Finalmente
MAX! Finalmente. Non vedevo l’ora di parlar male di questo gioco.
Non vedevo
l’ora di poter insultare Vaccarino,
l’autore americano di questo cinquecentocartegame, dopo averlo difeso a spada
tratta per Kingdom Builder.
Sì, voi
che avete sputtanato quel piccolo gioiellino di posizionamento, allora io vi
sputtano quel Bignamino del Nerd che è
Dominion.
Dominion.
Il gioco di confine. Lo spartiacque.
E’ un
gioco che mi sta proprio sul cazzo, poi vabbè ci gioco un po’ di partite sul
cellulare, sulla nota versione Androminion. Ma toh, qualche partita, al cesso o
sul treno, toh.
Va bene,
allora, facciamo il punto.
Dominion è
il troppissimo innovativo gioco di carte che ha rivoluzionato il mondo del
giuoco da tavolo con il fantasmagorico sistema del “Deck-Building”, ovvero, “tipo Magic che fai il mazzo, ma
mentre giochi”.
Vincitore
dello Spiel des Jahres 2009, è stato il segnale che ha mostrato il
fianco al premio, perché, come tutti confermano, questo non è un gioco da Spiel
des Jahres, ma da quello che poi sarà il “Kennerspiel des Jahres”, cioè il
premio per i giochi più complessini. Come “7 wonders”, il nuovo “Instanbul”,
“Village”. Insomma, un giochetto non per gente alle prime armi.Non che il gioco sia difficile, come tu ben sai, caro Massimiliano: ogni giocatore ha un mazzo a disposizione, che incrementerà durante il gioco, comprando altre carte da un pool, che offrono nuove monete, nuove azioni speciali, punti vittoria. Nel turno, il giocatore pescherà dal suo mazzo, giocherà azioni, comprerà e, se ha finito il mazzo, rimescola il tutto, aggiungendo le carte acquistate nei turni precedenti.
Facile facile.
Ma c’è un ma, ed è questo:
“senti, ma…
la finiamo qui?”
“vabbè ma
quindi?”
“vabbè, io
compro il mercante eh”
[cit. svariati
giocatori]
Partendo
dal presupposto che Dominion non è un gioco per giocatori casuali, credo che
esistano diverse tipologie di giochi “medi”. Ecco, Dominion non è decisamente
un “secondo scalino” verso l’approfondimento dei titoli.
Dominion:è un gioco molto nerd, richiama una tipologia di giochi per nerd, richiama Magic e tutte quelle cose bleeah.
È un gioco che richiede di essere strategici e non tattici, e la gente non vuole essere strategica, vuole essere tattica. Vuole vedere il risultato della scelta, non dopo tot. turni, ma appena fai la mossa.
Il gioco da tavolo dovrebbe essere sociale e invece questo antipaticissimo gioco è un antipaticissimo solitario che ti va bene giusto se giochi contro Mario Sacchi e TeoOoh e c’è a terra la carta del “Taglialegna”. E non mi sembra giusto motivare il perché, che poi diventa un gioco divertente e non se lo merita.
Autori di
giochi, vi prego, basta, basta con il deck building, basta con quelle idee che
richiamano sudaticci adolescenti con le magliette dei Rhapsody, Rapsohdy,
Raphsody. Non so nemmeno dove sta la acca.
Sogno un
mondo del gioco da tavolo, nel quale non si debbano fare calcoli probabilistici
per diventare bravi giocatori, che la fortuna non sia più uno spauracchio, che
quando vinci fai “steeeecca” al perdente a fianco a te, che se stringi alleanze
improprie i tedeschi e gli americani tedeschizzati s’innervosiscono, e se lo
meritano pure. E no, non vorrei un mondo pieno di giochi con zombi e creature
fantasy e mostri che si mazzuolano.Insomma Max, l’hai capito che a me Dominion fa cagare? Sì?
Infatti ora vado a fare la duemilaquattrocentocinquantaseiesima partita sul cesso.
Cordialmente,
Benedetto
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