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sabato 15 febbraio 2014

"MIO CARO MAX..."


Idee Ludiche è un Blog che parla di Giochi attraverso le esperienze dei giocatori, siano essi semplici appassionati o affermati Autori; nelle sue pagine si trova un buon mix fatto di interessanti  interviste, gustose recensioni, reportage di eventi ludici… ma…
Ma ancora qualcosa manca per completarne l’alchimia, quel non so che di sfizioso!
E allora perché non buttarsi su qualcosa di ironico e divertente, che permetta di parlare di Giochi in modo informale e scanzonato, ma sempre con competenza e nel rispetto dei chi, di questo mondo ludico, si ciba quotidianamente?!
Ed è proprio da questa esigenza che nasce “MIO CARO MAX…”, una rubrica curata dal fantasioso Benedetto che, attraverso una serie di “lettere” indirizzate al sottoscritto, troverà il modo di lanciarsi in analisi informali incentrate in modo particolare su ciò che riguarda l'universo dello Spiel des Jahres, riuscendo a dimostrare addirittura perché Villa Paletti possa essere meglio di Puerto Rico! J

Beh, che altro dire, gustatevi la prima uscita!



LuDelusione 

 
Caro Max, tu mi chiedi di contribuire all’espansione del tuo blog, ad aiutarti a raggiungere cifre di visitatori che neanche TeOoh di Recensioni Minute (un giorno ti sconfiggerò!). E’ una bella cosa e mi sento onorato per questa proposta, che ho accettato di buon grado. Ma caro Max, perché io dovrei essere un degno scribacchino per il tuo blog? L’ansia mi assale, l’insicurezza prende il sopravvento, mille domande mi sorgono:
quanti Dizionari di Giochi dovrò studiare prima di addentrarmi in recensioni e analisi?
Quante partite ad ogni singolo gioco dovrò fare?
E se poi il Puzzillo torna a scrivere e per colpa mia finisci (di nuovo) nelle sue grinfie malefiche? Quante piaghe riaprirei?
Devo confessarti una cosa, mio caro Max.
Siediti, ti devo parlare.
La prima volta che feci visita alla quasi neonata Ludoteca Galliatese, ormai un anno e mezzo fa, venni accolto dagli ancora buoni e gentili Matteo “TeOoh” Boca  di Recensioni Minute (quando non si era montato la testa con ‘sta storia della fama su Iutubbe) e Mario Sacchi di Post Scriptum (che invece era già il montato Mario Sacchi di Post Scriptum).
Sei seduto, Max? Sì? Siediti meglio.
Matteo e Mario mi fecero provare per la prima volta un gioco. Eh no, non l’avevo mai provato. Eh. Scusa.
Dominion.
E tra l’altro giocai completamente a caso, comprai un sacco di azioni diverse, un sacco di rame, una sconfitta clamorosa.
Non che fossi un totale neofita, da un bel po’ di anni ormai avevo scoperto il mondo del Giuoco, a partire da quello che tuttora è nella mia top 5 dei miei giochi preferiti.
Sì, è uno dei miei giochi preferiti. Eh lo so che non… Scusa.
I Coloni di Catan.
Io ci ho provato eh? Ho conosciuto, comprato, scoperto altri titoli, di varia complessità e lunghezza, va bene. Ho ancora tanti buchi, e devo ancora studiare. Ci sto provando. Ma sai quante volte sono stato picchiato e deriso quando dichiaravo i miei buoni sentimenti per “Bang!”? Lo devo ammettere, preferisco i family e i party games, mio caro Max. I giochi semplici, con poche pagine di regolamento, che puoi proporre ai non giocatori, agli amici… alle amiche! Puoi proporre Terra Mystica alle amiche? No! Puoi proporre un “semplice” Puerto Rico, o un “leggero” 7 Wonders, senza che la gente rimanga perplessa? Niente di niente.
Mio caro Max, lì alla ludoteca vengo giudicato, e tutti ridono di me, quando porto Kingdom Builder nel mio sacchetto della spesa riutilizzabile a base rettangolare (che così i giochi ci stanno meglio). Una volta ho portato pure Qwirkle, e ci ho dovuto giocare da solo.


