Oggi abbiamo il piacere e l’onore di
condividere un’intervista molto speciale.
Il nostro ospite non è propriamente un autore
di giochi ma vi assicuro che, nel suo piccolo, vive l’universo ludico da assoluto
protagonista.
Autore radio televisivo, attore teatrale con
la compagnia dei Bugiardini, giocatore accanito e membro attivo della Tana dei
Goblin… insomma un Ospite con la O maiuscola!
Ladies and Gentlemen, directly from Radio Deejay:
Francesco Lancia!
.Ciao Francesco e
ben venuto a Idee Ludiche! Per rompere il ghiaccio come prima cosa ti chiederei
di parlarci di te. Di dove sei, cosa fai nella vita?
Visto che sai già
che mi chiamo Francesco, ti rivelo in anteprima esclusiva che il mio cognome è
Lancia. Sono nato a Terni ma vivo a Roma dai tempi dell'università che mi ha
reso un (ex)informatico, ormai da qualche anno lanciato nel mondo dell'"autoraggio"
(parola che ho inventato in questo momento per dare un segno della creatività
necessaria nel mio lavoro) radio televisivo. Insomma, scrivo per radio, tv e
per quanto altro si possa scrivere. Con buona pace del mio professore di
Algoritmi e Strutture Dati.
.Come è nata la
tua collaborazione con radio Deejay?
E' nata prima la
collaborazione con il Trio Medusa, grazie a quello che tecnicamente si chiama
colpo di fortuna (uso questo termine per lasciare inutilizzata la volgarità
durante tutta l'intervista; ma non garantisco.). Ho sempre avuto la passione
per la scrittura e , mentre lavoravo in una azienda informatica, scrivevo un
blog dove mettevo una battuta al giorno legata all'attualità. Era ben prima di
Spinoza e altri collettivi satirici quindi non era una cosa così popolare. Per
Radio, un giorno il Trio Medusa disse, quasi per scherzo, che gli servivano
degli autori e io gli mandai le mie battute. Gli piacquero, mi invitarono in
trasmissione e poi, prima qualche convention, poi il primo programma tutto
nostro (Takeshi's castle) e poi sono finito a Radio Deejay passando per Quelli
che, La Gaia scienza, Pop App eccetera. Ormai sono cinque anni che tutte le
mattine dalle sette alle nove sono orgoglioso membro dello staff di Chiamate
Roma Triuno Triuno e, sveglia quotidiana alle 4.30 a parte, è una gran figata!
.E cosa ci
racconti dei Bugiardini?
Le mie passioni
sono di fatto tre (sarebbero quattro ma voglio lasciare la volgarità inutilizzata
per tutta l'intervista; ma non garantisco): la scrittura creativa, i giochi da
tavolo, l'improvvisazione teatrale. I Bugiardini sono di fatto il mio mondo per
quello che riguarda l'improvvisazione teatrale che altro non è che l'arte di
creare teatro senza copione. Abbiamo iniziato come un gruppo di amici che si
riuniva per divertirsi e poi è diventata una compagnia piuttosto stimata a
livello nazionale ed internazionale con la quale sono riuscito ad esibirmi su
alcuni dei palcoscenici più importanti del mondo. Per chi volesse saperne di
più (PRO_MO_TION) www.bugiardini.it . Per la cronaca, abbiamo anche uno
spettacolo liberamente ispirato ai giochi di ruolo: IMPROV & DRAGONS, ma
non ditelo agli avvocati della Wizards.
.Ma con tutte
queste attività che ti tengono impegnato durante la giornata riesci a ricavarti
un po’ di tempo libero? E cosa ti piace fare nei momenti di relax?
Ora, i nostri
lettori leggono questa domanda e non sanno che, in coda ad essa, scritto in un altro colore e in corsivo avevi
aggiunto "qui è dove immaginavo iniziassi a parlare di boardgame". Invece
ti ho fregato, perchè ho già parlato di BG nella domanda precedente.
Tiè. Ah, noi
autori, quanto siamo imprevedibili.
Comunque si, nei
momenti di Relax adoro giocare ai giochi da tavolo e anche ballare Lindy Hop, ma questa è una
storia che racconterò quando mi intervisterà un blog sul Lindy Hop.
.Che genere di
giocatore sei, e a quali titoli ti piace giocare?
Devo dire che non
ho un genere preferito, e gioco un po’ a tutto. Dai German pesantissimi agli Americani
che hanno più dadi che eccezioni nel regolamento. Mi piacciono molto i party
games per gruppi numerosi e anche i giochi a due. Di carte, di strategia... insomma,
potrei copia-incollare l'intera categoria con cui un qualsiasi sito rivenditore
di BG classifica i suoi prodotti, ma faccio prima a dirti che mi piace giocare
un po’ a tutto. Non ho alcuna paura a giocare a giochi monster (per dirti, uno
dei miei giochi preferiti di sempre è BLOOD ROYAL un vecchio giocone che tra un
turno e l'altro dovevi rifarti la barba perchè ti era cresciuta), e mi
piacciono anche i filler insensati alla FLUXX. Ho un debole per i cooperativi,
ma li devo giocare con le persone giuste. Immagino però che sia giunto il
momento di fare qualche titolo e allora ti dico che di giochi che non smetterei
mai e poi mai di giocare ce ne sono due: Caylus e Imperial. Farei partite a
questi giochi anche a ripetizione, una dopo l'altra, per giorni, finchè non proverei a spostare il
prevosto mettendo l'Austria-Ungheria su "import" segnale che forse
dovrei andare a dormire.
.Qual è stato il
tuo primo gioco? Quello grazie al quale è sbocciato l’amore per i board games?
