Un gioco di Andreas Schmidt per 1-4 giocatori |
JUSTICE LEAGUE: HERO DICE - SUPERMAN è un gioco del 2015 che vidi per la
prima volta durante la scorsa edizione di Play Modena. In quella occasione, per
mancanza di tempo, non approfondii la sua conoscenza, limitandomi ad appuntarmi
il titolo per studiarmelo con calma una volta a casa.
Poche
settimane fa mi è capitata l’occasione di fare un ordine di giochi ed ecco che
Superman si è aggiunto alla mia collezione, principalmente per due motivi: è un solo-game
che può diventare all’occorrenza un collaborativo (basta avere un’altra confezione di Superman o di
un altro eroe DC, ad esempio Batman) ed una partita dura non più di 10/15 minuti,
perfetto quindi per quelli sono i miei gusti in fatto di giochi in solitaria.
Aggiungiamoci
che la confezione si presenta molto bene, è compatta, colorata, si apre a libro
con chiusura magnetica ed otteniamo il giochino ideale da portare sempre con sè, soprattutto quando il rischio di trovarsi senza compagni di gioco è alto ;).
Nonostante
le dimensioni ridotte trovano spazio nella scatola sei dadi in tre colori (tre
blu, due gialli ed uno rosso, che presentano le stesse icone sulle loro facce -“Kriptonite”, “vista calorifica”, “soffio congelante” e “super simbolo” rappresentato dal logo di Superman - ma in numero variabile a seconda del colore del dado), un mazzo di 17 carte suddivise
in 10 carte super-cattivi, 6 carte Eroe ed 1 carta Città, una fustella con un
segnalino Bersaglio a forma di freccia, 16 gettoni Danno e 5 gettoni Squadra
(da utilizzarsi per le partite a 2 o più giocatori), una plancia Eroe ed il
regolamento.
In JUSTICE
LEAGUE: HERO DICE- SUPERMAN vi troverete a vestire i panni dell’uomo d’acciaio
e, rollando una manciata di dadi customizzati, proverete ad eliminare più
cattivi possibile, tenendoli lontano dalla città che dovete proteggere. Meno
cattivi entrano in città e più punti si otterranno a fine partita.
Contrariamente
da ciò che trovate nel regolamento, incentrato principalmente sulla modalità a più giocatori,
io vi parlo brevemente del gioco in solitaria.
Il veloce
set up consiste semplicemente nel mischiare il mazzo super-cattivi e mettere la
prima carta in gioco, in una zona che chiameremo campo di battaglia; questa carta rappresenta l’avversario da affrontare. Per sconfiggerlo, oltre ai nostri dadi,
abbiamo a disposizione anche le sei carte Eroe, con poteri che variano dal
classico “+3 danni al cattivo bersaglio” a “cambia il risultato di un dado a
tua scelta”.
Non c’è
limite al numero di carte che possiamo utilizzare al turno, ma una volta
giocate verranno eliminate dal gioco. E’ consigliabile quindi un utilizzo
oculato, anche perché sono in numero inferiore ai cattivi.
Dopo aver
rivelato l’avversario di turno si devono tirare i sei dadi a disposizione di
Superman. Dopo questo primo lancio siamo obbligati a decidere quale set di dadi
colorati tenere da parte per affrontare il nemico. Quindi si rilanciano i
rimanenti dadi e se ne mette da parte un altro colore. Dopo il terzo lancio avremo
messo da parte tutti i dadi e si passa al calcolo dei risultati.
Ogni
“super simbolo” vale un colpo inferto al super-cattivo, ogni Kriptonite annulla
invece un colpo. Se non si riescono ad annullare tutte le Kriptoniti nessun colpo
sarà messo a segno, indipendentemente dal numero di super-colpi ottenuti con il
lancio.
Per
eliminare le Kriptoniti si utilizzano i simboli “vista calorifica” (ogni
simbolo ne elimina una) e “soffio congelante” (due simboli per eliminarne una).
Attenzione però che i super-cattivi, oltre ad avere un livello di attacco che
varia da 3 a 6, hanno anche pericolose abilità che possono aumentare il numero
di Kriptoniti in gioco, piuttosto che impedirci di utilizzare la vista
calorifica o farci addirittura lanciare un dado in meno.
Se dopo il
lancio dei dadi e l’eventuale utilizzo delle carte Eroe il cattivo è battuto si
mette la sua carta nel mazzo degli sconfitti, in caso contrario si mettono
sulla sua carta un numero di gettoni danno pari al numero di colpi inferti da
Superman.
