Oggi
vorrei parlarvi di un gioco a cui tengo particolarmente.
La
ragione è semplice, il suo autore è un mio caro Amico, collega di
lavoro ed ovviamente appassionato giocatore di board games.
Il
suo nome è Marco Garavaglia,
ma tutti lo conoscono col soprannome di Tambu (perché oltre a
giocare suona anche le percussioni).
Nelle
brevi pause pranzo al lavoro giochiamo spesso con gli altri colleghi
a svariati filler e, non di rado, playtestiamo qualche nuova idea di
gioco, per lo più propostaci da Tambu.
S.P.A.C.E.
è figlio di una di queste idee e posso dire di averlo visto nascere
e crescere fino ad assumere le sembianze definitive di un vero e
proprio gioco edito.
La
genesi di questo titolo si riassume nella più classica delle
situazioni: prototipo giusto al momento giusto!
Tempo
fa Libreria Geografica (marchio
editoriale di Geo4Map, nato nel 2015), si rivolse a Mario Sacchi di
Post Scriptum per realizzare un gioco in scatola
promozionale a sfondo didattico ed ambientazione spaziale.
Il
prototipo a cui Marco stava lavorando capitò a fagiolo e Mario non
si fece sfuggire l'occasione per renderlo il prodotto che Libreria
Geografica cercava.
S.P.A.C.E.
è un card game di 110 carte e una trentina di token che può
impegnare al tavolo da 2 a 5 giocatori per una buona mezz'oretta.
La
confezione è compatta e portatile ed al suo interno ospita, oltre ai
materiali di gioco, nientepopodimeno che un dettagliato Atlante
Compact del sistema solare che, a sua volta, in appendice
riporta il regolamento del gioco.
Ogni
giocatore rappresenta una Agenzia Spaziale impegnata ad inviare sonde
nel cosmo per esplorare i pianeti del nostro sistema solare.
Per
fare ciò è necessario scegliere una sola azione per turno tra le 6
disponibili.
Nel
set up si dispongono le 8 carte Orbita
di ciascun pianeta a formare il sistema solare, con la carta Sole a
sinistra e, proseguendo verso destra, Mercurio, Venere, Terra, la
fascia di asteroidi (composta da un numero di token variabile in base
al numero di giocatori che, posti a faccia in giù, forniscono random
poteri one shot e PV a fine partita), Giove, Saturno, Urano e
Nettuno.
A
lato delle carte Orbita trovano spazio
le carte Pianeta, in numero pari a
quello dei giocatori -1.
Queste
carte Pianeta hanno due lati, quello
denominato "Tecnologia" viene rivolto verso l'alto e mostra
il bonus che il pianeta può offrire a chi lo esplora, mentre l'altro
lato, denominato "Scoperta", fornisce semplicemente PV ed
asteroidi. Accanto alla Terra, anziché queste carte double faces,
viene messo un mazzetto di 10 carte denominato ISS, rappresentante i
componenti richiesti per contribuire alla costruzione della Stazione
Spaziale Internazionale.
Ogni
giocatore ha una mano iniziale di 4 carte pescate dal mazzo di gioco
che utilizzerà sia come componenti per partire in missione, che come
moneta per pagare i componenti che vuole realizzare.
Oltre
ai Componenti fanno parte del mazzo di
gioco anche 18 carte Allarme/Missione,
utilizzate per mettere il bastone tra le ruote agli avversari o per
avvantaggiarsi su di loro.
Il
giocatore di turno può scegliere quindi di effettuare una delle
azioni possibili tra:
.
pescare 2 carte dal mazzo di gioco per arricchire la propria mano;
.
costruire un Componente calandolo dalla
mano e pagandone il costo in carte;
.
partire in missione scartando i Componenti
necessari e spostandosi con il proprio segnalino sul pianeta
prescelto, scegliendo poi quale lato della carta Pianeta
utilizzare (potere o PV);
.
giocare una carta Allarme;
.
giocare una carta Missione;
.
contribuire alla ISS, scartando il Componente
richiesto e prendendo la carta in cima al mazzetto ISS posto a fianco
della Terra (a fine partita chi avrà collezionato il maggior numero
di carte ISS riceverà 6 PV, mentre chi ne avrà meno un bel -3 PV).
La
partita termina immediatamente nel momento in cui finisce il terzo
mazzetto Pianeta sul display di gioco
oppure quando viene preso l'ultimo token che compone la fascia degli
asteroidi.
A
questo punto si contano i punti e vince il giocatore che ne ha
realizzati di più.
Il
gioco gira bene, non c'è dubbio, la meccanica è semplice e
perfettamente adatta al target che si propone di raggiungere, ma
nonostante ciò S.P.A.C.E. è un family game che mette i giocatori di
fronte a scelte per nulla banali. Il fatto di utilizzare le carte
stesse per pagare i componenti strizza l'occhio al famoso San Juan ed
anche qui la decisione di cosa costruire e cosa sacrificare si fa
sentire.
