Nel
lontano gennaio 2012 decisi di dedicare qualche articolo del mio neonato blog
alla storia del gioco da tavola, partendo dalle origini fino ad arrivare ai
giorni nostri.
Per farlo
mi inventai il personaggio del Professor De Ludis, il quale aveva il compito di
accompagnarci in questo viaggio attraverso i secoli (un po’ alla Alberto Angela
per intenderci), alla scoperta dei principali giochi che hanno segnato la
storia dell’umanità.
Per
rendere il tutto più divertente mi misi anche a disegnare questo fantomatico Professore,
con risultati a dire il vero non proprio accattivanti… (lo potete vedete cliccando
su questo LINK che vi porta al primo articolo di quella serie).
Rileggendo
oggi quei vecchi articoli, che all’epoca definii epicamente “i 5 capitoli della
storia del gioco”, mi accorgo che in realtà di epico hanno ben poco, sembrano
più una raccolta di brevi spunti in attesa di essere sviluppati. Ma che volete,
ero un giovane blogger in erba…
Più volte
mi sono riproposto di sistemarli e ripubblicarli ma per un motivo o per l’altro
non sono mai riuscito a trovare né il tempo nè la spinta ispiratrice per farlo.
L’ultima
volta che li ho riletti però una cosa ha colpito la mia attenzione.
Un gioco
che sembra avere resistito ai millenni per arrivare ad essere giocato ancora ai
giorni nostri, ovviamente cambiato nella forma e nelle regole, ma neanche poi
così tanto da esserne snaturato.
Questo
gioco è il BACKGAMMON, un gioco vecchio di oltre 5000 anni.
Come ben
saprete, l’elemento ludico è sempre stato presente nella storia dell’uomo, da
tempi immemori.
Pare che
il gioco più antico praticato dall’uomo siano le bocce, databili
addirittura ad un periodo compreso tra il 7000 ed il 6000 a.C., ma giustamente
mi direte che le bocce non sono propriamente un gioco da tavola.
Vero, ma
le ho citate solo per sottolineare che gli esseri umani creano giochi da molto
prima che si inventassero i tavoli per giocarci sopra!
Senet |
Per avere
un vero gioco da tavola bisognerà aspettare ancora qualche millennio, nel
frattempo ecco comparire gli astragali, predecessori dei dadi (esatto
cari germanofili, prima di tutto compare l’alea!), che nascono
con prerogative divinatorie per poi trasformarsi nel tempo in passatempi
popolari.
Ma ecco
che arrivati al terzo millennio prima di Cristo incominciano a nascere i primi
giochi veri e propri, i loro nomi sono: SERPENTE
ARROTOLATO, SENET e GIOCO REALE DI UR.
Il
Serpente Arrotolato (noto anche come MEHEN),
di poco antecedente il Senet, è probabilmente il più antico gioco da tavola di
cui abbiamo notizia, risalente alla prima dinastia egizia (alcune versioni lo
datano appunto al 3000 a.C. sotto il regno del faraone Aha, altre lo collegano
invece alla terza dinasta 2800-2600 a.C.), mentre il Gioco Reale di Ur è
leggermente più recente in quanto la sua datazione risale a circa il 2600 A.C.
Quest’ultimo,
scoperto nell’odierno Iraq durante una campagna archeologica dei primi anni del secolo scorso, è il più antico
set completo di gioco da tavola mai ritrovato!
Altra sua
caratteristica rilevante è che il tavoliere è simile a quello del TAU (databile al 1500 a.C. circa), noto
anche come IL GIOCO DELLE 20 CASELLE,
le cui regole non sono note ma è di fondamentale importanza poiché costituisce
il ponte fra la cultura sumera e quella egizia, in quanto risulta essere l’anello
di congiunzione tra il Gioco Reale di Ur appunto ed il Senet (sul retro del
tavoliere del Senet è spesso riprodotto il Tau).
Il Mehen,
il Senet ed Il Gioco Reale di Ur sono considerati i predecessori dei vari giochi di percorso e quindi anche del moderno BACKGAMMON, gioco che assume inaspettatamente un’importanza
rilevante all’interno del viaggio di conoscenza che avevo pensato di riproporvi
proprio perché, come dicevo, è l’unico ancora ampiamente utilizzato e di cui si
conoscono le regole.
In
epoca romana era assai in voga il Ludus Latrunculorum, o gioco dei ladruncoli. Si tratta di un
gioco di strategia militare (precursore della moderna DAMA) nel quale due
eserciti si fronteggiano in una battaglia dove, per vincere, occorre catturare
gli avversari.
Contemporaneo
dei ladruncoli era il Ludus Duodecim
Scriptorum, il cui tavoliere era composto inizialmente di 36
caselle (costituite da lettere alfabetiche) che negli anni diminuirono fino a 24,
al contempo il gioco assunse una sempre più marcata connotazione di azzardo.
Da
queste evoluzioni del Ludus Duodecim Scriptorum nacque il Tabula, di cui sembra fossero appassionatissimi vari imperatori
romani.
Dal
Ludus Duodecim Scriptorum e dal Tabula, con il passare del tempo e poche
modifiche si giunse, guarda un po’, alla forma quasi definitiva del BACKGAMMON, ampiamente diffuso tanto nell’antico Egitto
quanto in Palestina, nell’antica Grecia come a Roma e poi via via con diversi
nomi e piccole varianti si
arriva
al tempo delle crociate e di li, sopravvivendo addirittura all’inquisizione,
eccolo giungere direttamente ai
giorni nostri.
Il Backgammon è un gioco astratto per due giocatori della durata approssimativa di 30
minuti.
Un simpatico detto inglese lo definisce come “ UN GIOCO CHE A PARITA’ DI FORTUNA PREMIA L’ABILITA’ E A PARITA’ DI ABILITA’ PREMIA LA FORTUNA ”, chi ha avuto la possibilità di giocarlo sarà sicuramente concorde!
Backgammon |
Ciascun giocatore possiede 15 pedine che muove lungo 24 triangoli (punti)
secondo il lancio di due dadi. Lo scopo del gioco
è riuscire per primi a rimuovere tutte le proprie pedine dalla tavola, cercando
nel contempo di bloccare l'avversario e di evitare le sue azioni di disturbo.
Queste
regole ovviamente hanno subito molti cambiamenti nel corso dei secoli, basti
pensare che solo nel 1743 vengono codificate per la prima volta le regole
ufficiali del gioco, grazie ad un breve trattato ad opera di Edmond Hoyle. Il
dado del raddoppio invece fu introdotto solo nel 1928 negli Stati Uniti.
Trovo veramente affascinante la storia del Backgammon,
e soprattutto mi piace vedere come un gioco di poco posteriore ai tre capostipiti citati
in precedenza sia riuscito ad arrivare
praticamente intatto nello spirito e nel regolamento fino a noi.
Ma il Backgammon
non è il solo ad esserci riuscito, possiamo citare altri due giochi dell’antichità
un po’ più recenti ma storicamente significativi che sono sopravvissuti fino ai
giorni nostri: il MANCALA ed il GO.
Ma di
questi magari ne parleremo con calma in altri articoli, oggi soffermiamoci ad applaudire il Backgammon, un affascinante gioco millenario che ha accompagnato fedelmente (ed incredibilmente, se vogliamo) la nostra civiltà
dagli albori fino ai giorni nostri.
Max_T
Fonti:
Il grande
manuale dei giochi da tavolo (G. Meroni, A. Spinelli)
https://it.wikipedia.org/wiki/Backgammon http://boardgamegeek.com/boardgame/2397/backgammon