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giovedì 21 maggio 2015

“MIO CARO MAX… MA CI SEI O MACHI KORO?”



Mio Caro Max,
Sei contento? Ti ho fatto fare la prima figuraccia su Facebook! Eeeeh! (ndr: per i curiosi, la trovate QUI! ;) )

Ma che ne sapevo che Roberto Fraga fosse francese? Ma che nome francese è! I francesi che conosco si chiamano Jean Alesi, Jean-Paul Belmondo, Jean-Luc Picard.

Vabbè Caro Max, finalmente il momento più emozionante dell’anno nel mondo del gioco, a quanto pare solo per me, è giunto! I finalisti delloSpiel Des Jahres!
Quante polemiche, quanti sfottò, quante delusioni aleggiano fra i blog e i commenti.
Ma io me ne sbatto! Ora comprerò i titoli mancanti, che avevo già Machi Koro, e la mia piccola collezione di finalisti e vincitori degli Spiel Des Jahres avanzerà!
Vabbè, dovrei comprare anche The Game.
Sembra che ogni anno debba esserci il titolo misterioso da discount a 5 Euro. Ovviamente sono andato a informarmi, e il gioco risulta semplicissimo, anche interessante. Certo, basta un mazzo di carte con numeri da 2 a 99.

Max, organizziamo un concorsone: “Trova il gioco che ti permette di giocare a The Game senza comprare The Game”.

Inizio io: 6 Nimmt!

A questo punto tocca parlare del mio titolo preferito della terna, ovvero il già acclamato

Machi Koro, in tempi non sospetti (ricordi Max? Ci ho scritto un “Benedetto Plays”!).
Credo che la maggior parte di noi fissatoni del giuoco da tavolo abbia puntato su Machi Koro, era a quanto pare fin troppo facile.  Aveva tutte le carte per diventare il perfetto nominato al premio tedescone. Forse tu sei stato l’unico bischerotto che non lo ha nominato nel “toto-nomination”. Ma forse è perché non ci hai mai giocato?! Vabbuò, te lo spiego in una riga.

Tira il dado/i dadi per attivare edifici specifici per ottenere soldi per comprare altri edifici. Tiè.

Un gioco che puoi spiegare in una riga è un perfetto candidato allo Spiel Des Jahres. Molti lo hanno paragonato ai Coloni di Catan versione Pokemon, con una risorsa sola invece di 5 diverse. Un giorno un giapponese realizzerà un Carcassonne con tessere monocolore o un El Grande con un territorio solo.
Questa scuola giapponese è una bomba. Dai a un game designer giapponese tre carte, un bastoncino e un cubetto e ti fanno un gioco. Ambientato, pure.
L’anno scorso c’era stata la polemica per la mancata nomination di Love Letter, che fu soltanto consigliato. Credo che Machi Koro abbia avuto la meglio perché rappresenta il perfetto gioco giapponese “esportabile”, proprio per questo suo strizzare l’occhio al grande classicone di Teuber.

Colt Express e The Game, gli altri finalisti dello SdJ 2015

Insomma Max, io non faccio pronostici, però ecco, se succede che non vince il gioco che io penso che debba vincere, oh, io mollo tutto, vendo tutti i miei giochi, mi compro qualche aggeggio elettronico, e fanculo ai giochini eh, divento un diggiei.
Ora ti racconto il motivo per cui questo gioco è degno:
Qualche mese fa giocai con i Pop James a Machi Koro. Riccardo, il cantante, non aveva comprato nessun edificio sensato, fino a che acquistò il palazzo che se esce 6 con il dado ruba soldi a tutti i giocatori. E il turno dopo acquistò il palazzo che se esce 6 con il dado ruba i soldi a un altro giocatore.
Io mi ero fatto il mio piccolo paesino, nominato per l’occasione “S.Quirico”, in provincia di Grosseto. Mi ero fatto un bel gruzzoletto, pure.
Ed ecco che è il turno di Riccardo. Si alza in piedi. Tira tendendo le braccia con slancio verso il tavolo. 6.
Che culo, mi prende 5 monete, più altre 2 da tutti i giocatori.
Continua il giro, ognuno compra, anch’io riesco comunque a comprare qualcosa di utile malgrado sia stato appena depredato.
Tocca a Riccardo. Si alza in piedi. Tira tendendo le braccia con slancio verso il tavolo. 6.
Che culo, mi prende 5 monete, più altre 2 da tutti i giocatori.
Riprende il giro. Io non ho più tanti soldini, mi prendo giusto giusto una fattoria.
Tocca a Riccardo. Si alza in piedi. Tira tendendo le braccia con slancio verso il tavolo. 6.
Vince.

Max, Machi Koro è o non è un Capolavoro incredibile?


Cordialmente,



Benedetto

lunedì 12 gennaio 2015

... AND BENEDETTO PLAYS... (4)



A grandissima richiesta (due richieste) la rubrica “And Benedetto Plays” continuerà pure nel 2015! Contenti?
Ok, vi ho fatto ascoltare poca musica, ma fateci caso: i dischi che vi ho consigliato sono finiti nelle classifiche dei disconi dell’anno 2014, ci ho visto lunghino (con menzione d’onore a St.Vincent che ha fatto incetta di premi con il suo disco omonimo).
Ed ecco che per l’occasione vi farò ascoltare un altro disco dell’anno appena concluso, che ha ottenuto un ottimo successo di critica e che ha spopolato in tutta Europa.
E nel mentre che ascoltate questo bell’album, vi farò giocare un gran giochino che, ve lo dico, sento che potrebbe finire nella rubrica “Mio Caro Max”: un perfetto candidato per lo Spiel Des Jahres 2015.

Parliamo del Dj Norvegese Todd Terje con il suo LP “It’s Album Time”, e di “Machi Koro” del Giapponese Masao Suganuma.
Norvegia e Giappone, un’accoppiata perfetta, e il sushi al salmone ve lo dimostra.

In Machi Koro, i giocatori dovranno gestire la loro cittadina, ingrandirla con industrie e strutture commerciali e sperare che il dado faccia a modino il suo lavoro. Malgrado la semplicità del titolo, il gioco trasmette molto bene l’atmosfera alla Sim City, grazie a un’ambientazione bene implementata dalle meccaniche e dalle illustrazioni stilizzate e colorate. Spesso costringo i giocatori, a inizio partita, ad assegnare un nome alla propria città, e a fare un suonino per ogni edificio che si attiva nel proprio turno (“come fa il granturco?” “FRFRFRFRFRF”).
L’intro dell’album è spettacolare: sintetizzatori vintage che roteano vorticosi fino all’entrata della batteria fine seventies, harp elettrici che entrano  nel groove mentre dei coretti iniziano a ripetere con voce soffusa il nome dell’album, come una vecchia sigla televisiva americana. Il resto dell’album è un viaggio fra suoni alla Moroder, swing, cocktail a base di Martini bianco,  da sorseggiare mentre il tuo paesino di pochi edifici diventa una vera Metropoli, e tu ti puoi accarezzare i baffetti con un ghigno da Yuppie ruspante.


Benedetto


Todd Terje - IT'S ALBUM TIME -


MACHI KORO, un gioco per 2/4 giocatori, del 2009