Ma non credere che al di fuori di quest’ambiente io me la cavi, no. Come tu ben sai, io mi cimento a realizzare giochi. E’ una bella attività, che mi ha dato qualche soddisfazione, e che spero che me ne dia altre, certo. Però, quando mi scappa di dire che svolgo queste strane attività, la gente mi guarda male. Dice: “ma fai giochi tipo Magic?!?”. E io inizio a balbettare, e a cercare di guadagnare punti dicendo “ma no, diciamo che sono più simili a… UNO..!”.
Insomma sono lì, nel limbo!
Tu mi hai chiesto di provare a realizzare una rubrica dedicata allo Spiel des Jahres, il Granny del gioco da tavolo, commentando i giochi vincitori e finalisti. E mi sembra una buona idea, a me piacciono molto quei giochi! Ma che paura! Quanti articoli ci sono che ne hanno parlato? Quanti articoli sdegnati nei confronti di “Hanabi” o di “Villa Paletti”?
Il mondo dei gamer non perdona.  Quindi volevo proporti di chiamare in causa il “non giocatore” che è in me, quello che dice: “err... sì, vado alla Ludoteca Galliatese.. ma non è che mi piacciono i giochi, è che lo faccio per studio…”. Quello che comprende chi gioca a Dominion e dopo mezza partita dice: “senti.. la smettiamo qui?” (Storia vera). Quello che picchierebbe gli utenti fissati della Tana dei Goblin. Insomma, quello che giocherebbe in maniera spensierata. Che Carcassonne rimane il top (e non solo in due giocatori, noiosi). Che bene o male sente di aver intuito le motivazioni della tenera giuria dello Spiel des Jahres. Quindi, caro Max, perdonami se non avrò la visione da visitatore giornaliero di BoardGameGeek. Se questo fosse un blog sul cinema, parlerei delle commedie rosa con Hugh Grant. Se fosse un blog sulla musica, parlerei di Lady Gaga. Se fosse un blog sul gossip, mi sentirei a mio agio e scriverei di tutto. Insomma hai capito.
 
Cordialmente,

Benedetto

4 commenti:

  1. Caro Benedetto,
    hai tutta la mia solidarietà! Anche io vengo criticato da alcuni amici gamers perché nelle mie serate ludiche, giochi come Carcassonne e Coloni di Catan (ehm... scusate), non sono il punto di partenza, ma quello di arrivo.
    Se quindi verrai sbeffeggiato perché parlerai di Dixit, Villa Paletti, Niagara o Il giro del mondo in 80 giorni, sappi che avrai un assiduo lettore ed estimatore, perfino se citerai i giochi del KdJ, dove per K non intendo Kenner, ma Kinder!

    PS: se sapessero che fanno giochi tipo UNO, penso che i gamers rabbrividirebbero :) Magari, per provare a farli contenti, la prossima volta potresti citare anche Risiko...

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  2. Grazie Francesco! Alfieri del Giuochino Leggiadro! Sui Kinder, spero di poter fare esperienza appena la mia nipotina raggiungerà un'età minima, così potrò iniziare a fare regaloni compulsivi :D

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  3. Beh ragazzi, io dico sempre che se non ci fossero i "giochini" leggeri a far appassionare la gente al mondo del board game, non esisterebbero neanche i "gioconi"!
    Quindi VIVA i vincitori dello SdJ che, alla fine della fiera, è pur sempre il più prestigioso premio in circolazione! ;)

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  4. Completamente d'accordo con voi ragazzi!
    Viva i giochi leggeri che portano nuova linfa vitale al nostro ambiente ludico! ^_^

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