa 10 serate ci siamo ritrovati insieme, abbiamo organizzato serate pizza e virus con una colonna sonora ad hoc (consiglio Cliff Martinez autore di soundtrack come Contagion e The Knick) e abbiamo vissuto un’esperienza diversa dal solito (amatissimo) german.
Alla fine il suo costo è stato, almeno per me, ampiamente ripagato e onestamente non vedo l’ora che esca una season 2, per ritrovare il team di esperti del CdC di Atlanta al lavoro per sventare una nuova terribile minaccia in grado di spazzare via l’umanità.
Ricky:
Cosa dire di Pandemic Legacy: la Prima partita ci si
ritrova a giocare fondamentalmente una partita a Pandemic a parte qualche
piccola nuova regola , ma già dalla prima partita la tensione è più alta, si
pensa due volte prima di fare un'azione e la collaborazione al tavolo aumenta;
si cerca di evitare gli out break nelle città perché una volta esplosa la città
ne rimarrà segnata per sempre.
Le successive partite sono come una serie TV dalla quale non riesci a staccarti, un episodio tira l’altro, vorresti sapere sempre come va a finire ed ogni volta uno o più colpi di scena aumentano la voglia e la tensione.
Il gioco evolverà acquistando complessità e profondità insieme all’esperienza acquista dai giocatori.
Le sorprese non mancheranno mai ad ogni partita e ogni partita sarà sempre diversa.
Una volta provato Pandemic Legacy non si tornerà più indietro al classico Pandemic - garantito.
Le successive partite sono come una serie TV dalla quale non riesci a staccarti, un episodio tira l’altro, vorresti sapere sempre come va a finire ed ogni volta uno o più colpi di scena aumentano la voglia e la tensione.
Il gioco evolverà acquistando complessità e profondità insieme all’esperienza acquista dai giocatori.
Le sorprese non mancheranno mai ad ogni partita e ogni partita sarà sempre diversa.
Una volta provato Pandemic Legacy non si tornerà più indietro al classico Pandemic - garantito.
Marcello:
Allora!! Pandemic Legacy, personalmente parlando, è stata una
vera sorpresa.
Prima di giocare mi aspettavo semplicemente una versione più
articolata del classico Pandemic con una grafica e materiali migliorati. La
parte Legacy invece cambia completamente il gioco.
Da subito ne sono stato rapito. Il vero punto di forza per me
è il perfetto connubio tra Gioco di Ruolo e Board Game. La voglia di giocare
mese dopo mese sale sempre di più come fosse una sessione di gioco di ruolo.
Per ora grazie alla sua storia accattivante e alle sue meccaniche che ti
tengono legato al gioco è il miglior collaborativo a cui abbia mai giocato.
Anche la longevità del gioco non è un fattore di poca importanza. Si possono
fare da un minimo di 12 ad un massimo di 24 partite. Io per finirlo ce ne ho
messe 17, che sono comunque più delle partite fatte a quasi ogni gioco che ho a casa.
… e per finire il commento più atteso,
Pandemic Legacy è un incubo. Da quando è uscito non si parla
d’altro.
Nessuno che si occupa più delle onerose funzioni svolte da
balivi e prevosti, nessuno che terraforma, nessuno che alleva animali, coltiva
campi e sfama la propria famiglia. Milioni di meeples morti di fame, freddo,
povertà.
Tutti novelli medici in prima linea, pronti invece a scoprire cure a malattie improbabili (alle quali il gioco non si preoccupa neanche di dare un nome).
Sostanzialmente in questo pessimo ameritrash devi rimuovere cubetti DI PLASTICA (aaaargh) per salvare la vita ad altri ameritrasher sparsi per il mondo. Secondo voi il German Fighetto può sporcarsi le mani in operazioni di poco conto come queste?
L’apice dello scandalo è che Pandemic Legacy è diventato in pochissimo tempo numero uno nella chart di BGG, la bibbia di ogni German Fighetto, superando Terra Mystica e facendoci spendere un sacco di soldi in benzina (link fb). Unica piccola nota positiva è che almeno quel concentrato di alea di Twilight Struggle non è più al primo posto.
