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mercoledì 25 marzo 2015

LA RINASCITA DEI BOARDGAMES


Si legge da più parti* che stiamo vivendo un momento particolare in cui i boardgames stanno avendo un nuovo successo, in giro per il mondo spuntano nuovi boardgame cafè ogni mese e, impensabile fino a poco tempo fa, anche giornali e magazine “mainstream” ospitano articoli dedicati ai nuovi giochi citando sempre più spesso titoli come Catan, Ticket to Ride e non sempre i soliti Monopoly e Risiko.
Ogni anno escono sempre più titoli, basti pensare alle ultime edizioni di Essen dove le nuove uscite annuali sono nell’ordine dei 500 e più titoli!
Credo sia interessante capire la motivazione per cui sempre più persone si avvicinano o in alcuni casi ri-avvicinano al mondo dei giochi da tavolo, di seguito alcuni spunti che possono magari dare modo di discuterne insieme sul blog o, in alternativa, di fronte a una birra artigianale sui tavoli da gioco in Ludoteca.

La semplicità e la durata: i titoli degli anni 80 e inizi anni 90 erano spesso dei veri e propri mastodonti, manuali di decine di pagine, zeppi di rimandi ed eccezioni che facevano scemare la pur buona volontà anche ai più temerari.
Titoli come quelli della Avalon Hill richiedevano inoltre ore di studio e le partite tendevano a durare tranquillamente intere serate prolungandosi a notte fonda… Titan, Civilization, Advanced Squad Leader, Magic Realm.
Verso la metà degli anni 90 iniziarono ad uscire titoli ed autori (spesso di origine tedesca) che introdussero giochi più accessibili, le regole erano più semplici e la durata difficilmente superava le 2 ore.
Ora siamo nella situazione che giochi sopra questa soglia sono l’eccezione e rappresentano una nicchia dell’offerta globale. La maggioranza dei titoli rientra in tempi tra i 45 e i 90 minuti, con manuali di poche pagine.
La facilità nello spiegare e iniziare a giocare in pochi minuti è fondamentale, ben vengano giochi semplici che riescono a introdurre neofiti e coinvolgerli da subito, penso al tanto bistrattato Augustus o al Piccolo Principe, che sono degli ottimi introduttivi che riescono a divertire grazie a meccaniche semplici e che non richiedono continue interruzioni: consultare la pagina 22 punto 3 sottocomma C per chiarire l’eccezione, salvo poi scoprire di non aver tenuto conto dell’appendice con le faq dove si chiarisce che non si applica nel caso la luna sia crescente e Marte è in Venere!
Ovviamente la semplificazione e la durata contenuta agevolano il compito degli “evangelizzatori” ludici, appassionati che coinvolgono parenti e amici ad ogni occasione o che addirittura (!) aprono blog e vlog motivati dalla grande passione verso i giochi da tavolo (poi coinvolgono gli amici come nel mio caso e la febbre dilaga!).
Vi sono altri aspetti che stanno agevolando immensamente la rinascita dei boardgame nelle sembianze di una cura molto più attenta all’aspetto grafico sia delle scatole che del gioco al loro interno.
La lista delle cover peggiori è numerosa e oggettivamente molte sono abbastanza indifendibili mentre alcune copertine dei titoli più recenti sono indubbiamente ben più appaganti anche agli occhi dei nostri ospiti quando sbirciano le nostre librerie ricolmi di giochi…



La stessa cura posta nell’aspetto grafico della copertina si può trovare anche all’interno delle scatole con alcune case come ad esempio la Days of Wonder o Space Cowboys che stanno alzando il livello e la cura dei componenti.
 

 
Sembrano lontani i tempi dove si aprivano le scatole per trovare tonnellate di cartoncini e mappe con gli esagoni dall’aspetto grafico approssimativo…
  
 
Altro aspetto da tenere in considerazione è che “geek” adesso è “cool”, basta pensare a telefilm come Chuck o The Big Bang Theory, ma anche la rinascita di Dr. Who e il grandissimo The IT Crowd,  dove la cultura definita una volta “nerd” è celebrata come non mai, spesso anche in maniera ironica, ma non solo, se consideriamo che Games of Thrones e The Walking Dead stanno riscuotendo un successo enorme anche al di fuori della stretta cerchia di amanti del fantasy/horror.
I ragazzi che negli anni 80  guardavano Star Wars e War Games, giocavano con i primi videogame sui primi computer e console e si trovavano a giocare quasi di nascosto a D&D o Vampires erano prima visti ai limiti dell’anti socialità mentre sono ora adulti e "consumatori” importanti per l’industria dell’intrattenimento.
I videogiochi, grazie all’entrata in campo di colossi come Sony e Microsoft, sono stati più o meno tranquillamente accettati e considerati normali ed ora anche i boardgame stanno subendo lo stesso trattamento.
Ultima piccola considerazione è la variabile “social” che internet e i forum / facebook hanno introdotto.
In passato si comprava un gioco, spesso con pochissime informazioni a priori e basandosi sull’entusiasmo del momento grazie alle coloratissime cover (…) e si sperava di coinvolgere qualche amico non considerando che un’eventuale bocciatura significava bruciarsi altre possibilità di introdurre nuove persone all’hobby.
Adesso è sufficiente seguire i forum (la tana dei goblin in italia è la Mecca per chi si avvicina per la prima volta) o scoprire su facebook i numerosi gruppi e ludoteche che spuntano come funghi per trovare la possibilità di conoscere nuove persone e appassionati, informarsi sui capolavori e pietre miliari da provare, seguire le anteprime e farsi salire l’attesa e la salivazione per le nuove uscite.
Io stesso devo ringraziare Nylo che mi ha scovato su BGG (boardgame geek il più importante punto di riferimento mondiale dei bg) qualche anno fa proponendomi di partecipare all’apertura della Ludoteca Galliatese, dove ho avuto il piacere (oddio considerando loschi figuri come Giò e Max…) di trovare moltissime persone con la stessa passione.
Sicuramente ci sono moltissimi altri fattori (ad esempio la riscoperta dell’aspetto sociale di interagire direttamente con le persone invece del filtro di anonimità davanti lo schermo del computer su internet o giocando l’ultimo shoot-em-up da soli al buio…) ma queste erano solo mie brevi riflessioni sull’età d’oro che i boardgame stanno vivendo, ora la palla è a voi, super informati lettori di Idee Ludiche!


