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domenica 3 aprile 2016

PLAY 2016, UN SUCCESSO ANNUNCIATO

33000 presenze.
Un successo di pubblico che incrementa del 10% il numero di visitatori passati tra i padiglioni di Modena Fiere rispetto alla scorsa edizione.
Per quanto mi riguarda la cosa non stupisce affatto, anzi, come avevo già avuto modo di dire in questa raccolta di aspettative pubblicata sul blog River Forge Project dell’amico Remo:
Come ogni anno da Play mi aspetto grandi cose… e di solito non rimango deluso! L’organizzazione è ben rodata, le iniziative sono molte e mai banali, gli ospiti sempre di primo piano, gli incontri interessanti e stimolanti. Va da sé che al termine di ogni edizione c’è sempre qualcuno che cerca il pelo nell’uovo: c’è chi chiede più tavoli, più dimostratori, più copie demo… più tigelle! Personalmente trovo che richiesta e offerta siano ben proporzionate (a Essen, a Lucca, a Cannes e via dicendo c’è sempre da aspettare per sedersi ad un tavolo, questa è una costante delle fiere di successo), e se sono davvero queste cose a mancare significa semplicemente che sempre più gente affolla i padiglioni della Fiera di Modena, e questo non può che essere un bene per tutto il settore ludico”.

E difatti ecco l’entusiastico comunicato stampa ufficiale diramato al termine della due giorni modenese, ve lo condivido per intero perché merita davvero di essere letto:

Play - Festival del Gioco: "Se si dovesse creare un nuovo titolo per questo evento vi suggerirei il festival della fantasia e dello stare insieme divertendosi." È il commento di uno degli oltre 33mila visitatori, proveniente da Salerno, che nei due giorni della manifestazione hanno letteralmente preso d'assalto i padiglioni del quartiere fieristico modenese per l’8^ edizione di Play – Festival del Gioco, che si chiude questa sera.
Moltissimi gli appassionati che da tutta Italia – venduti in prevendita biglietti dalla Valle D’Aosta alla Sardegna – sono entrati nelle contagiose atmosfere del gioco. Tante anche le famiglie con bambini venute soprattutto per provare le novità proposte nell’area pensata appositamente per loro, la Family Arena. 

Un Festival di respiro sempre più internazionale grazie ad espositori provenienti da diversi paesi europei e per gli ospiti di elevato spessore. Grande interesse ha riscosso la nuovissima area Casa Europa, che vedeva schierati alcuni degli editori più importanti del vecchio continente con giochi inediti in Italia. Editori che hanno apprezzato la qualità dell’organizzazione della manifestazione così come l’altissima affluenza di pubblico, partecipe ed interessato. Applauditissimi sia Richard Shako – l’autore del gioco vincitore del Goblin Magnifico 2015 “Wir Sind Das Volk!” – che l’americano Jason Matthews. Quest'ultimo ha premiato il vincitore del contest italiano dedicato al suo gioco sulla Guerra Fredda, "Twilight Struggle" che prevedeva l’ideazione di una carta relativa agli eventi, rilevanti per gli equilibri geopolitici, accaduti in quel periodo in Italia. La vittoria è andata al modenese Andrea Bignardi, venticinquenne appassionato di giochi di carte, che ha dedicato la nuova carta alla vicenda Gladio, l'organizzazione italiana paramilitare clandestina, promossa dalla NATO, attiva dal 1956 al 1990.
Impossibile dire cosa abbia attratto di più i visitatori, perché per tutte e due le giornate ogni area della fiera è stata occupata da una vera e propria folla di giocatori. Divertente vedere in fila ai punti ristoro personaggi ispirati ai manga e agli anime giapponesi insieme a soldati medievali con tanto di corazza e armatura, ed è capitato anche d'incontrare in Galleria centrale Baymax – dolce protagonista del cartoon Disney “Big Hero 6” – rincorrere e abbracciare i tantissimi bambini presenti, per la loro gioia.
Tra i numeri più curiosi dell’edizione 2016 di Play: oltre 1300 le persone che hanno giocato a freccette – disciplina per la prima volta presente al Festival – e 450 i giochi testati presso lo stand de La Tana dei Goblin. Aumentati di almeno 500 unità i tavoli di giochi, che quest’anno hanno sfiorato quota 2000

Ma Play non ha portato il sorriso solo in fiera. Il successo è stato infatti bissato anche in centro storico grazie agli eventi di Play And The City,il fuorisalone del Festival. Una contaminazione riuscita che ha portato il gioco nei luoghi più suggestivi – e a volte meno conosciuti dagli stessi modenesi – della città, mostrando come eventi ludici intelligenti possano mettere d'accordo cultura e gioco valorizzandosi a vicenda.
In molti casi i 30 eventi organizzati hanno registrato il tutto esaurito coinvolgendo alcune migliaia di persone. Come il Murder Party organizzato all’interno del Museo del Duomo, il “De Gloria Mutinae” negli spazi del Lapidario Romano dei Musei Civici e del Museo Lapidario Estense, e l’EDU Larp internazionale  “A Thousand Stars e No Home” nei nuovi spazi del MaTa per l’Arte Contemporanea.
Infine più di 1300 persone sono state coinvolte nei Campionati studenteschi di giochi logici.
"I numeri di questa ottava edizione parlano da soli. Siamo molto contenti: questi risultati portano diversi benefici al territorio e qualificano ulteriormente il quartiere fieristico dimostrando che con le idee, il lavoro e l'entusiasmo si possono costruire eventi di grande interesse e di livello nazionale anche perché siamo riusciti a portare a Modena l’intero universo delle aziende del mondo del gioco" ha sottolineato l'amministratore delegato di ModenaFiere, Paolo Fantuzzi.
È l’evento che abbiamo sempre sognato in grado di attrarre gli appassionati e al tempo stesso di attrarre nuovi giocatori ha aggiunto il direttore artistico di Play, Andrea Ligabue.
Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, Modena si conferma la capitale indiscussa del gioco da tavolo e non solo.