Per concludere vi invito a stare lontano da Pandemic Legacy, fortunosissimo gioco chiaramente ispirato a Risk Legacy, ovvero a Risiko… Risiko (aaaaargh, mi si scioglie la tastiera tutte le volte che lo scrivo!!!) e vi ricordo che “Ogni volta che nel mondo viene stracciata una carta di Pandemic Legacy, un German Fighetto muore”.
Tutti novelli medici in prima linea, pronti invece a scoprire cure a malattie improbabili (alle quali il gioco non si preoccupa neanche di dare un nome).
Sostanzialmente in questo pessimo ameritrash devi rimuovere cubetti DI PLASTICA (aaaargh) per salvare la vita ad altri ameritrasher sparsi per il mondo. Secondo voi il German Fighetto può sporcarsi le mani in operazioni di poco conto come queste?
L’apice dello scandalo è che Pandemic Legacy è diventato in pochissimo tempo numero uno nella chart di BGG, la bibbia di ogni German Fighetto, superando Terra Mystica e facendoci spendere un sacco di soldi in benzina (link fb). Unica piccola nota positiva è che almeno quel concentrato di alea di Twilight Struggle non è più al primo posto.
Per concludere vi invito a stare lontano da Pandemic Legacy, fortunosissimo gioco chiaramente ispirato a Risk Legacy, ovvero a Risiko… Risiko (aaaaargh, mi si scioglie la tastiera tutte le volte che lo scrivo!!!) e vi ricordo che “Ogni volta che nel mondo viene stracciata una carta di Pandemic Legacy, un German Fighetto muore”.
Beh,
questo è quanto siamo riusciti a raccogliere e pubblicare, purtroppo per voi
questo in realtà è un "Articolo Legacy" e, in base alle scelte
fatte in precedenza, vi siete persi altri 2/3 commenti davvero spettacolari che
avrebbero potuto cambiare radicalmente l’opinione che vi siete fatti fin qui…
ma tant’è: Legacy, o lo ami o lo odi! ;)
Max_T
(Un grazie agli Amici intervenuti, tutti gamers della Ludoteca Galliatese)
Bella Max :)
RispondiEliminaScettico della prima ora anch'io, mi sono dovuto ricredere col gioco giocato. Qui la mia testimonianza:
http://pinco11.blogspot.it/2015/11/recensione-pandemic-legacy.html?m=1
Ciao Agzaroth! Grazie del link di approfondimento :)
EliminaCome spesso succede sono d'accordo con te su molte cose caro Max, ma questa volta, pur condividendo buona parte dei tuoi pensieri, non mi reputo "scettico" sul legacy... anzi!
RispondiEliminaDevo dire che ci ho messo un po' di tempo per "digerire" il sistema legacy, a cui penso fin da Risk, e che è indubbiamente un'idea geniale: all'inizio anch'io inorridivo al solo pensare di strappare una carta, a fare del male ad un povero gioco innocente (come ben sai io imbusto praticamente tutto), ma una volta abituatomi a questa idea ho potuto apprezzare appieno l'innovazione del legacy.
Chi lo critica secondo me non ha capito che Legacy è un'altra esperienza di gioco, un ibrido tra bg e gdr, alla strega di quanto può essere un gioco da tavolo una escape room. O un film.
Se volete provare Legacy le carte vanno strappate c***o! :D
L'unico motivo che al momento mi preclude l'acquisto è il tuo stesso punto 2: purtroppo non ho un gruppo fisso con cui iniziare una campagna regolare... (che è un po' lo stesso motivo per cui non gioco da anni a gdr).
Ma se ci fosse, un Legacy qualunque sarebbe lì sul tavolo di casa apparecchiato (dico uno qualunque perchè secondo me presto altri giochi esploreranno questa nuova dimensione).
