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lunedì 13 aprile 2015

PLAY 2015: BILANCIO A OTTO MANI


Quest’anno il report su Play Modena lo proponiamo in maniera un po’ diversa.
Ci piace fare gli alternativi, ormai lo sapete!
Il nostro Fantavir ci ha proposto di analizzare la fiera del gioco numero uno in Italia attraverso sei semplici considerazioni: ognuno di noi racconterà quale è il gioco “migliore” che ha provato e quale il gioco “rivelazione”; chi è (se c’è stato) il giocatore più simpatico con il quale si è trovato al tavolo; una nuova conoscenza fatta in fiera; una cosa da ricordare ed una da migliorare.
 

Inizio io eleggendo come “gioco migliore” WELCOME TO THE DUNGEON (IELLO, 2013).
Non è una novità chiaramente, ma averlo giocato ci ha davvero molto divertito, gran bel filler di deduzione, bluff e cattiverie! In fiera ne ho consigliato l’acquisto a molti, chissà se qualcuno si è fidato di me!? :)


i titoli che ho giocato
Il gioco che mi ha sorpreso positivamente invece è stato VEGEtables FOR KIDS, un’evoluzione di VEGEtables il card game matematico (divenuto proprio l’anno scorso disciplina olimpica dell’ MSO) dell’amico Daniele Ferri, che permette di utilizzare il mazzo base di VEGEtables trasformandolo in un memory diverso dal solito ed assolutamente valido per i bambini dai 5 anni in su. Daniele è un vero circo a tre piazze!

La palma di “giocatore più simpatico” va a Ricky della Ludoteca Galliatese, colui il quale mi ha attaccato la scimmia di WELCOME TO THE DUNGEON!
Una volta comprato ci siamo seduti a provarlo immediatamente (in compagnia di un altro galliatese, Nylo, uno dei finalisti del NerdPlay Awards 2015, ahi mè uscito sconfitto dal concorso, vinto meritatamente dall’amico Federico Latini).
Mentre defustelliamo: “Ricky, sai tu le regole, vero?”
“Ovvio! Ognuno sceglie un personaggio, a turno si utilizzano i propri armamenti per eliminare le carte mostro che si pescano oppure si mettono le stesse in un nuovo mazzo a formare il dungeon, quando tutti passano chi rimane entra nel dungeon e affronta i mostri. Chi ne esce vivo due volte vince. Semplice! ”
Prima round: “… mah…”
Secondo round: “… mah, sto gioco è buggato…”
Terzo round: “… mmm… rileggiamo un attimo le regole, va’…”
“Ricky, è vero che ci sono 4 personaggi, ma se ne usa uno solo a caso per tutti, non uno a testa!!!”

“… @ :( & £ L !? § :( * !...”

Scoperto l’inghippo, ragazzi, siamo andati alla grande! Divertentissimo e bastardissimo!
Grande Ricky, ottima scoperta! ;)


La “nuova conoscenza” è stata inaspettata e alquanto gradita direi: Davide SIMARILLON, il papà che gestisce la rubrica “non solo grandi” sul blog Giochi sul nostro tavolo.
Ho avuto il piacere di conoscerlo grazie a Francesco Berardi, col quale ci siamo seduti a provare un paio di divertenti giochi Clementoni nell’Area Family.
Bravo Davide, la tua rubrica è molto utile a noi genitori-giocatori, continua così!

Beh, di cose da ricordare ce ne sarebbero tante, ma quella che più mi ha fatto piacere è stata l’aver ottenuto, per la prima volta, il PRESS PASS!
Ebbene si, quest’anno sono entrato a Play in qualità di blogger a tutti gli effetti, e questo è un ricordo che credo mi accompagnerà per parecchio tempo! (Insieme alla vincita di KingSport Festival all’estrazione di Gioconomicon! Hehehe! ;) )

Infine qualcosa da migliorare… beh, mi unisco al coro di quanti pensano che sarebbe stato meglio avere un paio di tavoli in più messi a disposizione per provare le “novità”. Le code ed i tempi d’attesa per giochi come ELYSIUM, ad esempio, erano davvero interminabili, e questo è un peccato, soprattutto per chi non ha la possibilità di fermarsi in fiera entrambi i giorni.
Ma son sicuro che nelle prossime edizioni non sarà un problema porre rimedio a queste bazzecole! :)



