A gennaio, in quel di IdeaG, in compagnia degli amici
Andrea Dado e Federico Latini ci sedemmo al tavolo di Roberto Pestrin che
presentava un suo prototipo dall’aria molto allettante: plance e plancette,
dadi, cubetti e segnalini come se piovesse ed un’ambientazione peculiare… si
chiamava DOJO ed era un cinghialone di ambientazione orientaleggiante (i
giocatori erano sensei che allenavano i propri campioni in vista di importanti
tornei). Un ragazzo che indossava una t-shirt targata YEMAIA (di cui mi scuso
ma non ricordo il nome) ci fece compagnia al tavolo. Roberto ci confidò che in
effetti il prototipo era al vaglio di quella casa editrice da qualche tempo e
che presto ci sarebbero stati sviluppi importanti.
Così è stato.Ecco a voi la storia di Dojo Kun e del suo Autore RobertoPestrin!
Finalmente DOJO, il tuo prototipo che ho avuto la fortuna di provare a gennaio a IdeaG sarà prodotto! I tuoi sforzi vengono infine ripagati… ma, prima di parlare di DOJO KUN, lo sai, vogliamo sapere tutto su di te!
Buondi'.
Allora io sono Educatore da 15 anni ormai e ultimamente in qualità di
educatore/ animatore faccio giocare un po' di babbani in diversi contesti. Per
il resto a parte i boardgames... ogni tanto videogioco, mi guardo film e serie
tv... insomma nessuno scoop particolare a parte che mi travesto di notte per
salvare gli oppressi...
2 E la passione per i giochi come e quando nasce in te?
La
passione per i giochi nasce in me da piccolissimo; il mio primo gioco
"figo" fu Brivido. Mi ricordo che ogni tanto provavo ad inventarmi
giochi con carte da briscola o poker non capacitandomi perchè ci fossero dei
personaggi senza grosse caratterizzazioni in termini di gioco. Poi a 10 anni
entrai in possesso del mio primo giocone ovvero "Fortress America"
con Saddam in copertina. Mi ricordo che provai a smontare il gioco per
riutilizzarne le pedine per una mia versione (paurosa), passai poi attraverso
Heroquest dove il mio game designer inconscio mi spinse a produrre una serie
interminabile di avventure... poi ci fu d&d ed infine arrivai ai coloni e
tutto il resto.
3 Cosa ci dici del tuo rapporto con le manifestazioni? A
IdeaG di Torino sei un’immancabile presenza, ma anche nel nord est sei molto
attivo, vero?!
Cominciai
a frequentare IdeaG circa 7 anni fa. Fu un' illuminazione. Arrivai con un gioco
che reputavo figo e "pronto per essere editato".. ovviamente mi
sbagliavo ma mi permise di entrare in un mondo speciale in punta di piedi
conoscendo persone con le quali mi sentivo a mio agio e che parlavano la mia
stessa lingua. Da quella volta ne è passata di acqua sotto i ponti ed ora sono
sicuramente un autore migliore e più consapevole... L'esperienza mi piacque
cosi tanto e tanta era la consapevolezza della sua utilità che da quando era
venuto a mancare il convivio di Berceto sentii la necessità di creare un evento
simile dalle mie parti. Con l' aiuto di Massimo Salvador, un amico di vecchia
data, decidemmo di creare IdeaG Nord Est. Dal 2013, in collaborazione con il
comune di Udine, organizziamo questo evento presso la ludoteca comunale . Siamo
alla terza edizione ed i 20 posti a disposizione sono andati esauriti in poco
meno di 2 giorni. Insieme ad amici abbiamo inoltre fondato l'associazione
ludico culturale Coccinelle Rosa con la quale realizziamo dei ristoranti del
gioco itineranti: utilizziamo infatti dei "Menù di giochi" prendendo
spunto dal lavoro splendido che avevano fatto i "Santopietro" in quel
di Ravenna con il loro storico locale.
4 E veniamo ora a DOJO KUN, parlaci di lui, come (e
quando) nasce la prima idea?
La prima
bozza di germe di idea di Dojo Kun venne al mio primo Convivio Berceto quando
presentai il prototipo di un picchiaduro da tavolo a Mariano Iannelli di What's
Your Game. Mi disse che il gioco gli era piaciuto ma avrebbe preferito un
qualcosa che raccontasse meglio una storia... Coltivai quel germe fino a quando
cominciai a lavorarci seriamente circa 3 anni fa.
