Memoir ’44 è
uno di quei giochi di cui un german gamer conosce l’esistenza ma, generalmente,
non ne viene attirato più di quel tanto.
Ammetto di
non essere un german fighetto duro e puro (che il Dado Critico mi perdoni!), preferisco decisamente i middle
weight rispetto ai cinghialoni e a dirla tutta qualche ameritrash lo gioco
volentieri di tanto in tanto (Dado, solo di tanto in tanto eh, davvero).
Detto ciò
mi è capitato qualche giorno fa di scambiare un paio di giochi (in realtà è
stato un 3x2, nel senso che ho dato via due titoli ingombranti per dimensione, più
un party game in omaggio, per riceverne in cambio “solo” due, il tutto per alleggerire la
mia libreria in vista del Natale) e mi sono preso, manco a farlo apposta,
un’accoppiata datata 2004: Feudo, di Mario Papini e Memoir ’44 di Richard Borg, entrambi come nuovi.
Feudo è
stata un po’ una scommessa, Memoir ‘44 invece lo stavo tenendo d’occhio da
qualche tempo perché avevo una mezza idea di giocarci con il mio bimbo grande
di quasi 7 anni non appena avesse dato segni di curiosità in tal senso (ok, lo so
che la scatola dice 8+ ma meglio non aspettare!), nel frattempo ci avrei
giocato un po’ io :).
Già dopo
aver aperto la scatola e ammirato il contenuto gli occhi hanno incominciato a
brillarmi, non vi dico dopo aver letto il manuale… 18 pagine di regolamento in
inglese divorate in nemmeno mezzora!
Ma questo
wargame è una figata pazzesca!
Un capolavoro di semplicità e divertimento, super ambientato e coinvolgente!
Un capolavoro di semplicità e divertimento, super ambientato e coinvolgente!
Regole
semplici, chiare ed assimilabili in pochi minuti; quasi una ventina di scenari
che introducono gradualmente la complessità (se così si può chiamare) di
utilizzo delle varie unità e facilitano l’apprendimento del gioco senza
appesantirlo troppo durante le prime partite; e se non bastasse in fondo al regolamento
c’è la “variante per Giovani Generali”, che permette ai più piccoli (ma non
comunque al di sotto degli otto, massimo sette anni) di giocare in modo
semplificato rimuovendo le carte contenenti testo - Carte Tattica - ed
utilizzando soltanto le carte di movimento, che recano solo il numero di unità
da poter muovere e la zona del tabellone in cui farlo - Carte Sezione -.
Ottima
notizia per l’idea iniziale di giocarci con mio figlio, potrò aspettare ancora
meno per proporglielo!
Nonostante
le 18 pagine di regolamento giocare a Memoir ’44 si riassume in poche righe:
dopo aver setuppato la board, seguendo quanto riportato nello scenario
prescelto ogni giocatore riceve un numero variabile di Carte
Comando ed al suo turno ne giocherà una applicandone gli effetti. Le Carte
Comando servono per ordinare alle proprie unità di muoversi, attaccare o
effettuare manovre speciali e sono di due tipi: Carte
Sezione, che indicano in quali sezioni del campo di battaglia si
potranno muovere le truppe e quante muoverne e le Carte
Tattica che hanno un piccolo testo e permettono di effettuare movimenti
speciali o azioni particolari come ad esempio contrattaccare o fare imboscate.
Una volta
risolto l’effetto della carta giocata (nello specifico si potrà dare un comando
ad una o più delle proprie unità, la/le si muoverà una alla volta del numero di
esagoni consentito dal terreno su cui si trovano e sempre una alla volta la/le
si farà combattere se necessario) chi è di turno pesca una nuova carta dal
mazzo e passa il turno all’avversario.
Si
continua a turni alternati finchè uno dei due giocatori non raggiunge
l’obiettivo imposto dallo scenario, ossia il raggiungimento di un determinato
numero di Medaglie
Vittoria (solitamente compreso
tra 4 e 6). Queste Medaglie vengono guadagnate generalmente ogni volta che
viene eliminata un’unità nemica dal tabellone; le Medaglie vinte in questo modo
si conteggiano mettendo l’ultima miniatura dell’unità eliminata in uno degli
appositi slot Medaglia posti al lato sinistro del tabellone.
Solitamente
in un wargame la parte complicata è quella del combattimento, si pensa sempre
a tabelle incasinate con modificatori improponibili da applicare, righelli per
la linea di vista ecc. ecc.
In Memoir ‘44 non è così.
In Memoir ‘44 non è così.
Tutto si
riassume in poche regole chiare e, come detto in precedenza, grazie agli scenari
con difficoltà crescente si impara a giocare utilizzando poche regole alla
volta. Nel primo scenario ad esempio si utilizzano solo truppe di fanteria e
tre tipi di terreno (villaggio, foreste e fiumi), nel secondo invece si
aggiunge una unità corazzata per l’Asse e come terreni le siepi e la collina.
Come vedete tutto è pensato per garantire una gradevole esperienza di gioco. Gli scenari stessi sono impeccabilmente introdotti e ricchi di note storiche che aiutano a calarsi appieno nell'ambientazione.