Lollosven :

Quest’anno sono riuscito a portare moglie e figlio alla Fiera quindi ho avuto molto meno tempo per provare i giochi da “grandi” ma nel complesso devo dire che mi sono davvero divertito con Jacopo a provare il padiglione B dedicato ai più giovani.
Grande iniziativa il noleggio Lego dove si potevano prendere i set da costruire e che ci ha tenuti impegnati a lungo ma altrettanto interessanti erano gli stand Ludobus e Ingegneria con giochi artigianali di legno, di equilibrio e della tradizione.
Per quanto riguarda il Padiglione A dove erano presenti i titoli da grandi devo dire che era compito arduo riuscire a trovare tavoli liberi soprattutto dei titoli più gettonati (Elysium ...) ma ci rifaremo in settimana in ludoteca.
Menzione d’onore per un simpaticissimo componente dei 3M che ha giocato con noi a Concept (Luke sono tuo padre!), credo il nome fosse Fabrizio ma se legge il report si riconoscerà sicuramente.
Visto che siamo “anche” un blog di giochi lascio un’impressione veloce su un titolo che sono riuscito a provare, Spyfall, idea interessante per un veloce deduttivo in cui un giocatore è la Spia che però non conosce il luogo in cui si trova mentre gli altri giocatori sanno dove sono e devono riuscire a smascherarla facendo domande per intuire chi sia.
Dare informazioni troppo dettagliate può aiutare la Spia a capire e nascondersi meglio, uno dei nei almeno nelle prime partite è che i luoghi sono parecchi (30 mi pare) e sono stampati in doppia pagina ma “tagliati” al centro del regolamento e la Spia non vede facilmente e completamente i luoghi possibili, aumentando di parecchio la difficoltà…
Il tutto dura 8 minuti per round e può terminare in anticipo se la Spia indovina il luogo o se i giocatori accusano e individuano la Spia.
In conclusione credo che il gioco richieda un numero di giocatori adeguato, almeno 5-6 in quanto in 3-4 la Spia ha vita troppo dura, a meno che uno dei giocatori non sia Marcello (LG) in quel caso può dormire sonni tranquilli sapendo che a prescindere da tutto sarà l’indiziato numero uno :)
I giudizi sintetici li posso dare più che altro considerando i titoli che sono usciti a Essen e sono finalmente giunti nei lidi nostrani, per cui :

1) gioco migliore : 5 Tribes, giocato già diverse volte con Max e sempre stimolante anche in 2

2) gioco sorpresa : Abraca.. boh! Preso e giocato la domenica con molto divertimento da moglie e figlio, promosso sicuramente.

3) giocatore più simpatico : Fabrizio dei 3EMME

4) nuova persona conosciuta : idem come sopra

5) cosa da ricordare : l’estrema disponibilità e simpatia dei dimostratori, non era sicuramente facile gestire così tante persone ma sono stati incredibili

6) cosa da migliorare : accesso alla Fiera, un vero delirio con coda allucinante all’uscita del casello



Benedetto:

