33000
presenze.
Un
successo di pubblico che incrementa del 10% il numero di visitatori passati tra
i padiglioni di Modena Fiere rispetto alla scorsa edizione.
Per quanto
mi riguarda la cosa non stupisce affatto, anzi, come avevo già avuto modo di
dire in questa raccolta di aspettative pubblicata sul blog
River Forge Project dell’amico Remo:
“Come ogni anno da Play mi aspetto
grandi cose… e di solito non rimango deluso! L’organizzazione è ben rodata, le
iniziative sono molte e mai banali, gli ospiti sempre di primo piano, gli
incontri interessanti e stimolanti. Va da sé che al termine di ogni edizione
c’è sempre qualcuno che cerca il pelo nell’uovo: c’è chi chiede più tavoli, più
dimostratori, più copie demo… più tigelle! Personalmente trovo che richiesta e
offerta siano ben proporzionate (a Essen, a Lucca, a Cannes e via dicendo c’è
sempre da aspettare per sedersi ad un tavolo, questa è una costante delle fiere
di successo), e se sono davvero queste cose a mancare significa semplicemente
che sempre più gente affolla i padiglioni della Fiera di Modena, e questo non
può che essere un bene per tutto il settore ludico”.
E difatti ecco l’entusiastico comunicato stampa ufficiale diramato al
termine della due giorni modenese, ve lo condivido per intero perché merita
davvero di essere letto:
Play - Festival del
Gioco: "Se si dovesse creare un
nuovo titolo per questo evento vi suggerirei il festival della fantasia e dello
stare insieme divertendosi." È il commento di uno degli oltre
33mila visitatori, proveniente da Salerno, che nei due giorni della
manifestazione hanno letteralmente preso d'assalto i padiglioni del quartiere
fieristico modenese per l’8^ edizione di Play – Festival del Gioco, che si chiude
questa sera.
Moltissimi gli
appassionati che da tutta Italia – venduti in prevendita biglietti dalla Valle
D’Aosta alla Sardegna – sono entrati nelle contagiose atmosfere del gioco.
Tante anche le famiglie con bambini venute soprattutto per provare le novità
proposte nell’area pensata appositamente per loro, la Family Arena.
Un Festival di
respiro sempre più internazionale grazie ad espositori provenienti da diversi
paesi europei e per gli ospiti di elevato spessore. Grande interesse ha
riscosso la nuovissima area Casa Europa, che vedeva schierati alcuni degli
editori più importanti del vecchio continente con giochi inediti in Italia.
Editori che hanno apprezzato la qualità dell’organizzazione della manifestazione
così come l’altissima affluenza di pubblico, partecipe ed interessato.
Applauditissimi sia Richard Shako –
l’autore del gioco vincitore del Goblin Magnifico 2015 “Wir
Sind Das Volk!” – che
l’americano Jason
Matthews. Quest'ultimo ha premiato il vincitore del contest italiano
dedicato al suo gioco sulla Guerra Fredda, "Twilight
Struggle" che prevedeva
l’ideazione di una carta relativa agli eventi, rilevanti per gli equilibri
geopolitici, accaduti in quel periodo in Italia. La vittoria è andata al modenese Andrea
Bignardi, venticinquenne appassionato di giochi di carte, che ha
dedicato la nuova carta alla vicenda Gladio, l'organizzazione italiana
paramilitare clandestina, promossa dalla NATO, attiva dal 1956 al 1990.
Impossibile dire
cosa abbia attratto di più i visitatori, perché per tutte e due le giornate
ogni area della fiera è stata occupata da una vera e propria folla di
giocatori. Divertente vedere in fila ai punti ristoro personaggi ispirati ai
manga e agli anime giapponesi insieme a soldati medievali con tanto di corazza
e armatura, ed è capitato anche d'incontrare in Galleria centrale Baymax –
dolce protagonista del cartoon Disney “Big Hero 6” –
rincorrere e abbracciare i tantissimi bambini presenti, per la loro gioia.
Tra i numeri più
curiosi dell’edizione 2016 di
Play: oltre
1300 le persone che hanno giocato
a freccette
– disciplina per la prima volta presente al Festival – e 450 i giochi testati presso lo stand de La Tana dei Goblin. Aumentati
di almeno 500
unità i tavoli di giochi, che quest’anno
hanno sfiorato quota
2000.
Ma Play non ha
portato il sorriso solo in fiera. Il successo è stato infatti bissato anche in
centro storico grazie agli eventi di Play And The City,il fuorisalone del Festival.
Una contaminazione riuscita che ha portato il gioco nei luoghi più suggestivi –
e a volte meno conosciuti dagli stessi modenesi – della città, mostrando come
eventi ludici intelligenti possano
mettere d'accordo cultura e gioco valorizzandosi a vicenda.
In molti casi i 30
eventi organizzati hanno registrato il tutto esaurito coinvolgendo alcune
migliaia di persone. Come il Murder Party organizzato
all’interno del Museo del Duomo, il “De Gloria Mutinae”
negli spazi del Lapidario Romano dei Musei Civici e del Museo Lapidario
Estense, e l’EDU Larp internazionale “A Thousand Stars e No Home” nei nuovi spazi del MaTa per l’Arte
Contemporanea.
Infine più di 1300
persone sono state coinvolte nei
Campionati studenteschi di giochi logici.
