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giovedì 11 giugno 2015

HIGH NOON CON LA LUDOMAMMA GIORGIA PANDOLFO

Pare che Asini e buoi, un mio articolo pubblicato a fine maggio, sia stato l’elemento scatenante che ha permesso la nascita di EMEROTECA LUDICA, la pagina FB gestita dalla Ludomamma Giorgia Pandolfo.
Molti di voi conoscono già Giorgia (Noctua Cojuntas), io ho avuto modo di apprezzarne la schiettezza, la caparbietà e la grande competenza grazie ad una serie di piacevoli chiacchierate avvenute tramite la chat di FB. E proprio dall’ultima sproloquiata che ci siamo fatti una domenica sera è venuta fuori questa peculiare intervista stile Mezzogiorno di Fuoco, nella quale alternativamente ognuno di noi sparava una domanda alla quale l’altro doveva rispondere e controbattere a sua volta.
Probabilmente avrete già letto le mie risposte sulla pagina dell’Emeroteca, oggi vi propongo quelle di Giorgia. Sono risposte molto interessanti dalle quali emerge la passione per il gioco da tavola e la voglia di promozione della cultura ludica che animano la vita di Giorgia; la lettura è consigliatissima! ;)
 

Cos’è per te il gioco? Cosa ti piace del giocare?

Per me il gioco è una delle essenze del vivere, una entità complessa al pari di amore arte ed altre cose importanti: cambia a seconda dello sguardo di chi l'osserva, nel mio c'è la curiosità.
Cosa mi piace del giocare: indagare i meccanismi del divertimento, scomporli ed appropriarmene.


E a cosa ti piace giocare invece?

Mi piace giocare a TUTTO non solo boardgames, ho delle preferenze ma mi caccio volentieri in qualsiasi esperienza ludica.
Il mio gioco preferito resta Rasende Roboter / Ricochet Robot non mi stanco mai di giocarci.


Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni? Il tuo lavoro è inerente al mondo del gioco? Altrimenti, come ti sei appassionata al mondo del gioco?

Faccio l'impiegata nel settore IT, dall'anno scorso la mia vita ha incrociato di nuovo quella di Flaminia Brasini (acchittocca: Egizia, Comuni, Leonardo da Vinci) la collaborazione con la  sua  Onlus ConUnGioco è la cosa più vicina a lavoro ludico che mi sia mai capitata: ci stiamo occupando di contrasto all'azzardo patologico.
Come mi sono appassionata al mondo del gioco? Boh, ci sono nata così... pensa che in una gita, da bambina, le mie nonne hanno perso le mie tracce in un isolato albergo di montagna: ero scesa nella bisca a guardare i decori delle carte da gioco regionali e le strategie degli uomini al tavolo.


Mi dicevi che per qualche tempo ti sei "allontanata" dal nostro piccolo grande mondo ludico: cosa ti ha spinto a rientrarvi?

Sono rientrata perché il gioco è una parte incoercibile di me. Stare tutto questo tempo lontana è stata una grossa sofferenza: per una ludica passare anni dove il brivido più significativo è stato pescare una pinella a canasta… capisci?  CAPISCI?
Sono rientrata occupandomi di contrasto all'azzardo patologico e *cimentandomi* nello sviluppo di un serious game… la mia vocazione però è quella del blaterar di gioco, impicciarmi di tutto e di tutti: è stato bello trovare intatti i rapporti tessuti tanto tempo fa come crearne facilmente di nuovi ed importanti, sto rientrando a casa.


Perdona la mia "ignoranza", ma in che modo ti occupavi di giochi prima? Scrivevi? Inventavi? Censivi? Organizzavi eventi?

Gestivo eventiludici.it un database relazionale di Eventi, Realtà, Persone, Giochi e le loro interazioni (che sono il mio interesse principale) le informazioni venivano passate a KILI (mailing list dei giornalisti che si occupano di gioco) con un consistente ritorno mediatico:  ancora oggi non esistono censimenti ragionati, questa semplice lista dell'emeroteca ludica sta colmando l'ennesimo vuoto di relazione… eppure conoscersi, scambiarsi esperienze è essenziale!
Ora il mio interesse è fare salotto: prendere le persone ed aggregarle su un'idea; per esempio , mentre compilavo la lista da cui è venuta fuori l’emeroteca ludica, Spartaco Albertarelli ha tirato in ballo il tema “gioco e donne”: inevitabile chiamare in causa Marco Alberto Donadoni (ho fatto l’esegesi di un suo libricino sull’argomento) e Maresa Bertolo… capito che personcine? Bisogna trovare uno spazio per un dialogo partecipato e se il sistema funziona voglio estenderlo a cose più concrete: per esempio a Carrara ho imbastito le reti per gioco e cura di disturbi mentali (mancano passaggi alla catena tra l'autore e il terapeuta) e di gioco ed educazione nelle scuole: (Carzan, Cemea, Uisp, la ludoteca di Udine) bisogna creare spazi per farli dialogare.

Chi segui più volentieri di queste nuove e vecchie testate che illuminano il panorama ludico? C'è qualche novità che apprezzi in particolare o qualcosa che ora manca e rimpiangi?

La novità più interessante per me, che di fatto ho un approccio da “content curator”, è senza dubbio BoardGamerWeeky un aggregatore di cui si sentiva davvero la mancanza e che mi ha portato al tuo articolo.
Per il resto, premesso che non sono interessata a recensioni ed unboxing (le controllo solo per partigianeria quando esce qualcosa di qualche amico), apprezzo Dado Critico e Spingitori di Cubetti perché hanno stile e narrano, non si limitano a raccontare (sono in fissa su questo argomento, la medicina narrativa è il mio prossimo obiettivo).
Quello che rimpiango è TANGRAM accidenti… hai sentito le urla di Nicla? Cultura!
Cosa manca? Qualcuno che metta il focus sugli eventi (dando al visitatore la possibilità di entrare nel mondo); sul censimento delle realtà ludiche qualcuno, anche se in maniera scoordinata, si sta muovendo... tante cose mancano: penne femminili, interazione tra i settori del gioco, spazi di confronto, interdisciplinarità.


Ultima domanda per stasera: cosa pensi di Idee Ludiche? ha le carte in regola per continuare a fare ciò che si propone?!

La mia opinione vale ben poco e mi fa sorridere che salutandoci tu gli stia dando implicitamente peso: avete energie, costanza, passione per l’argomento, cosa conta più di questo?
Per il resto, non ti offendere ma il vostro sito avrebbe bisogno di un restyling di quelli tipo Gordon Ramsey! Meritate una puntata di "blog da incubo".



Spiegami! cosa non va’?!

Dall'impaginazione ai colori, dalla usabilità ai font alla navigazione.. è una tragedia! Bisogna essere fortemente motivati per leggervi anche se scrivete cose interessanti! Pure andarle a ripescare le informazioni, non è mica facile hai mai provato?
Più cortese di così non riesco, abbi pazienza... ecco mi stai conoscendo per la Noctua che sono (e del perché solitamente non scrivo recensioni!).  
 

Oook, grazie mille Giorgia della disponibilità e dei preziosi consigli, è stato un vero piacere chiacchierare con te!

  
- FUORI ONDA -
 
 
Non mi sembrava che fossimo tanto diversi da altri blog che usano il nostro "modello"... però grazie della schiettezza, ci ragioneremo e vedremo come migliorare... giustamente l'immagine è tutto!

Eh infatti non è che gli altri stiano messi meglio! ;)

 

3 commenti: