Oggi 5
novembre il Monopoly compie 80 anni!
Omaggiamo
il gioco da tavolo più conosciuto e giocato al mondo con questa grafica,
realizzata dagli amici di Stampaprint, che ne riassume la storia e le curiosità
in un’unica immagine; un'ottima occasione per scoprire
non solo la storia del gioco, ma anche una serie di curiosità che lo
riguardano, dalla sua diffusione nel mondo alle edizioni speciali pubblicate in
occasioni particolari, e molto altro ancora.
Cosa aggiungere? Buon compleanno, Monopoly! :D
Cosa aggiungere? Buon compleanno, Monopoly! :D
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Sebbene questa infografica di Stampaprint sia davvero ben realizzata ed intuitiva, vorrei comunque aggiungere due righe di approfondimento sulla curiosa genesi di questo gioco.
Forse non tutti sanno che la storia della nascita del Monopoly è assai complicata e difficile da ricostruire, pur risalendo ai primi anni del secolo scorso. Il gioco, fino a qualche tempo fa, sembrava essere stato ufficialmente inventato nel 1930 da C. B. Darrow, il quale lo propose alla casa editrice Parker Brothers nel 1934. Dopo un primo rifiuto, l’anno successivo la stessa casa editrice lo commercializzò e pare che dal 1935 ad oggi un numero compreso tra i 500 ed i 750 milioni di persone abbiano giocato a questo fortunato gioco!
Forse non tutti sanno che la storia della nascita del Monopoly è assai complicata e difficile da ricostruire, pur risalendo ai primi anni del secolo scorso. Il gioco, fino a qualche tempo fa, sembrava essere stato ufficialmente inventato nel 1930 da C. B. Darrow, il quale lo propose alla casa editrice Parker Brothers nel 1934. Dopo un primo rifiuto, l’anno successivo la stessa casa editrice lo commercializzò e pare che dal 1935 ad oggi un numero compreso tra i 500 ed i 750 milioni di persone abbiano giocato a questo fortunato gioco!
Successivamente
si capì che Monopoly non era completamente frutto dell’immaginazione del sig.
Darrow… infatti intorno al 1903 la signora Elizabeth Magie partorì un gioco
molto simile, The Landlord’s Game, praticamente identico in tutto e per tutto a
quello che sarebbe diventato il gioco di Darrow (tant’è che in Germania è stato
ristampato pochi anni fa come “Das Original”!).
Ma non
solo, anche un certo Dan Layman (e molti altri come lui!) realizzò una sua
versione del gioco chiamandola Finance e ne vendette i diritti ad una società di
Indianapolis, tant’è che quando la Parker Brothers decise di commercializzare
il gioco, sapendo dell’esistenza di molti altri giochi simili, allo scopo di
proteggere i propri copyright acquisì sia i diritti di The Landord’s Game
sia di Finance
Tutta la vicenda resta nascosta per decenni, fino a che Ralph Anspach realizza e commercializza il gioco Anti-Monopoly (la prima versione risale al 1973), venendo accusato dalla Parker di violazione dei suoi diritti sul Monopoly.
La causa si trascina per anni fino a che, quasi per caso, l'autore di Anti-Monopoly non
scopre la vera storia e arriva a ottenere una sentenza favorevole da parte
della Corte suprema degli Stati Uniti, che stabilì, una volta per tutte, che il gioco Monopoly non
poteva essere considerato un'invenzione originale di Charles Darrow.
La storia
italiana di Monopoly è molto più semplice ma non meno peculiare. Il gioco venne commercializzato a
partire dal 1935 e la società che lo commercializzò, la Editrice Giochi, era
intenzionata a immetterlo sul mercato nella sua veste originale ma, essendo in
pieno regime fascista,
le leggi dell'epoca proibivano l'utilizzo di nomi inglesi. Così venne deciso di
italianizzare il marchio, mantenendo al contempo la pronuncia all'inglese. Il
gioco divenne quindi Monòpoli e non Monopòli.
