“certo che mi sono mosso spesso per voi eh,
per raggiungervi, sono andato a Roma,
a Firenze, e adesso qua a Pisa, eh, ‘na fatica!”
“… e allora te ne potevi sta’ a casa!”
(Benedetto Degli Innocenti e
Marco Valtriani)
Grazie ai buoni compari di BGDItalia, il prode
sottoscritto ha preparato prototipi e bagagli per recarsi all’ultimo
workshop/concorso organizzato per il Pisacon, nel weekend del 15-16 Marzo 2014.
Precisamente, l’evento indetto era un “Design Blitz”, una
competizione amichevole fra aspiranti game designers per la realizzazione di
un’idea di gioco, supportata da una “formazione in itinere” e dall’assistenza
di Marco Valtriani, noto ai più per la realizzazione di Giuochi come
“SuperFantasy” e il nuovissimo “Vudù”, e di Diego Cerreti, il pericolosissimo
Puzzillo. Il tema di questo blitz era “tag team”, che significava che il gioco
doveva essere ideato in coppia, proprio come gli 883.
La mattina è quindi iniziata con un’introduzione/lezione
di Marco, nel quale ha posto alcuni paletti per l’ideazione del giochillo,
ovvero la realizzazione di un gioco per famiglie che usasse i dadi come
elemento “core”.
“Poi per l’ambientazione avete piena libertà, potete
anche fare un gioco sul brodo, toh!”
Ed ecco subito al lavoro in compagnia di Alessandra
Chiavaro, una designer di Roma che si è tuffata nel mondo ludico, a tentar di
tirar fuori dal cappello qualche geniale idea da milioni di copie vendute.
Su consiglio di Marco, siamo partiti dall’esperienza di
gioco che desideravamo offrire ai giocatori: di solito il giovane autore parte
dalle meccaniche, o dall’ambientazione. Invece, partendo dall’esperienza,
risulta più facile ricamare quello che gira attorno ai giocatori e alle dinamiche
di gioco.
Alessandra ha proposto un gioco nel quale i giocatori
sono privi di abilità, “fisicamente” impediti a compiere azioni, costretti a
“evolversi” per riprendere possesso e controllo di tutto il corpo. Ecco, ma chi
ha avuto questa idea di partire dall’esperienza di gioco?
Il tempo passa fra boccheggi, fogli scarabocchiati, tiri
di dadi senza motivo, ed è un attimo che arriva la cena.
Lo staff ci ha portati in massa in un ristorante di
tipici piatti pisani, che ci accompagnano fino al famosissimo brodo di
giuggiole, quello che ti manda in.
Ed ecco che arriva in un batter d’occhi la seconda
giornata del Blitz Design: il cielo è terso, il sole splende, fa caldo che
sembra, toh, Maggio, e noi qui a chiuderci in una fiera di giochi buia e
grigia.
Io e Alessandra ci opponiamo e trasciniamo le nostre
catene, di quelle attaccate alle palle nere, verso il cortile, e lì continuiamo
a fare brainstorming:
“quindi i giocatori sono inabili a inizio partita, e
devono evolversi”
“Già, come degli organismi unicellulari”
“Già, come delle amebe”
“Già, di quelle che vivono nel..”
“BRODO!”
Più o meno è andata così.
Ora non vi sto a raccontare la rava e la fava sulle
meccaniche di gioco, che ve le spiega la mia collega Alessandra, ma il concetto
è che secondo me un gioco sul BRODO non può che essere bellissimo, a
prescindere.
Alla consegna della scheda di presentazione del gioco,
tutti i gruppi di lavoro si sono riuniti per mostrare i progetti agli altri concorrenti:
sono stati proposti giochi di narrativa, o dalle ambientazioni stravaganti, e
alla fine di ogni presentazione, ogni partecipante ha votato in segreto il
progetto preferito. Dopo attenta valutazione della giuria, Marco Valtriani si è
espresso: “con una vittoria risicatissima, ci tocca dare la vittoria a brodo,
però farei la presentazione della vittoria alle 3 e blablabla”
Ora, Marco Valtriani ha detto questa informazione un po’
in sordina. Mi ero girato verso Alessandra, e lei ha fatto un leggerissimo
cenno con il capo, che io ho interpretato così: “Ottimo lavoro, ragazzo, ma
lasciamo perdere i facili entusiasmi, questa è una guerra, non essere
pappamolle”.
Ho annuito anch’io con sguardo reverente, e ho fatto il
muso duro a Valtriani. Tsè!
Ecco, in verità Alessandra non aveva sentito il commento
di Marco, e quindi ho passato un po’ di tempo a cercare di convincerla che
avevamo vinto.
Devo dire che Pisacon non è stato solo Blitz Design e
brodi vari: è stato molto piacevole poter chiacchierare con i ragazzi della Red
Glove, confrontarsi con altri baldi esordienti, farsi qualche risata sotto
l’effetto delle giuggiole, vedere giocatori che impazziscono durante una
partita a Vudù, girare per Pisa la sera, cose così.
Quindi adesso, per poter ritrovare questa bella atmosfera,
si dovrà andare tutti a Modena, a testa alta, per il Flash Design. E se
qualcuno avrà da dirmi qualcosa, io potrò dire “AH! Ma tu sai con chi stai
parlando? Con il co-autore di BRODO! AH!”
Benedetto
Il gruppo dei partecipanti al Design Blitz di Pisacon 2014 |
Un grazie a Benedetto per aver condiviso con simpatia la sua esperienza al Design Blitz,
ma soprattutto davvero COMPLIMENTI da tutto lo staff di Idee Ludiche per la meritata vittoria!
Alla fine chi la dura la vince, soprattutto se si hanno idee di qualità e la tenacia per portarle avanti! :)
Bravo Ben!
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