Ma anche l’intera due giorni non sarebbe sufficiente per vedere e provare tutti i prototipi presentati e rivedere, salutare e conoscere tutti gli Autori partecipanti.
IdeaG meriterebbe di più, molto di più.
Questa undicesima edizione me la sono goduta meglio che ho potuto, sfruttando ogni singolo minuto dalle 10:30 del sabato mattina, la giornata di apertura (se posso scegliere preferisco sempre essere presente alla giornata di apertura, c’è sempre qualche sorpresa che ti attende… e anche questa volta non sono stato smentito!) alle 17:00, il punto di non ritorno per non perdere il treno che mi avrebbe riportato a Novara ad un orario ragionevole per poter cenare in famiglia.
Di più non son riuscito fare ma, come sempre, anche questa volta ho fatto di tutto per esserci!
I prototipi di Danilo Sabia (Katnis) e Roberto Prestin (Dojo) |
La formula
di IdeaG mi piace parecchio e il motivo è molto semplice: lì posso fare quello
che mi piace!
Posso
veder nascere un gioco, posso chiedere direttamente all’autore a cosa si è
ispirato e perché ha scelto quella meccanica o quell’ambientazione, posso
persino fornirgli dei preziosi feedback sia dal punto di vista di giocatore che
da blogger. Posso playtestare prototipi in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la pubblicazione, seduto di fianco a editori esperti e navigati, piuttosto che con autori affermati e pluripremiati.
Posso incontrare amici che vedo di rado, come è successo quest’anno con Andrea, il Dado Critico (qui trovate il link al suo frizzante report del week end), col quale abbiamo trascorso una bella giornata giocando insieme a 4 giochi diversi, intramezzati da una rilassante pausa pranzo passata inizialmente a parlare di “quanto sarebbe più utile per determinare la difficoltà di un gioco, anziché avere solo l’icona del papà che tiene per mano un bambino con stampata l’età, aggiungere alla stessa un’ulteriore silhouette di un adulto con sopra la scritta GAMER?!” (dico sul serio, non sarebbe male: le famiglie o le persone che si affacciano per la prima volta al mondo dei moderni board games non possono essere abbandonati a se stessi. Un titolo che per noi giocatori può essere considerato introduttivo, per chi è alle prime armi può risultare ostico se non si è accompagnati da un gamer che almeno la prima volta te lo spieghi per bene) e terminata disquisendo di… film horror di serie B! Ok, al tavolo ci hanno fatto compagnia tra gli altri anche Benedetto e Roberto Toia, due personaggi che in materia di film possono tranquillamente dire la loro!
La sala durante la presentazione |
Questo è
lo spirito giusto che fa di IdeaG la mia manifestazione preferita.
Non c’è
fretta, non ci sono giochi da acquistare, code interminabili per raggiungere uno
stand o per sedersi a provare il gioco del momento, qui tutti i giochi sono
potenziali best sellers, tutti gli aspiranti autori sono potenziali game
designers e questa magia si realizza grazie alla passione di chi ama il gioco da
tavolo tanto da mettersi a disposizione di persone che hanno il coraggio e le
aspirazioni per proporre un gioco che, chissà, magari grazie ad un consiglio
azzeccato o all'incontro con l'editore giusto potrà trasformarsi nel nuovo Puerto Rico!
Ma IdeaG
non è solo giochi ed autori, a condire il tutto ci sono anche la simpatia e la
genialità di Walter Obert e del Mago Charlie che anche quest’anno, come vi
avevo anticipato, hanno ideato un numero ad effetto davvero geniale!
Dovete
sapere che durante la cerimonia di apertura di questa undicesima edizione di
IdeaG sul “palco” erano presenti solo il presidente della circoscrizione 5 di Torino, i ragazzi di GiocaTorino e Paolo Mori,
senza Walter Obert… ed infatti i partecipanti mormoravano un po’ tutti
chiedendosi il perché ed il percome di questa mancanza… non si era mai vista
un’IdeaG senza l’intervento di Walter, che questa volta non aveva saputo far di
meglio che inviare un misero messaggio malamente registrato nella sua cucina,
mentre faceva colazione, nel quale augurava a tutti di divertirsi e trascorrere
una buona manifestazione. Mah 0_O
Al termine della presentazione e con la sala sullo scontento andante viene chiamato sul palco il Mago Charlie che, con la scusa di presentare l’ospite d’onore dell’edizione 2015 (sarà Bruno Cathala?!), predispone dietro di sé un telo bianco ed organizza un numero di prestidirigibirizzazione volto a far apparire l’ospite misterioso…
Grazie ad una formula magica ed ad un’improvvisa lingua di fuoco che gli fuoriesce scoppiettando dalla manica il telo cade a terra e, tra lo stupore generale, ecco comparire invece di Bruno Cathala, uno spaesato Walter Obert con tanto di pigiama a scacchi!
Meraviglioso!
Il Mago Charlie riesce nell'impresa di teletrasportare Walter dalla sua cucina direttamente sul palco dell’Open11.
Applausi e risate rimbombano nella sala, il dinamico duo ha colpito ancora! :D
Ora sì che
IdeaG può davvero cominciare!
Max_T
Fotosequenza dell'apparizione di Walter Obert! |
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