Caro Max,
vorrei raccontarti della mia Estate 2013. Con la mia band
di amici fricchettoni, i Pop James,
andammo in giro per le spiagge toscane a suonare musica raffinata, accendere
falò abusivi, inzaccherarci gli strumenti musicali di sabbia, e tutte queste
cose hippie.i Pop James |
Nel gruppo, io sono la quota nerdacchiona. Diciamo che sono un po’ il “Donatello” del quartetto. Sono quello che propone le cose più progghettare e che porta sempre qualche giochino da fare fra una session di prove e l’altra.
Ovviamente, oltre a riempire il nostro macchinone di robe per il campeggio e aggeggi sonori e amplificatori e sostanze psicotrope, sono riuscito a inserire qualche giochino. Il poco spazio a disposizione mi ha permesso di portare pochi giochini piccini, fra i quali l’appena acquistato Qwixx.
Le attività ludiche preferite dai Pop James sono due: una è il frisbee, che ci conduce direttamente agli anni ’90. Scopo del gioco è non trovarsi le dita insaccate nella mano.
L’altra attività consiste nel ridere per cose strane e apparentemente poco divertenti, sfruttando un prodotto ludico che stimola la creatività e fa venire molta fame. No, ma io mica gioco a questo gioco.
Te lo giuro, Max.
Te lo giuro, mamma.
Queste attività rubano spazio a quei giochi intelligenti e bellissimi che l’industria ludica tedesca propone, quindi durante questa settimana l’unico gioco che ha avuto spazio fra quelli che interessano al tuo blog è stato proprio Qwixx.
Perché Qwixx? Perché è stato chiaramente pensato per essere giocato in una situazione disagevole, noiosa, stretta, accaldata, come un’automobile senza aria condizionata in autostrada per 4 ore con sveglia alle 5 del mattino.
Max, hai mai giocato a Qwixx? Te lo spiego al volo.
Ogni giocatore è dotato di una schedina e di una matita rubata all’Ikea. Queste schedine hanno quattro righe colorate indicanti valori da 2 a 12, in ordine crescente o decrescente. Il giocatore di turno si sforza di tirare dentro la scatolina 6 dadi, 2 bianchi e 4 colorati, senza che rotolino sotto i sedili, e urla la somma dei dadi bianchi. A questo punto i giocatori devono inventarsi un modo per crocettare. Chi si poggia sul cruscotto, chi sulla borsa frigo, chi sul finestrino, chi sul volante mentre guida, tutti tentano di fare una crocetta su una casella corrispondente al numero annunciato. Lo sfortunato giocatore di turno ha malauguratamente diritto a crocettare due volte, sommando un dado colorato con uno bianco, tenendo la scatola con una mano (badando che i dadi non rotolino per colpa di un dosso), il foglietto con l’altra mano e la matita in bocca. Il dramma è quando si va in galleria: le luci gialle al neon impediscono di distinguere fra il dado verde e il dado rosso, creando un momento di stasi del gioco in attesa dell’uscita dal tunnel.
I giocatori possono crocettare da sinistra verso destra, ed eventualmente posso scegliere di saltare caselle, senza che possano però tornare indietro. Se per caso il giocatore di turno non può fare crocette, è costretto a urlare “FEHLWÜRFE!” (che credo significhi “MAREMMA IMPESTATA!”), perdendo 5 punti. Scopo del gioco è fare più crocette possibili senza bucare la schedina con la matita, per colpa di una sterzata di troppo dell’autista. E dopo la partita si può tornare a ronfare.
Sì sì, scusa Max, hai ragione, devo parlare degli Spiel des Jahres.
Questo gioco arrivò in finale per lo SdJ 2013, lasciando molti utenti alquanto perplessi, e devo dire che sotto sotto anch’io rimasi un poco boh. Graficamente è molto grezzo e tristolino, non ha un grande twist e insomma sa un po’ di minestrina.
Ai miei amici Pop James dissi “ahah, sembra Keltis ma con i dadi!”. I Pop James non capirono.
Sembra Keltis (Vincitore dello SdJ 2007) per la meccanica del “che fo? Salto questa casella, anche se poi esce proprio il numero che ho saltato?”, e mi sembra che sia l’unico reale pensiero che il mio ipotalamo formula durante la partita.
Di Keltis te ne parlerò un’altra volta, carissimo Max.
C’è molta leggiadria e poche risate, tutti crocettano contemporaneamente e nessuno si annoia, pare.
Però capita che per un popo’ di turni, soprattutto verso
la fine del gioco, non crocetti nulla, e quindi la ganzata che giochi anche
quando non è il tuo turno va un po’ a scemare, e speri che non ci siano dei
TUNNEL che interrompono l’emozionante partita. Insomma, Qwixx, fra i finalisti dello Spiel des Jahres (gli altri sono Hanabi e Augustus), mi è parso quello più fiacchino, che appunto, giusto giusto te lo metti in tasca, e lo tiri fuori quando sei in sala d’attesa, quando sei sul treno, quando aspetti la minestrina, quando sei in macchina, che si aspetta l’autogrill, e poi ti fai un sonnellino, e poi partitina a Qwixx, tiri i dadi e sommTUNNEL.
Cordialmente,
Benedetto