Mio caro
Max,
ti
ricordi, ormai quasi un anno fa? Che ci trovammo al Modena Play 2013? Bei tempi
quelli eh? Che giocammo a Villa Paletti, che andasti a fare pacina con il
Puzzillo?
In quell’occasione, provai il
nuovo gioco di Paolo Mori, fresco fresco d’uscita, in un momento che ero triste
e solo a vagare per gli stand, e lo provai con il dimostratore in una veloce
partita a due.. Terminai la partita pensando: “Sì dai, carino, leggiadro” e
tornai a vagare da solo per i corridoi affollati della fiera.. Pensa, Max, quel
gioco era Augustus, chi l’avrebbe mai detto eh? Che avrebbe fatto tutta questa
strada, finalista allo Spiel des Jahres, vincitore del “Gioco dell’Anno” per il
Lucca Comics & Games… Ma soprattutto lo Spiel des Jahres!
Non è che pensassi che fosse brutto, è che semplicemente non ci avevo proprio pensato, avevo dato per scontato che un povero italiano non avrebbe mai potuto raggiungere le vette dell’ambito premio, e invece? Chissà Paolo com’era emozionato!
Non è che pensassi che fosse brutto, è che semplicemente non ci avevo proprio pensato, avevo dato per scontato che un povero italiano non avrebbe mai potuto raggiungere le vette dell’ambito premio, e invece? Chissà Paolo com’era emozionato!
Ovviamente,
annunciati i finalisti, fui costretto ad acquistarlo insieme agli altri due in
gara, che dovevo fare la mia garetta personale. Ed effettivamente, Augustus
sembrava proprio studiato per il premio! Riprende una meccanica rodatissima, la
affianca a un design snello e intelligente, la gente ne parla nel bene e nel
male, e in generale, devo dirlo, Augustus non scontenta nessuno. Ma tu, Max, hai mai giocato ad Augustus? No?!
Male, mi tocca spiegartelo.
Augustus
sfrutta molti meccanismi del bingo, questo dovresti ormai averlo sentito dire:
Ogni giocatore ha degli obbiettivi da completare, che ricordano le classiche
“schedine” con i numeri, e ha a disposizione dei legionari, che fungono da
“lenticchie”. Al posto dei numeri da pescare da un sacchetto, vengono pescati dei
dischetti con dei simboli (“catapulta”, “scudo”, “stendardo”, etc.). Appena
viene completata una schedina, si urla un qualsiasi verso gutturale che possa
richiamare l’attenzione, da “Ave Cesare” a “Tombola” a “Piskalapuà!”, si
ottengono eventuali poteri bonus, o tessere speciali per fare ulteriori punti,
fino a che un giocatore completa 7 obbiettivi. Il giocatore che ha fatto più
punti tramite le “schedine” e le tessere speciali, vince.
Anche la
veste grafica, tanto criticata, sai che ti dico Max? A me piace. Ha un gusto un
po’ retrò, da libro illustrato degli anni ’60, e poi la cosa che tutti bocciano
perché poco funzionale, cioè le immagini sugli obbiettivi che in gran parte
sono inutili.. beh, a me questa trovata piace. Mi vengono in mente le carte
napoletane che mandano in confusione quelli che giocavano con le carte
piacentine, e poi le carte toscane, e che cacchio è quella facciona del tre di
bastoni?
Non lo so
perché c’è quella faccia, ma che importa? È una ganzata! Viva la naivete
grafica di Augustus.
Però ogni
volta che ci gioco ho una vaga percezione di occasione mancata… Cosa c’è che
non va? C’è una meccanica forte... molto forte... semplice, che forse potrebbe
essere ancora più semplice.. applicabile ad altre ambientazioni, forse…
Caro Paolo
Mori,
credo che
qui ci si debba confrontare faccia a faccia. Perché qui si parla di RICCHEZZA.
Vuoi diventare ricco, Paolo Mori? Io credo che si possa fare, toh, 30 e 70.
Vabbè no dai, 40 e 60. No Paolo Mori, i 60 sono per me.
Ma non
capisci Paolo Mori??
Ma il tuo Augustus può essere una macchina Macina soldi
che nemmeno i “Coloni di Catan Star Trek”! oppure “Risk! Lord of the Rings”! “Monopoli
Guerre Stellari”!
Mi sembra
ovvio: la soluzione di riprendere la meccanica del Bingo con simboli al posto dei
numeri e con l’elemento strategico ti dà delle potenzialità di merchandising
inimmaginabili!
Ti darò
una prova oggettiva delle mille potenzialità del tuo prodotto:
Ecco qua
il primo prodotto della serie SUPER BINGO! Sconfiggi i mostri con i tuoi Power
Rangers preferiti! Non ti convince l’ambientazione? Preferisci qualcosa di più
moderno? Nessun problema:
Guarda, ci
hanno pensato già a Hollywood a fare i dischetti! Lo so che conosci il mondo
del gioco da tavolo brandizzati, hai già fatto Batman, i cattivi, gotham city...
Ma qui stiamo parlando di portare in auge il bingo, il super bingo!
Paolo
Mori, tu hai una gallina dalle uova d’oro che non t’immagini. Vorrei proporti:
Tartarughe Ninja super bingo, Justice League super bingo, Il Signore degli
Anelli super bingo, sailor moon super bingo, ben ten super bingo, Peppa Pig super
bingo, Star Trek Super Bingo, Pokemon super bingo, Digimon super bingo, Star
Wars super bingo, Il trono di spade super bingo, Barbie super bingo, Winx super
bingo, Bratz super bingo, Transformers super bingo, J.I. Joe super bingo,
He-man super bingo, Simpson super bingo, Spongebob super bingo, Adventure time
super bingo, ognicosaperbambini super bingo, ognicosapernerd super bingo, ognicosapercasalinghe
super bingo, Beautiful super bingo, Sentieri super bingo, ognicosapervecchiacci
super bingo, calciatori super bingo, videogiochi
super bingo, Assassin’s Creed super bingo, call of duty super bingo, angry
birds super bingo, lego super bingo, playmobil super bingo, ognitelefilm super
bingo, Breaking Bad super bingo, Dawson’s Creek super bingo, Beverly Hills
super bingo, poi anche gli omaggi-stecca agli altri giochi, Coloni di Catan
super bingo, Bang! Super bingo, Carcassonne super bingo, Dominion super bingo,
e poi anche i classici, quindi scacchi super bingo, dama super bingo, gioco
dell’oca super bingo, e infine, Bingo super bingo.
Ma che te
ne frega dello Spiel des Jahres, ma andiamo a fare i gestacci da fuori, a
quelli dello Spiel des Jahres, ‘sti ignoranti. Andiamo a tirare i coppini a
Bauza.
Mi auguro
che tu possa cogliere questa enorme opportunità per riempire gli scaffali degli
store del mondo con questa grandiosa idea che ti farà diventare ricco, ricco,
ricco.
Pragmaticamente,
Benedetto