Tornando
alla scatola, oltre allo spettacolare libretto di istruzioni ed alla plancia esagonata
double faces (lato “sbarco” con la spiaggia e lato “pianura”), troviamo una
montagna di miniature ben realizzate (fanteria, artiglieria, mezzi corazzati,
filo spinato, cavalli di frisia, sacchi di sabbia) in due colori, grigie per
l’Asse e verdi per gli Alleati, ed esagoni terreno a volontà; 8 dadi
customizzati per i combattimenti, segnalini per le Medaglie e per le unità
speciali, ed una settantina di carte. Ovviamente, nonostante gli undici anni di
età, tutti i materiali sono ottimi, dalle illustrazioni al cartone della board.
D’altronde
la Casa Editrice è la Days of Wonder, non aggiungo altro.
Va detto
che Memoir ‘44 è un gioco più tattico che strategico, infatti il suo motore si
basa sulla pesca di carte e sul lancio di dadi, ma comunque una buona strategia
non guasta per vincere la patita. Un buon pianificatore sarà sicuramente
avvantaggiato in questo tipo di gioco.
Fermo
restando che rimane un titolo assolutamente godibile da chiunque; ricordo che
ad un GiocaTorino di 4 o 5 anni fa vidi giocarci una
famigliola con due bimbi piccoli, avranno avuto uno 5 e l’altro 7 anni, i
bambini giocavano in braccio a mamma e papà e li aiutavano lanciando i dadi e
muovendo le unità sul campo di battaglia :).
Sì lo
ammetto, sono rimasto folgorato da questo wargame. Non ci vedo punti deboli (se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo mi verrebbe da dire - ma solo perchè sono un amante dell'aggregazione - che è un peccato il fatto che sia, come la maggior parte dei wargame, prettamente per due giocatori, nonostante ci siano
regole per giocarlo a squadre o in solitario. Io mi sono comunque fatto due
scenari in solitario e mi sono divertito come un pazzo!).
Solo lati positivi, come la durata che non supera l’ora di gioco, o il fatto che ci sia la possibilità di scaricare una miriade di scenari sempre diversi direttamente dal sito della DoW.
Solo lati positivi, come la durata che non supera l’ora di gioco, o il fatto che ci sia la possibilità di scaricare una miriade di scenari sempre diversi direttamente dal sito della DoW.
Boh, sarà
che in fondo in fondo io, che son cresciuto a pane e soldatini, ho sempre avuto
un animo ameritrash che pian piano si sta reimpossessando di me, fatto sta che questo
Memoir ’44 è un gran titolo ed è entrato prepotentemente nella mia top-ten di
questo 2015… mamma mia cosa mi son perso fino ad oggi!
(Una curiosità: Memoir ‘44 si basa sul COMMAND & COLORS SYSTEM, un sistema di wargaming semplificato, ideato dallo stesso Richard Borg, che prevede per tutti i giochi in cui è applicato l’utilizzo di elementi comuni quali un mazzo di carte Comando, classificabili come carte Sezione e carte Tattiche, e speciali dadi da combattimento per risolvere gli scontri. Nel COMMAND & COLORS SYSTEM il campo di gioco esagonato è solitamente diviso in sezioni: una centrale, un fianco destro e uno sinistro).
Nonostante il gioco sia bello e godibile così, esistono anche una serie di regole avanzate che elevano ancora di più il gioco, per gli amanti della combinazione semplicità/profondità. Grande gioco!
RispondiEliminaIo l'ho scoperto da poco e per i miei "scopi" (quelli di cui ho parlato nell'articolo) il gioco è perfetto così com'è! Conosco cmq l'esistenza delle espansioni e delle regole avanzate e sicuramente le inserirò pian piano con il tempo. Grande gioco!!! :)
EliminaMa guarda te il Max!
RispondiEliminaLo sai che ultimamente di fronte ad una "proposta che non potevo rifiutare" mi sono fatto sedurre dal lato american e ho acquistato Assalto Imperiale?
Da German-Talebano non avrei mai creduto di poter tornare ad amare il rollamento di dadi... ma forse i fasti ad Heroquest, Starquest e D&D sono indelebili e non si scappa...
con questo post mi hai fatto salire il male di vivere e adesso questo Memoir44 me lo devo comprare....
Nell'augurarti un buon 2016 ti ricordo che ti odio Max... ti odio perchè mi fai spendere più di quanto possa permettermi e mia moglie è sulle tue tracce... nella sua lista nera vieni subito dopo Andrea Dado... CAXXI vostri non vorrei essere nei vostri panni...
Gira con delle foto segnaletiche rimediate sul web... un motociclista Harley alto due metri e per l'altro il sosia di Feld... vedete un po voi :DDD
Ciao Albo! Effettivamente la rollata di dadi è nel DNA di ognuno di noi, almeno quelli della nostra generazione cresciuti a suon di HeroQuest, RisiKo! e D&D vari.
RispondiEliminaMemoir te lo consiglio se vuoi un gioco easy che non duri troppo ma che ti faccia divertire tanto... per quanto riguarda tua moglie, beh, dovrà mettersi in coda, c'è già la mia che minaccia di mettermi alla porta se non la pianto con 'sti giochi! Hahahaha!
Buon 2016! :D
Uahahahah.... stiamo inguaiati persi ahahah.
RispondiEliminaBuon 2016 anche a te. ci si abbraccia presto :D