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venerdì 14 novembre 2014

“MIO CARO MAX… E MAGNAMOSE ‘STO SCHNITZEL DI PANDA!”


 
Caro Max, ma quante ospitate nel tuo blog! Designer famosi che accettano interviste, altri blogger che giungono fino a Galliate per poter toccarti e ammirarti! E poi tutti a Essen! Quante emozioni, Max. Quanti schnitzel e pretzel e weisse! Possiamo dire che abbiamo dormito pure in camera insieme?
Hai visto quanti introvabili Spiel des Jahres che c’erano a Essen?
Sì, maledetto, ho comprato Andor in tedesco. Era a 24 euro, mi ero esaltato e l’ho comprato senza pensarci. Ora mi studierò il tedesco solo per poter giocare ad Andor da solo senza di te, tiè, tiè, tiè.
Ma bando alle ciance!
Con il mio ormai puntuale ritardo, è il momento di parlare dell’ennesimo titolo di questa carrellata di giuochi che hanno ottenuto il prestigioso premione tedescone.
So che a te questo titolo non piace, e sotto sotto ti capisco, ha una serie di elementi che mettono tanti dubbi sui motivi per cui è stato realizzato questo giuochino: Zooloretto.
Che è un po’ come aver premiato all’Oscar un film come “Scappo dalla città 2”.
Perché, come tu ben sai, Zooloretto è la versione pimpata del giuochino leggiadro e breve di carte “Coloretto”, che tanto ha fatto sfoggio alla ludoteca con la versione Culorotto, proposta dal Dado Critico, in cui si doveva soffrire con robe piccanti che col capsaicino che ci gioco, bruciatevi le papille gustative per conto vostro.
Coloretto è un gioco gradevole e semplicerrimo, che a quanto pare ha fatto tanto successo, al punto che i colletti bianchi della Abacus Spiele, in un’enorme sala riunioni con tavolo ovale d’ebano e sigaroni cubani, ci avranno visto la gallina dalle uova d’oro.
M’immagino l’autore del gioco, Michael Schacht, in fondo al tavolo, e tutti attorno i colletti bianchi:
"Dottor Schacht, non ci possiamo permettere di diminuire gli introiti, dobbiamo mantenere l’hype”
“E’ vero Dottor Schacht, è molto importante mantenere l’hype”
“Ma… non possiamo provare a promuovere qualche altro giochino mio, tipo Mondo? O China?”
“Dottor Schacht… vogliamo un Coloretto che costi il quadruplo. Vogliamo Coloretto: the Board Game”
Quante notti insonni avrà passato, il povero autore paffutello, prima di arrivare a Zooloretto.
Dato che a te Zooloretto non è piaciuto, te lo rispiego velocemente, per dispetto: Il giocatore di turno pesca una tessera raffigurante un animale e la dispone su un vagone di un treno bestiame, oppure prende uno dei vagoni e piazza gli animali nei recinti del proprio zoo, in modo tale che ogni recinto tenga ammassati e sofferenti il maggior numero di animali dello stesso tipo. In aggiunta può comprare animali dagli altri giocatori, espandere lo zoo, eliminare animali di troppo.
Michael Schacht ha avuto la brillante quanto controversa idea di spostare l’ambientazione del gioco da “nulla” a “animali teneri”, senza tenere conto dell’ira degli animalisti e dei vegani.
Poveri animali portati tramite sporchi vagoni di treni in piccoli recinti stretti, e se gli animali non ci stanno, tutti ammassati nella “stalla”, buia e tetra. E se ci sono i soldi, via, eliminati, neanche fosse il gioco del McDonald.
Il problema è che, come direbbe Nanni Moretti se fosse un game designer: “le scelte per il background sono importanti!” e giù schiaffoni.
Coloretto è un titolo estremamente funzionale per il fatto che abbia una regola sola, e attorno praticamente nulla, se non qualche piccolo dettaglio spiegabile tra l’altro durante il gioco ai neofiti. E’ un gioco totalmente astratto, e va bene così. È un piccolo gioco bomba.
Zooloretto è sostanzialmente lo stesso giuochino ma con i soldi. Il che crea quel pochino di rallentamento cerebrale che lo dovrebbe rendere più profondo, ma fa perdere un po’ di quell’immediatezza e freschezza da gioco estivo che faceva tanto bello il titolo originale.
Io sinceramente ammiro lo sforzo che ha fatto l’autore per trovare una soluzione di dubbio gusto ma funzionale al gioco.
Se l’ambientazione discutibile fosse stata volontaria, ora avremmo però molti altri elementi, come: le angherie del custode, visitatori che cadono nelle gabbie delle tigri, ippopotami che spruzzano escrementi addosso ai passanti...



Cordialmente,
 

Benedetto.

2 commenti:

  1. Ma vuoi mettere la soddisfazione quando due animali si accoppiano e aggiungi il cucciolo nel recinto?
    Una genialata! :)

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  2. Si, forse l'unica genialata di tutto il gio COF COF! ;)

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