I nomi
delle vie erano quelli della Milano dell'epoca, con l'eccezione di Vicolo Corto e Vicolo
Stretto, ma dopo la caduta di Mussolini alcuni nomi, come Via del Fascio, vennero
sostituiti con altri più "neutrali".
A proposito della toponomastica, è curioso notare come essa si riferisca a una precisa o, ancora meglio, a un determinato luogo a seconda del Paese. Nella versione americana i nomi sono presi in prestito dal lungomare di Atlantic City, non a caso famosa per i suoi casinò e dunque particolarmente adatta a fare da sfondo a un gioco basato sul denaro (finto). In Francia si percorrono le strade di Parigi, mentre in Spagna lo scenario è Madrid (e la strada più ambita è il Paseo del Prado, il grande viale sul quale tuttora è situato il celebre museo). In Italia, come detto in precedenza, la toponomastica è presa in prestito da Milano, la città dove aveva sede la Editrice Giochi.
A partire dal 2009 è la Hasbro a vendere Monopoly nel Belpaese, così come nel resto del mondo.
A proposito della toponomastica, è curioso notare come essa si riferisca a una precisa o, ancora meglio, a un determinato luogo a seconda del Paese. Nella versione americana i nomi sono presi in prestito dal lungomare di Atlantic City, non a caso famosa per i suoi casinò e dunque particolarmente adatta a fare da sfondo a un gioco basato sul denaro (finto). In Francia si percorrono le strade di Parigi, mentre in Spagna lo scenario è Madrid (e la strada più ambita è il Paseo del Prado, il grande viale sul quale tuttora è situato il celebre museo). In Italia, come detto in precedenza, la toponomastica è presa in prestito da Milano, la città dove aveva sede la Editrice Giochi.
A partire dal 2009 è la Hasbro a vendere Monopoly nel Belpaese, così come nel resto del mondo.
la mia edizione di metà anni ottanta |
E’
innegabile che questo attempato titolo abbia contribuito a scrivere la storia
dei giochi da tavolo. Senza capostipiti come lui, Risk, Scrabble ed altri che
hanno da tempo passato gli “anta” sicuramente non avremmo tanti dei capolavori
che quotidianamente allietano le nostre serate, permettendoci di vivere
esperienze di gioco uniche al tavolo.
Riaprendo
la sua scatola ormai usurata dal tempo per realizzare la foto di buon
compleanno, ammetto che la voglia di rigiocarci mi è un po’ tornata… è inutile
negarlo, siamo tutti figli di Monopoly, dal 1935 ci giochiamo e senza di lui a
farci muovere i primi passi, nel bene e nel male, con tutti i suoi limiti, non
saremmo gli appassionati che siamo oggi.
Chissà tra
altri 80 anni quanti dei nostri tanto amati giochi moderni potranno vantare i numeri
da record di questo ever green?! :)
Max_T
Auguri nonno!
RispondiEliminaPer prevedere il futuro, bisogna conoscere la storia passata.
Bell'articolo, su fatti non ancfora abbastanza noti. Qualche dettaglio anche qua:
RispondiEliminahttp://www.wikiradio.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-7c5abcd4-4427-4631-b3b5-480223e882c7.html
@ Sono pienamente d'accordo Fantavir! :)
RispondiElimina@ Grazie Andrea dell'approfondimento! :)
Penso sempre che Monopoly è stato il primo amore di molto giocatori.
RispondiEliminaTutti gli dobbiamo qualcosa (insieme a Risiko)...
Gran post Max :)
E tanti auguri a te Monopoly!
Grazie Marco! :)
RispondiEliminaE' vero, per molti è dura ammetterlo, ma alla fine Monopoly è un gioco che alberga in praticamente tutte le case degli italiani e, ripeto, con tutti i suoi limiti e difetti ci ha fatto crescere ludicamente.