Roberto ed il prototipo di Dojo |
5 In cosa consiste fondamentalmente questo gioco?
In Dojo
Kun ciascun giocatore è un sensei, (maestro di arti marziali) proprietario di
un dojo (palestra di arti marziali) che gestisce scovando nuovi talenti da
addestrare in vista di 2 prestigiosi tornei. Il gioco si suddivide
principalmente in 2 parti: la parte di preparazione e quella del torneo. La
prima è gestita attraverso una meccanica di piazzamento lavoratori nella quale
gli atleti migliorano le proprie caratteristiche attraverso allenamenti ed
esperienze di vita. La seconda parte è gestita risolvendo i combattimenti tra
gli atleti mediante il lancio di dadi tematici, i sensei non coinvolti cercano
di dimostrare "quanto ne sanno di arti marziali" cercando di
indovinare i vincitori dei singoli scontri. Una partita dura tra i 60 ed i 90
minuti e può coinvolgere da 1 a 4 giocatori esperti.
6 Ma quindi è un titolo al quale si può giocare anche in
solitaria?!
Si, l'introduzione degli Skull Dojo ci ha permesso di sviluppare una versione solitaria per misurare le proprie capacità gestionali!
7 Dopo avercelo egregiamente presentato prova ora a darci
tre buoni motivi per sederci al tavolo e fare una partita a DOJO KUN!
Orpo!!
Tre? vabbehccipprovo…
Uno:
perché se non lo fate potrei scoprire dove abitate Due: perchè, considerando il primo punto, non sono Brad Pitt
Tre: perchè se vi piacciono le arti marziali potreste trovarvi a gridare UATTTAH!
8 Com’è stato collaborare con YEMAIA, la casa editrice
che produrrà il titolo?
Molto
buono. Sono rimasti affascinati dal concept di gioco molto presto e hanno seguito
da vicino lo sviluppo. Si è sempre discusso apertamente sulle modifiche
cercando di raggiungere la migliore versione possibile dei concetti di gioco
originali . E' stato come percorrere una strada tortuosissima ma proprio per
questo si è rivelato un processo estremamente affascinante. Infatti le idee
migliori le ho trovate rimaneggiando e rivoluzionando tantissime volte gli
stessi elementi. A livello grafico, secondo il mio parere personale, è stato
fatto un lavoro superbo. Devo ammettere infatti che quando inizialmente sognavo
una copertina, quella copertina era molto diversa dall'attuale.... ed era molto
più brutta!.. lascio ad altri decidere se i miei sogni sono proprio deprimenti
oppure no :)
9 Concludiamo informandoci un po’ sui tuoi progetti
ludici futuri, hai altri prototipi nel cassetto? :)
Il prossimo anno dovrebbe uscire Men In Block per la Giochix, un gestionale fantascientifico incentrato, più che sulla gestione delle risorse, sulla gestione del personale alieno multietnico evitando tensioni interraziali ed il propagarsi di malattie. Inoltre ci sarebbero un altro paio prototipi in visione presso degli editori tra i quali 2 giochi di robottoni e 1 picchiaduro da tavolo.... poi a livello di "software" c'è il mondo...
Bene, non possiamo che essere felici per te e ti
ringraziamo per la disponibilità!
Aspettiamo la prossima Essen per vedere presentato questo
promettente titolo e, chissà, magari nel 2016 ci risentiremo per parlare di Men
in Block!Ciao Roberto, in bocca al lupo!
Grazie
e crepi ... tra atroci sofferenze.... ci si vede ad Essen allora ciao ciao!
Roberto
Ancora complimenti per la nuova interessante intervista!
RispondiEliminaDojo Kun è un mio pallino che voglio immediatamente recuperare
Grazie mille, merito come sempre della disponibilità dei nostri simpatici ospiti!
EliminaDojo Kun è sicuramente da provare, è un german un po' atipico ma molto interessante :)
Miii grande Max e complimenti a Roberto Pestrin...
RispondiEliminail titolazzo in questione l'avevo messo nel mirino dopo il report di Dado su IdeaG.
Non vedo l'ora di vederne qualche anteprima/test drive perchè dalle premesse credo faccia al caso mio.
poi la pulce nell'orecchio del gioco gestionale tra Xcom e Giochix... che te lo dico a fare, le due cose insieme sono come il latte e la mescalina, come la nitro e la glicerina, come il protossido d'azoto e Dominic Toretto.
Bravi tutti :D