Dato che sono giunto di Domenica insieme al fido socio Galliatese Nylo, e che ho giocato solo a Crokinole, e che mi sono principalmente sfondato di tigelle, vorrei aggiungere due righe sull’evento di premiazione di Nerd Play, il nuovo contest organizzato da Sir Chester Copplebot e Lega Nerd. Nerd Play Awards è un premio dedicato agli esordienti autori di giochi, che hanno la possibilità di “firmare un contratto di produzione professionale curata direttamente da un’azienda riconosciuta del settore”. Dovete sapere che il Buon Nylo, per gli amici Danilo Festa, era uno dei finalisti del concorso, con il suo “Picture it!”, gioco di parole e letterine draftate. Alle 16, se sulla piazza Ringadora fosse caduto un meteorite, avrebbe spazzato via quasi tutto il jet set del Game Design italiano in un colpo solo. Infatti in quel momento erano presenti Gianluca Piacentini in veste di conduttore dell’evento, i giuristi Luca Bellini, Marco Valtriani, Diego Cerreti, Silvio Negri-Clementi, Pierluca Zizzi, Andrea Chiarvesio, Walter Obert, Christian Zoli, Andrea Mazzolani e Riccardo Crosa. Fra i finalisti, oltre a Danilo, c’erano Federico Latini, che conoscerete per i suoi podcast su “Giochi sul nostro tavolo”, Guido Albini, già finalista al Gioco Inedito di Lucca Comics 2015, e Andrea Mezzotero. Lo show è stato breve e intenso: ogni finalista aveva 10 minuti per esporre il suo gioco, e ulteriori 10 minuti per poter rispondere alle stoccate della giuria. Premio speciale a Diego Cerreti e a Marco Valtriani, “migliori Gigi e Andrea del Game Design italiano”, per i loro commenti caustici e l’umorismo un po’ incompreso. I giochi erano molto diversi tra loro, dall’astratto di carte “Maratonda” di Latini, al fantascienzo “Nebula Assault” di Mezzotero, fino al tascabile “Ottagono” di Albini. I partecipanti hanno esposto il loro gioco con chiarezza e competenza, e tutti hanno ben evidenziato punti di forza e debolezza dei loro prodotti. Dopo un paio d’ore è stato annunciato il gioco vincitore, con un bel distacco di voti dai concorrenti: “Maratonda”, che ha permesso al buon Federico di entrare nell’Olimpo degli autori di giochi e di ricevere come ulteriore premio uno scatolone in plexiglass trasparente che fa molto “design”. Al ritorno da Modena, ho consolato Danilo facendogli ascoltare i Pop James.



Fantavir:

Gioco migliore: Visto che ho provato la maggior parte dei titoli allo stand Oliphante, la mia scelta ricadrà su di loro. Ero indeciso tra 2 titoli, così ne cito uno qui e uno dopo.
Come titolo migliore dico Gloobz, come incoraggiamento. Conoscevo già il gioco e ci ho fatto solo mezza partita: lo cito perché appartiene alla categoria di Dobble, Fantascatti e Fun farm, ma mi sembra che rispetto a loro se ne parli un po' meno in giro. Così gli do un po' di incoraggiamento. Rispetto ai titoli simili, apprezzo la maggiore varietà: si sceglie tra più e meno, si prende sia il colore che il mostro, e poi ci sono il jolly e la lente. Diciamo che lo reputo meno ripetitivo.

Il gioco sorpresa è Chickyboom: un gioco di equilibrio per 2 giocatori a target 4+. Al contrario di Riff Raff e soci, invece che aggiungere pezzi, bisogna toglierli. La cosa carina è che i pezzi sono uno sopra l'altro, su 6 punti diversi, ed hanno punteggio diverso. Ognuno deve prendere un pezzo e la scelta si fa in base al valore, alla posizione e anche al valore del pezzo di sotto, che sarà a disposizione dell'avversario. Chi fa cadere i pezzi perde 5 punti, ma potrebbe vincere ugualmente. Insomma, un gioco apparentemente per bambini, ma adatto anche agli adulti e che insegna un po' di fisica.
 
La giocatrice più simpatica è stata Sara, una dolce bambina di 5 anni che ha provato il mio prototipo Cheese.

Mi aspettavo di incontrare di persona alcune conoscenze virtuali, ma non mi aspettavo di conoscere Giorgio Reali, un vulcano di idee! Giorgio aveva un'area in cui mostrava circa 25 giochi realizzati con materiale reperibile in casa, ad un costo totale di circa 8 euro (così recitava più o meno una scritta all'ingresso dell'area). Di Giorgio, diversi anni fa, prima ancora che aspirassi a fare l'autore di giochi, avevo comprato il libro "Il giardino dei giochi dimenticati": così mi sono presentato e abbiamo scambiato 2 chiacchiere.
Poi ho dato un volto a Davide "Simarillon" Clari, che ha recensito alcuni miei giochi nella rubrica Nonsolograndi di Giochi sul nostro tavolo, a Matteo Sassi, che cura il blog Educare giocando, ad Anna Benedetto, giurata del Gioco di ruolo dell'anno, a Leonardo Caviola che ha contribuito ad Autori in Gioco a Roma, ai "compagni di merenda" di Dado Critico (RedBairon e Viking) e ho rivisto dopo circa 10 anni Giorgia Pandolfo e Andrea "Javest" Dell'Asta. Una piccola rimpatriata!