A questo
punto il cattivo in cima al mazzo, la cui carta è sempre visibile, entra in
gioco.
Se non è
l’unico avversario sul campo di battaglia, poiché ce ne sono già altri che non
siamo riusciti ad eliminare in precedenza, dobbiamo scegliere quale dei
presenti sarà il nostro bersaglio per il turno in corso.
Ulteriore
complicazione è data dal famigerato “potere limite”, ossia ogni volta che un
cattivo è mosso sul campo di battaglia è necessario verificare se egli è in
grado di sopraffare il nostro Eroe. Per fare ciò bisogna aggiungere il livello
del cattivo a quello dei cattivi già presenti e se la loro somma supera il
potere limite di 12, valido per il gioco in solitaria, il cattivo entra
direttamente a Metropolis.
Quando il
mazzo dei super-cattivi si esaurisce si gioca l’ultimo turno al termine del
quale si calcola il risultato finale dello scontro: i cattivi in città riducono
la resistenza di Metropolis di un valore pari al loro livello; ogni cattivo
rimasto sul campo di battaglia riduce ulteriormente di 2 la resistenza della
città.
Se la
città diminuisce il suo valore fino a zero, significa che abbiamo fallito e
Metropolis è caduta sotto i colpi dei malvagi, in caso contrario possiamo
verificare a che grado di eroismo può essere paragonata la nostra prestazione.
Metropolis
parte con un valore iniziale di 20: vi assicuro che in una dozzina di partite
non sono mai riuscito a mantenerlo intatto fino alla fine.
In realtà i miei migliori risultati mi hanno visto terminare intorno al livello “Eroe d’Azione”, pari ad un ammontare di danni compreso tra 9 e 5.
In realtà i miei migliori risultati mi hanno visto terminare intorno al livello “Eroe d’Azione”, pari ad un ammontare di danni compreso tra 9 e 5.
Calarsi
nei panni di un supereroe non è per nulla facile, molte sono le decisioni da
prendere durante tutto il corso della partita e nessuna è scontata. Una
gestione attenta delle carte Eroe è fondamentale per impedire ai cattivi di entrare
in città, soprattutto a seguito di tiri poco fortunati.
A fronte di regole relativamente semplici da assimilare abbiamo quindi un gioco bello tosto e decisamente sfidante, nel quale è facile intuire che il fattore aleatorio, sebbene mitigato dalla presenza delle carte Eroe, gioca un ruolo di primo piano.
Germanofili avvisati ;)
In chiusura spendo giusto due parole sui materiali che sono ottimi e curati nei dettagli, il cartoncino è robusto al punto giusto e le illustrazioni sono ben realizzate. I dadi sono corposi, belli da vedere e gustosi da rollare.
A fronte di regole relativamente semplici da assimilare abbiamo quindi un gioco bello tosto e decisamente sfidante, nel quale è facile intuire che il fattore aleatorio, sebbene mitigato dalla presenza delle carte Eroe, gioca un ruolo di primo piano.
Germanofili avvisati ;)
In chiusura spendo giusto due parole sui materiali che sono ottimi e curati nei dettagli, il cartoncino è robusto al punto giusto e le illustrazioni sono ben realizzate. I dadi sono corposi, belli da vedere e gustosi da rollare.
La
versione in solitario di Superman si è
rivelata un ottimo passatempo, tra l’altro sottolineo che, grazie a Ghenos Games, il gioco è interamente in
lingua italiana.
Ora sto
puntando l’ambientazione Gotham City che ha come protagonista Batman, sempre edita da Ghenos e quindi anch'essa in lingua italiana (che ho
letto essere leggermente più complicata in termini di gestione dei dadi, ma vi saprò dire!) per
trasformare il gioco in collaborativo.
Vedremo se
troverò qualcuno disposto mettersi in gioco al mio fianco per il bene
dell’umanità!
Max_T
Sembra molto carino, ma credo che mi butterò sulla versione Batman :D
RispondiEliminaNon posso resistere al fascino del "crociato mantellato".
In effetti Batman è decisamente più affascinante di Superman; io ho scelto di provare prima l'uomo d'acciaio perchè i dadi mi sembravano più "luminosi" e meglio distinguibili. Poi leggendo in rete qualcuno diceva che Superman era anche più semplice, quindi scelta obbligata! :)
EliminaMa tra poco arriverà anche Batman, so già che non potrò resistere a lungo!