Bella domanda. Sai
che non me lo ricordo? Quello che ti posso dire è che ho iniziato a giocare
grazie alla Tana Dei Goblin e in particolare a Guido "The Goblin"
che, vedendomi spaesato con la mia ragazza di allora in una delle prime manifestazioni
ludiche Romane, ci invitò a sederci e ci spiegò "Starship Catan"
variante spaziale a 2 dei Coloni. Inutile dire che lo comprai, lo giocammo
assai e di lì a poco la mia collezione cominciò a prendere forma e ad arrivare
negli anni alla quota attuale di circa 400 giochi. Penso di esserne ormai
dipendente. Difficile smettere.
.Sei un
“evangelizzatore” ludico o preferisci giocare sempre con lo stesso gruppo di
persone?
Sono decisamente un
"evangelizzatore", tanto che mi piacere possedere molti giochi per
trovare il gioco giusto per il giusto gruppo di persone. Gioco spesso con
persone diverse e questo mi porta a giocare spesso dei Party Games o degli
introduttivi (recentemente va fortissimo Camel's Cup che è semplice e
divertente). Poi ho un gruppo di amici
più stretti con il quale affrontiamo anche i giochi più tosti senza farci
mancare nulla. In realtà mi piace molto il concetto della divulgazione ludica
tanto che , per esempio, ad ogni PLAY non posso esimermi dall'indossare la mia
magliettina verde goblin e spiegare i giochi a tutti i curiosi che vogliono
avvicinarsi alla meraviglia che condivido con i lettori di questo blog. Perchè?
Perchè penso che giocare da tavolo sia un figata, che sia incredibilmente
divertente, che insegni a vincere, a perdere, a socializzare e altre banalità
(banalità per noi giocatori che le
abbiamo sentite mille volte ma spesso necessarie per chi invece pensa che il
gioco da tavolo sia solo un passatempo per sfigati asessuati, tzè!).
.E cosa pensano i
tuoi colleghi della radio e del teatro della tua passione? Sono curiosi? Li hai
in qualche modo contagiati?
Assolutamente sì.
Ogni Natale da quando ci conosciamo non faccio regali al Trio Medusa ma ai loro
figli. A ognuno di loro regalo un gioco da tavola e negli anni, siamo passati
dagli HABA ai giochi un po’ più impegnativi. Forse non li ho fatti diventare
BG-dipendenti come me, ma sicuramente li ho influenzati visto che Giorgio
adesso viene spesso alle manifestazioni ludiche Romane (quando se ne fanno) e
Gabriele questo natale ha regalato autonomamente una versione di Ticket To Ride
ai suoi figli. Direi che qualcosa sono riuscito a smuovere.
.Cosa ti piace dei
giochi da tavola? Dacci almeno tre buoni motivi per i quali gli italiani
dovrebbero dedicare più tempo ai giochi, riscoprendone la bellezza!
Ahimè, temo di
avere già risposto a questa domanda poco sopra per cui riempirò questo spazio
con delle risposte a caso. 42. Antananarivo. Napoleone Terzo.
.Come vedi il
futuro del mondo ludico italiano?
Inevitabilmente
siamo al momento ancora indietro rispetto ai paesi del Nord Europa dove puoi
trovare Terra Mystica nei supermercati e non per forza nei negozi
specializzati. Credo però (/ovvietà mode on) dipenda da diversi fattori tra
cui, banalmente, anche quello climatico con gli italiani che preferiscono
probabilmente stare più tempo all'aperto che in casa a giocare. Devo inoltre
ammettere che negli ultimi anni la cultura ludica ha fatto passi da gigante
(guardate i dati di affluenza delle ultime PLAY) e che quindi il gap con
Crucchi & Co si sta assottigliando grazie soprattutto al fantastico lavoro
di tutte quelle persone e associazioni che si occupano di divulgare i giochi da
tavolo, di ruolo et similia (nel mio cuore, c'è la Tana dei Goblin per tutti
gli amici che ho al suo interno, ma ce
ne sono tante e valide). La cosa importante, secondo me, è che le associazioni
non si facciano la guerra tra loro (che è sempre una guerra tra poveri) ma che
invece cooperino per divulgare insieme questa fantastica passione, senza
inutili e sterili gare a chi ha il pedone più lungo (nota di colore: in genere
se c'è una pedina più lunga degli altri, tipo il brigante in Catan o il meeple
più grande in Carcassonne, con gli amici più stretti lo chiamiamo "Il
Godurion". Ma non chiedetemi perchè.). Io, nel mio piccolo, quando sono
ospite in qualche trasmissione o quando posso parlarne a Deejay, tiro sempre
fuori l'argomento giochi da tavolo perchè credo che sia impossibile non esserne
attratti; si tratta solo di veicolare il messaggio che oltre ai giochi della
grande distribuzione (contro i quali, sia chiaro, non ho assolutamente nulla,
anzi) esistano tantissimi altri giochi che magari possono meglio incontrare il
tuo gusto di giocatore che, ad esempio, non vuole tirare una secchiata di dadi
e farsi poi fregare la kamatchacha (non ho mai capito come si scrive) dal bimbominkia
di turno. (Visto? Ve l'avevo detto che sul non utilizzare la volgarità non
promettevo nulla).
.Bene Francesco,
grazie mille per questa bella chiacchierata, è stato un vero piacere poterti
ospitare qui a Idee Ludiche. E’ attraverso le preziose esperienze che voi
Ospiti condividete con noi che speriamo di coinvolgere sempre più persone nel
magico mondo dei board games! Prima di congedarci ti andrebbe di regalare un
saluto ai nostri lettori!? :)
No.
Grazie, alla
prossima!
Grazie a voi e a tutti
i lettori del blog! Continuate a giocare e prima o poi ci incontreremo su un
tavolo a muovere pedine e a lanciare dadi.
YESES LADUD!