Aggiungerei solo che il merito del successo di Play è sicuramente da attribuire sia all’ottima organizzazione, sempre in grado di ascoltare e di esaudire nei limiti del possibile le richieste dei visitatori (500 tavoli in più ragazzi!), che agli appassionati appartenenti alle varie associazioni che si prodigano per la diffusione del gioco da tavola.

Per quanto concerne invece la “mia” Play, beh inizierei col dire che sono rimasto positivamente colpito dalla novità Casa Europa, un’isola felice dove provare giochi di editori stranieri difficilmente reperibili in Italia. Tanti tavoli ben seguiti dai volontari che hanno spiegato una ventina di giochi di case editrici come la Argentum Verlag, la Piatnik o la Hans im Gluck, solo per fare qualche nome.

L’area ospitante la Family Arena mi è parsa ancora più affollata dell’anno scorso, e questo è un segnale molto positivo, perché è assicurandosi la fiducia delle famiglie che si potranno attrarre le generazioni future di giocatori.
Poi la presenza del disponibilissimo e simpaticissimo Roberto Fraga tra i tavoli è stata davvero una gradita sorpresa! Non ho potuto resistere dallo stringergli la mano e complimentarmi con lui per gli splendidi titoli ideati. Divertentissima la sfida a Dr Eureka contro Francesco Berardi che mi ha accompagnato per quasi tutta la mattinata e col quale abbiamo condiviso anche le esperienze ai tavoli di Espresso Fishing, Stone Age Jr. e Dungeon Pig.

Da applausi il mega stand della Asmodee/Asterion. Ora Essen non è così lontana!

Acquisti? Uno solo, ormai mi conoscete, alle fiere vado più per chiacchierare che per giocare ed acquistare.
E infatti da un lato posso dirmi soddisfatto di aver conosciuto finalmente dal vivo, dopo tante watsuppate e chattate, il vulcanico collega Albo di BGFriends; rivisto ed incrociato più volte tra i tavoli l’amico Andrea Dado; chiacchierato con Marco Pozzi del suo nuovo prototipo in fase di playtest e del successone Bretagne; salutato Chiara Spagnoletto della Giochix, gli amici dell’Area Autoproduzione e dei Goblin… ma dall’altro, visto che le circostanze mi hanno costretto a fermarmi solo fino alle 16.00 di sabato, è grande il dispiacere di non aver potuto salutare molti altri cari amici. Incredibile quanto passi in fretta il tempo alle fiere!
Quest’anno è andata così, vedremo di rifarci l’anno prossimo… come dite? Ah, cosa ho acquistato?!
Un titolo tanto compatto quanto divertente, il coloratissimo Mammuz edito dalla DV Giochi, per la recensione però dovrete aspettare il prossimo articolo, per oggi vi saluto e, per dirla alla TeOoh, ciao e alla prossima! :)



Max_T

Emiliano Sciarra

Dr. Eureka di Fraga

Luca Cazzani, Autore di DungeonPig con Francesco Berardi

Gioconomicon

Stone Age Junior


QUI il link ai nostri commenti sulla scorsa edizione. 
QUI il link al nostro articolo di presentazione di questa ottava edizione, con qualche piccola curiosità.  
QUI il link al sito ufficiale di Play.

9 commenti:

  1. Grande Max!
    Confermo il tuo "modus-fiera": anch'io quest'anno il sabato ho fatto quasi più tempo a chiacchierare e salutare amici che a giocare...
    PS: certo che ogni anno in foto sembro sempre più bello e intelligente... XD

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    1. Certo Luca, per questo ogni anno pubblico foto che ti ritraggono nei tuoi aspetti migliori! :D

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  2. Bella Max è stato un vero piacere!
    Peccato non aver strippato neanche un partygame con Fantavir, Dado, Red e Jacularis.
    Anche io Mammuz e Venerdì... Daje

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    1. Ciao Albo! Ci siamo fatti una bella chiacchierata dai!:D
      Oh, ho già provato Mammuz: divertentissimo! :D

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    2. Ma grandeeeee io ancora non ho scartato niente!
      Ma tanto ve ripiglio eh! (cit.)

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  3. Sto vedendo un sacco di belle foto :)
    Sono felice che sia andato tutto bene!

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    1. La fiera è stata sicuramente positiva, l'unico mio rammarico è stata la mancanza (seppur preventivata) di tempo, per il resto tutti promossi! ;)

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  4. Gran report Max, anche io vivo le fiere un po' come te.
    Speriamo di incontarrci l'anno prossimo a Modena o prima chissà dove :)

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    1. Ciao Davide! :) Grazie del commento.
      Quest'anno niente, non ci siamo visti, ma l'anno prossimo dobbiamo per forza eh!

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