Ciao Luca! Beh, ma alla fine il mio scetticismo era dovuto più al dover dare voce anche alle opinioni "contrarie", poichè ben so che chi prova PL ne rimane incantato (non sono riuscito a trovare nessuno che dopo averci giocato si sia pentito!). Confermo però il fatto che non comprerei un gioco Legacy, ci giocherei assolutamente, ma non lo comprerei! ;)
EliminaPenso di essere in minoranza di pensiero... Ma vedo preponderante l'idea di vendite a svavore del mercato del gioco usato, senza contare che vedendo nei giochi una piega collezionistica l'idea di danneggiarlo quanto meno indesiderata.
RispondiEliminaInoltre vedo nei giochi una cosa che posso condividere... Oggi come tra 20 anni, magari con nuovi amici magari con i vecchi delle glorie passate, legacy uccide questo portandolo secondo me a restare impolverato sullo scaffale, restando alla fine un gioco mutilato del suo punto di forza la natura legacy appunto, so che con questo pensiero non cambierò le cose del mercato, ma mi considero un giocatore che non trova interesse in questo genere di titoli
Beh, direi che in linea di massima condivido il tuo pensiero soprattutto la parte riguardante la fruibilità futura dei giochi che acquisto, fermo restando che una campagna (con un gioco non mio!) la proverei volentieri :)
EliminaPandemic Legacy sta facendo davvero il panico...
RispondiEliminaIo ancora non ho un'opinione precisa. Ma di certo c'è qualcosa di fenomenale dietro! Questa storia ce la ricorderemo...
Ah questo è sicuro! Chissà quanto resisterà al primo posto? E soprattutto, chissà se a scavalcarlo sarà un nuovo titolo Legacy?!?! :D
EliminaGran bel pezzo Max!
RispondiEliminaIl tema è caldissimo e hai fatto bene a prevedere diversi pareri tra cui quello del German Fighetto che resta un punto di riferimento per noi amanti di legno e giochi "old school".
Personalmente però, nonostante il mio profondo amore per i teteschi, ho provato e acquistato Pandemia che gioco con mi amoglie e i nostri amicici ormai ex babbani e lo troviamo sempre sfidante! Con la cricca nerd neanche a proporlo un collaborativo, sono più integralisti dell'ISIS!
Fatta questa premessa quindi posso dirti che a me l'idea piace moltissimo e probabilmente lo prenderò per giocarlo solo soletto con mia moglie...credo possa essere un bel passatempo coniugale da affiancare a quelli più "biblici" :D
Per le carte da strappare.... CAXXOZI Finalmente un modo per SPACCARE un gioco nel senso letterale del termine... io in questo non sono fighetto... e forse non lo sono neanche per tutto il resto: non imbusto, non copro, [modalità nostalgic on] non cerco di bloccare il tempo a scatole che vivono (citando Dado Critico) e che spero invecchino bene, meglio di me ma che possano lasciare il riscordo di chi ci ha giocato, un passaggio. [modalità nostalgic off]
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBella Albe!:D
EliminaOh, aspetta un attimo, cosa leggono i miei occhi: "Finalmente un modo per SPACCARE un gioco nel senso letterale del termine"?!?!?! Ma siamo matti?!?!?! Spaccare un gioco non rientrerà mai nel mio credo! Usarlo, consumarlo come le mie carte di Dominion non imbustate, viverlo, questo sì, ma spaccarlo proprio no. Scherzi a parte anche a me l'idea piace, ma proprio non riesco a strappare/accantonare/modificare/non utilizzare qualcosa che faccia parte di un gioco. Proprio no. Da questo punto di vista sono più vicino agli integralisti della tua cricca! Hahaha!
ahahaha.... si beh io esagero sempre troppo. il mio "Finalmente" era per insistere sul grande lavoro di frattura col passato che sta portando avanti Asterion (giochi nei cinema, collaborativi monouso... etc).
EliminaTra qualche anno vedremo spuntare mental trainer che aiutino i giocatori a tagliare in due le carte per superare la dipendenza... vedrai se non succede hihihihh
Ma tra un po tu avrai un altro gioco a cui dedicarti... tranquillo vedrai che notti in bianco UUUUAHAHAAHAH
Ma quanto amo la ludoteca galliatese!!
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