I
turni scorrono veloci e tra uno e l'altro non ci sono assolutamente
tempi morti. Le azioni tra cui scegliere sono facilmente
memorizzabili, grazie anche alla carta riepilogo di cui ogni
giocatore dispone, che riassume da un lato le azioni possibili e i
bonus forniti dalla pesca degli asteroidi e dall'altro il calcolo del
punteggio di fine partita.
L'interazione
è garantita dalle carte Allarme/Missione che danno il giusto tocco
di imprevedibilità, ed è curioso notare come queste vengano
apprezzate ed utilizzate soprattutto dai giocatori occasionali, che
non ci pensano due volte ad intralciare i piani altrui, scatenando in
questo modo faide senza fine :)
Il
regolamento è scorrevole e ricco di immagini ed esempi che lo
rendono facilmente consultabile, anche se a onor del vero presenta
qualche piccolo refuso qua e là che comunque non ne pregiudica la
fruibilità.
L'aspetto
didattico che si è voluto dare a S.P.A.C.E. è ottimamente integrato
nelle dinamiche di gioco, basti pensare che ogni carta Orbita
riporta le caratteristiche specifiche
del pianeta a cui appartiene (Massa, Tipo, Temperatura...),
mentre sul lato “Scoperta” di ogni carta Pianeta
sono descritte curiosità e peculiarità
che lo riguardano.
Insomma,
complimenti a Marco e a Post Scriptum per l'ottimo lavoro svolto e a
Libreria Geografica per aver commissionato questo bel progetto (che
tra l'altro ha ottenuto anche il benestare dell'ASI, l'Agenzia
Spaziale Italiana... scusate se è poco!).
Per
chi fosse interessato ad un buon prodotto educativo, anche in vista
dei prossimi regali di
Natale, vi informo che S.P.A.C.E. sarà disponibile dal 4 ottobre
nelle migliori librerie :)
Max_T
l'autore Marco "Tambu" Garavaglia |
un
gioco di: Marco Garavaglia
edito
da: Libreria Geografica
consulenza
produzione: Post Scriptum
in
collaborazione con: ASI
grafica:
Scribabs
Bello... mi avevi già convinto a "Il prototipo a cui Marco stava lavorando capitò a fagiolo e Mario non si fece sfuggire l'occasione per renderlo il prodotto che Libreria Geografica cercava", tradotto a mio modo di pensare: non si tratta di un gioco su commissione, che a me non piacciono quasi mai.
RispondiEliminaBravo Tambu, io me lo piglio!
m@
Gioco piacevole e divertente, facile da apprendere ma mai ripetitivo.
RispondiEliminaComplimenti a Marco per il gioco, e a Max per la recensione.
Ciao.
RispondiEliminaMi era sfuggito questo gioco.
Sembra interessante.
Due domande:
- età consigliata? Dalle regole mi sembra un filler ma non proprio adatto ai bambini, ma il fatto che sia un "educativo" mi confonde un po'...
- come gira in 3 ?
Andrea
Ciao Andrea.
Elimina8+ sarebbe l'età consigliata ma, con piccole house rules tipo togliere dal mazzo le carte rosse e verdi che hanno un testo un po' "complicato" si fa giocare davvero facilmente da chiunque.
In tre gira bene, e dura una mezzoretta scarsa. È in generale un gioco veloce ma soddisfacente.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRagazzi grande gioco. Bellissimo. Però non riesco a trovarlo nelle librerie di Roma. Sul sito purtroppo si effettua il pagamento solo con carta e non l'ho. Peccato che non spediscono con il contrassegno. DEVO COMPRARE QUESTO GIOCOOOOOOO. Girerò altre librerie, speriamo bene.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi aveva incuriosito la 'recensione minuta' e l'ho comprato, soprattutto per lo scopo ludico-didattico che si era dato l'autore, beh sono rimasto entusiasta!
RispondiEliminaIl gioco è semplice ma strutturato e di una profondità che non ha niente da invidiare ai più blasonati, le meccaniche 'costringono' a imparare le nozioni più semplici ma senza mai risultare una lezione di scuola, le dinamiche stesse del gioco trovano ispirazione dalle esigenze reali dell'esplorazione spaziale e su queste sono spiegate e giustificate nello stesso manuale, in più il mini atlante da' un primo grado di approfondimento al giocatore curioso che vuole man mano scoprire qualcosa in più...
Ottimo regalo per un ragazzo giovane appassionato di scienza, vivi complimenti all'autore e ha chi gli ha permesso di concretizzare questa chicca!