Condottiere |
Recensioni,
nuovi titoli, anteprime, Essen... no, oggi proprio non ne ho voglia.
Oggi
mi va di parlare di una delle mie tante passioni legate al mondo dei board games: legno e cartone.
Mamma
mia quanto mi piace il legno nei giochi.
Pedine,
legnetti, meeple, cilindri, ma soprattutto cubetti.
Piccoli,
da 8 mm come quelli di Eight-Minute Empire o più grandi, da 10 mm
come quelli di Steel Driver o Carolus Magnus, colorati, profumati e più ce n'è nella
scatola meglio è!
Ah, i
cubetti, che sebbene non cambino forma risultano mutevoli nella
sostanza: di volta in volta possono rappresentare ogni genere di
risorse: “città”, “cibo”, “materiali”, “truppe”, persino “la
peste”; fungono da contatori di punteggio o di turno e con un
minimo di fantasia potrebbero trovare spazio in qualsiasi tipo di
gioco senza mai sfigurare.
Sono
decisamente meglio dei carriarmatini o delle miniature di plastica.
Queste,
seppur belle da vedere andrebbero colorate per rendere al meglio e trattate con una certa cura per non deformarle,
così come le carte andrebbero imbustate per essere protette, i
cubetti invece sono già belli e pronti all'uso, robusti, invulnerabili.
Sì,
sono un accanito fan dei componenti in legno, perché ai miei occhi
sono irresistibilmente affascinanti, caldi e soddisfacenti da maneggiare.
Le sensazioni tattili che offrono non hanno eguali. Chiamatemi pazzo, ma in casa ho
addirittura un forziere zeppo di cubetti e legname vario per ogni
evenienza (prototipi, pezzi mancanti, implementazione di
materiali... il pezzo giusto non manca mai).
Poi se
il cubetto è accompagnato da una bella mappa di gioco, possibilmente
con ambientazione storica, e da robusto cartoncino beh, è proprio
“la morte sua” come si dice :)
Esatto,
mi piace anche il cartoncino, anzi vi dirò, il profumo del cartone
delle fustelle se la batte alla grande con quello dei cubetti. Non
saprei quale scegliere.
Fortunatamente
vanno in combo alla grande!
Se ripenso a quando ho aperto le scatole di Istanbul, Barony, Five
Tribes, Florenza, tutti gioconi di un certo peso (e la parola “peso”
non la uso a caso, ci siamo capiti!)... mmmh ho ancora nelle narici
quell'inebriante profumo che è fuoriuscito dalla scatola! Fare l'unboxing di un titolo bello zeppo di fustelle e legno è un'esperienza top, un piacere simile all'aroma che ti lascia in bocca un buon caffè.
Il mio Tesssoro! |
Legno
e cartone sono decisamente i miei materiali preferiti, due cose che, secondo i
miei canoni, non dovrebbero mai mancare nella componentistica di un
gioco, filler o cinghiale che sia.
Chissà
se anche voi siete fan sfegatati dei cubetti come me o preferite
altri componenti?
Ognuno
ha il proprio punto debole, ci sono gli amanti delle ziplock, gli imbustatori seriali, i german fighetti o i wooden cube fan. Voi a che categoria appartenete?
La mia ora la conoscete e, se mai vorrete farmi sedere al tavolo con voi, sappiate che non c'è cosa migliore di apparecchiare un buon german ben ambientato e strabordante di cubetti :)
La mia ora la conoscete e, se mai vorrete farmi sedere al tavolo con voi, sappiate che non c'è cosa migliore di apparecchiare un buon german ben ambientato e strabordante di cubetti :)
Max_T
The King is Dead |
Barony |
Se penso ai cubetti, il primo gioco che mi viene in mente è Rattus. Penso sia il primo che ho provato...
RispondiEliminaPoi viene Carcassone e tutto il resto.
Bello Rattus, sia il base che con le espansioni!
EliminaCredo di ricordare che il mio primo gioco cubettoso sia stato El Grande... o Village? Non ricordo, so che poi ho comprato Carolus Magnus, che è solo legno e cartone (e solo di cubetti ne ha, mi pare, un centinaio).
A parte Istanbul, non ho avuto tra le mani i giochi che citi.
RispondiEliminaPerò dovresti mettere le mani dentro le scatole di Caverna e Stone Age.
Ciao
Marcello
Le mani ce le ho messe eccome! Stone Age è uno dei miei preferiti (soprattutto se giocato in due).
EliminaIo ho fatto giusto qualche esempio di giochi che posseggo, anche perché di giochi cubettosi ce ne sarebbero a iosa! :)
Ovviamente conosco molti meno giochi di te ma mi sono permesso di citare Caverna perché non mi aspettavo di trovare tanto materiale e di qualità dentro la scatola.
EliminaL'ho comprato senza averlo provato (cosa che di solito non faccio) dopo aver letto un po' di recensioni e commenti perché avevo voglia di giocare ad un titolo impegnativo e lungo.
Bello da giocare (solo poche volte vista la durata) e un piacere per gli occhi a fine partita.
Per quanto riguarda Stone Age ho giocato solo una partita in quattro in fiera.
Mi sono piaciuti subito i materiali e alla fine anche il gioco.
Però ho pensato (direi sbagliando dopo aver letto la tua risposta) che per essere divertente si dovesse essere almeno in tre.
Magari ti dirò le mie impressioni il prossimo anno perché lo regaleremo a nostra figlia di dieci anni a Natale.
Ciao
Marcello
Quando dico che Stone Age è bello in due sta parlando il mio Max giocatore. Giocato in due c'è molto più controllo sulle carte che passano e sulle tessere e, soprattutto, il fatto di giocare per secondo è molto meno penalizzante rispetto a giocare per terzo o ultimo nelle partite a più giocatori. Ciò non toglie che SA sia un capolavoro e sia godibilissimo anche in più di due :)
EliminaE cmq l'anno prossimo non dimenticarti di dirci le tue impressioni, dopo che lo avrai giocato più spesso ;)