"I numeri di questa ottava edizione parlano da soli. Siamo molto
contenti: questi risultati portano diversi benefici al territorio e qualificano
ulteriormente il quartiere fieristico dimostrando che con le idee, il lavoro e
l'entusiasmo si possono costruire eventi di grande interesse e di livello
nazionale anche perché siamo riusciti a portare a Modena l’intero universo
delle aziende del mondo del gioco" ha sottolineato
l'amministratore delegato di ModenaFiere, Paolo Fantuzzi.
“È l’evento che abbiamo sempre sognato in grado di attrarre gli
appassionati e al tempo stesso di attrarre nuovi giocatori” ha aggiunto il
direttore artistico di Play, Andrea Ligabue.
Se qualcuno avesse
avuto ancora qualche dubbio, Modena si conferma la capitale indiscussa del
gioco da tavolo e non solo.
Aggiungerei solo che il merito del successo di
Play è sicuramente da attribuire sia all’ottima organizzazione, sempre in grado
di ascoltare e di esaudire nei limiti del possibile le richieste dei visitatori
(500 tavoli in più ragazzi!), che agli appassionati appartenenti alle varie
associazioni che si prodigano per la diffusione del gioco da tavola.
Per quanto concerne invece la “mia” Play, beh
inizierei col dire che sono rimasto positivamente colpito dalla novità Casa
Europa, un’isola felice dove provare giochi di editori stranieri difficilmente
reperibili in Italia. Tanti tavoli ben seguiti dai volontari che hanno spiegato
una ventina di giochi di case editrici come la Argentum Verlag, la Piatnik o la
Hans im Gluck, solo per fare qualche nome.
L’area ospitante la Family Arena mi è parsa
ancora più affollata dell’anno scorso, e questo è un segnale molto positivo, perché
è assicurandosi la fiducia delle famiglie che si potranno attrarre le
generazioni future di giocatori.
Poi la presenza del disponibilissimo e
simpaticissimo Roberto Fraga tra i tavoli è stata davvero una gradita sorpresa!
Non ho potuto resistere dallo stringergli la mano e complimentarmi con lui per
gli splendidi titoli ideati. Divertentissima la sfida a Dr Eureka contro Francesco
Berardi che mi ha accompagnato per quasi tutta la mattinata e col quale abbiamo
condiviso anche le esperienze ai tavoli di Espresso Fishing, Stone Age Jr. e
Dungeon Pig.
Da
applausi il mega stand della Asmodee/Asterion. Ora Essen non è così lontana!
Acquisti?
Uno solo, ormai mi conoscete, alle fiere vado più per chiacchierare che per
giocare ed acquistare.
E infatti
da un lato posso dirmi soddisfatto di aver conosciuto finalmente dal vivo, dopo
tante watsuppate e chattate, il vulcanico collega Albo di BGFriends; rivisto ed
incrociato più volte tra i tavoli l’amico Andrea Dado; chiacchierato con Marco
Pozzi del suo nuovo prototipo in fase di playtest e del successone Bretagne; salutato
Chiara Spagnoletto della Giochix, gli amici dell’Area Autoproduzione e dei Goblin…
ma dall’altro, visto che le circostanze mi hanno costretto a fermarmi solo fino
alle 16.00 di sabato, è grande il dispiacere di non aver potuto salutare molti
altri cari amici. Incredibile quanto passi in fretta il tempo alle fiere!
Quest’anno
è andata così, vedremo di rifarci l’anno prossimo… come dite? Ah,
cosa ho acquistato?!
Un titolo
tanto compatto quanto divertente, il coloratissimo Mammuz edito dalla DV
Giochi, per la recensione però dovrete aspettare il prossimo articolo, per oggi
vi saluto e, per dirla alla TeOoh, ciao e alla prossima! :)
Max_T
Emiliano Sciarra |
Dr. Eureka di Fraga |
Luca Cazzani, Autore di DungeonPig con Francesco Berardi |
Gioconomicon |
Stone Age Junior |
QUI il link ai nostri commenti sulla scorsa edizione.
QUI il link al nostro articolo di presentazione di questa ottava edizione, con qualche piccola
curiosità.
QUI il link al sito ufficiale di Play.
Grande Max!
RispondiEliminaConfermo il tuo "modus-fiera": anch'io quest'anno il sabato ho fatto quasi più tempo a chiacchierare e salutare amici che a giocare...
PS: certo che ogni anno in foto sembro sempre più bello e intelligente... XD
Certo Luca, per questo ogni anno pubblico foto che ti ritraggono nei tuoi aspetti migliori! :D
EliminaBella Max è stato un vero piacere!
RispondiEliminaPeccato non aver strippato neanche un partygame con Fantavir, Dado, Red e Jacularis.
Anche io Mammuz e Venerdì... Daje
Ciao Albo! Ci siamo fatti una bella chiacchierata dai!:D
EliminaOh, ho già provato Mammuz: divertentissimo! :D
Ma grandeeeee io ancora non ho scartato niente!
EliminaMa tanto ve ripiglio eh! (cit.)
Sto vedendo un sacco di belle foto :)
RispondiEliminaSono felice che sia andato tutto bene!
La fiera è stata sicuramente positiva, l'unico mio rammarico è stata la mancanza (seppur preventivata) di tempo, per il resto tutti promossi! ;)
EliminaGran report Max, anche io vivo le fiere un po' come te.
RispondiEliminaSperiamo di incontarrci l'anno prossimo a Modena o prima chissà dove :)
Ciao Davide! :) Grazie del commento.
EliminaQuest'anno niente, non ci siamo visti, ma l'anno prossimo dobbiamo per forza eh!