Lollosven

 

* Il nostro Lollosven è un assiduo frequentatore di BGG nonchè attento lettore di svariati siti/blog ludici e, da gentleman quale è, ci tiene a citare la fonte che più di tutte lo ha ispirato per la stesura di questo articolo: il post si intitola “why board games are now becoming popular” scritto da Simon Desmet sul blog fortressat (http://fortressat.com/blogs-by-members/5252-why-board-games-are-now-becoming-popular).

5 commenti:

  1. Articolo di piacevole lettura! Bravo Lollosven, ben scritto!

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  2. Attualmente sul blog c'è un solo commento, su facebook 10. Dove scrivo? Facciamo su entrambi :)
    Articolo interessante ma vorrei andare contro corrente su un paio di punti:
    - sono 10 anni che sento dire che i giochi da tavolo stanno prendendo sempre più piede tra la gente comune. Cerco di non farmi troppe illusioni. Ci crederò quando vedrò una scatola di Dixit sui volantini dei supermercati.
    - qui, ma anche altrove, leggo che la maggior parte dei giochi da tavolo durano tra 45 e 90 minuti. Poi però citi Augustus e il Piccolo principe, che insieme a Camel Up e Hanabi, i vincitori degli ultimi 2 Spiel des Jahres, durano 25-30 minuti. Evidentemente questi sono i giochi più adatti da proporre ai neofiti, non tanto quelli da 45-90 minuti. Io ormai faccio provare soprattutto giochi che non superano i 45 minuti.
    Ciao e grazie per lo spunto di riflessione.

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    1. Ciao Francesco, ti posso dire che seppur non abbia ancora visto Dixit sul volantino del supermercato l'ho trovato in una nota catena (Esselunga) con la raccolta punti e ti lascio immaginare il sorriso quando l'ho visto in esposizione nella vetrina dei premi.
      Per quanto riguarda i giochi citati come semplici e introduttivi ho estremizato mettendo due titoli che a mio parere introducono e avvicinano sia i bambini che i genitori al mondo dei gdt, una volta che hai catturato la loro attenzione si spera possano passare ai titoli di durata leggermente superiore che rientrano nel discorso generale dell'articolo.
      Ci sarebbe da scrivere molto sui giochi per neofiti...
      Lollo

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  3. Ciao Fra!
    Anche io rispondo in doppio (qui e FB!). Devo dire che la durata di un gioco da proporre ad un neofita ha effettivamente ha un "peso"( almeno per quanto mi riguarda), e anche io preferisco proporre giochi brevi e divertenti che ti facciano venire la voglia di essere rigiocati. Lo faccio soprattutto per far vedere loro che esistono anche giochi interessanti e coinvolgenti che possono essere giocati più volte, in contrapposizione ai 2/3 classici da supermercato che hanno durata tendente a "più infinito"!
    Per quanto riguarda la "rinascita" invece, come ho già scritto su FB, Io continuo a ritenermi fortunato.
    Vedo che i numeri dei partecipanti alle maggiori fiere del settore sono sempre in aumento (vedasi Modena e Lucca, anche se quest’ultima unisce più generi), ma sono soprattutto in aumento gli eventi a sfondo ludico in generale. Ogni anno ne spunta qualcuno nuovo. Questo come si spiega se non con un crescente interesse verso i board games? (O almeno a me piace vederla così! ).
    In più a confortarmi ci sono anche gli ottimi risultati che otteniamo alla Ludoteca Galliatese, una realtà nata poco più di 2 anni fa grazie a 10/12 volenterosi e che ora ha raggiunto quasi stabilmente i 40 giocatori (con punte record di 50!).
    Al lavoro abbiamo formato un gran bel gruppetto di giocatori, soprattutto ragazzi ovviamente, quindi anche lì non posso lamentarmi… come sempre il mio tallone d’Achille lo trovo in famiglia, ma per quello sto lavorando sui bimbi, alla fine è sui giovanissimi che dobbiamo puntare!
    Io lo dico sempre che sta a noi appassionati contagiare gli “altri”, e per uno scettico ce ne sono invece altri 10 che sono ricettivi e pronti ad apprendere. L’importante è scegliere la situazione ed il gioco adatti, ognuno di noi (a parte mia moglie!) ha un gioco che gli è congeniale, basta trovarlo!

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