Qualcosa da ricordare: La fiera stava per finire e stavo andando in giro insieme al mio amico Antonio di Flatlandia (che chiamerò Flatlander) e alle nostre compagne, alla ricerca di un gioco light. Flatlander ci propone Cappuccetto rosso non dorme mai. Io e lui conoscevamo le regole del gioco: Flatlander inizia a spiegarle in dettaglio, ma visto che avevamo fretta, propongo di fare un giro di prova e giocare una carta a caso tra Buonanotte e Trappola. Il gioco è una scelta simultanea del tipo "l'azione più conveniente è questa, ma l'avversario lo sa e se farà così, allora io dovrei fare cosà, ma se lui farà il mio stesso ragionamento, allora io...". Dopo il giro di prova e altre due mani, le donne ci chiedono: quindi?
Noi: tutto qui.
Loro: Flatlander, perché ci hai fatto provare questo gioco??!?!?
Lui : ehm... e tutto il calcolo delle probabilità, la deduzione e il bluff che c'è dietro?
Loro: bluah!
Da qui la foto ricordo (che non pubblichiamo) con Flatlander sorridente e i pollici in su, e le donne con il pollice in giù e 2 dita in bocca. Ovviamente serve fare una partita intera per apprezzare o meno un gioco, ma la scena è stata per noi il momento più divertente della fiera.

Qualcosa da migliorare: La fila per pranzare o per prendere un caffè erano demoralizzanti: sia per prendere una tigella che al ristorante self service dovevi affacciarti alle 12 o alle 14:30. In mezzo era un delirio.
Si possono aumentare i chioschi? Altrimenti suggerisco il pranzo al sacco, come fatto da chi viveva in zona o è venuto un solo giorno. Per la coda in macchina all'uscita di Modena Nord non penso che l'organizzazione possa fare qualcosa.
Magari informare il CIS, visto che il notiziario di Sabato alle 11 diceva: "code all'uscita Modena Nord, in entrambe le direzioni, per una MOSTRA".
Mmm... non sapevo che Play fosse una mostra ;(


Angelo Porazzi mostra orgoglioso il premio alla carriera, una splendida targa




Luigi BIGIO Cecchi autografa Drizzit


Daniele Ferri al tavolo di VEGEtables


Prima di concludere giusto una considerazione sul successo sempre crescente che Play Modena sta riscuotendo: quest’anno le presenze hanno superato quota 30.000!
Un traguardo di tutto rispetto, che migliora del 10% gli ingressi dell’anno precedente e che ha portato in sette anni Play a triplicare le visite.

Condivido un estratto del comunicato stampa ufficiale di Play nel quale Paolo Fantuzzi, l'amministratore delegato di ModenaFiere dice:

 "Gioco ma non solo. Play è ormai un evento di primissimo livello che porta a Modena migliaia di persone che spesso si fermano per l'intero fine settimana, con benefici tangibili per il territorio. A ciò va aggiunto che da tempo la maggior parte degli editori di giochi più importanti puntano su Play per incontrare gli appassionati e, sempre più spesso, presentare in anteprima le loro novità: un chiaro indice di qualità della manifestazione".

Congratulazioni ragazzi!
All’anno prossimo :)

3 commenti:

  1. Visto che ero con voi, voglio ringraziarvi per l'ottimo riassunto di quello che è stato il modenaplay di quest'anno.
    Nel caso potesse interessare qualcuno che legge questo articolo, io ho fatto in tempo a provare METAL ADVENTURES.
    La mia impressione è stata molto buona: per prima cosa i materiali del gioco sono veramente ottimi! Le meccaniche di gioco sono poi mescolate tra casualità delle carte e sfruttamento di potenzialità e risorse per guadagnare onore come pirati. Una particolarità è che tutti possono continuamente allearsi con tutti e tradire tutti: occhio a non litigare! Altra particolarità è che ad ogni turno di gioco, le opzioni possibili su cosa scegliere di fare sono veramente tantissime, per cui credo che le partite potrebbero allungarsi di non poco...
    Per il resto neanche io sono riuscito a provare Elysium, malgrado che ho fatto un picchetto di quaranta minuti continuati! Credo che in queste occasioni i dimostratori dei giochi dovrebbero porre dei limiti di tempo: in questi casi si prova per capire le meccaniche di gioco, non si fanno partite reali da un ora e mezza...

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  2. grazie della citazione.. anche per me un piacere averti conosciuto :D

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  3. grazie per avermi citato anche per me è stato un piacere conoscervi!!!

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