Oggi parliamo di
come un gioco può trasformarsi in un utile strumento per salvaguardare la memoria
di una controversa pagina della storia italiana: correva l’anno 1978 quando
veniva promulgata la legge 180 che decretava la chiusura dei cosiddetti manicomi.
Giacomo Doni, un
grafico pubblicitario di Capalle, paesino nei pressi di Firenze, ci spiega la
genesi dell’idea PUNTO 180:
Innanzitutto
ciao Massimiliano e grazie per questa intervista, cominciamo subito... come già
detto mi chiamo Giacomo Doni e nella vita sono un grafico pubblicitario, lavoro
in una tipografia e ho una grande passione per la fotografia.
Ho un
background ludico molto classico, diciamo anche vecchio stampo, ho sempre
giocato a scacchi, dama, backgammon...agli astratti per intenderci ma possiamo
dire che il "responsabile" che mi ha portato dentro il mondo dei
giochi da tavolo sia stato lo scoprire l'esistenza del gioco a sfondo
didattico.
E’ quindi grazie
alla didattica applicata al gioco che nasce l’idea di realizzare Punto 180?
Prima di
parlare di PUNTO 180 è giusto fare un piccolo salto indietro e riprendere
l'affermazione che ho fatto precedentemente: la mia "grande passione per
la fotografia". Parallelamente al lavoro di grafico pubblicitario dentro
una tipografia sto realizzando un progetto di tutela della memoria sulle ex
strutture manicomiali italiane chiuse dopo la legge 180 del 1978. Vi starete
chiedendo che legame abbia con il gioco? Semplice :) .
Da 7 anni
sto curando questa ricerca e stavo cercando un "veicolo", un mezzo
per creare discussione, curiosità che non fosse il semplice libro. Cercavo
l'anello che potesse congiungere l'intrattenimento con un argomento più serio:
ed eccolo là, un gioco da tavolo!!!!
Cavalcando
la logica dei giochi didattici dove si impara un argomento giocando, mi son
messo al lavoro per cercare di far collimare i due mondi, il ludico e il
fotografico e ne è venuto fuori PUNTO 180: un gioco di base scacchistica per 2
persone dove possiamo immedesimarci nel medico che deve far fuggire i pazienti
oppure nei guardiani che gli devono
catturare, il tutto giocato su scacchiere ispirate a vere planimetrie di
manicomi che ho fotografato.
fase di gioco a Ludica Milano 2013 |
Quanto tempo hai
dedicato (o stai ancora dedicando) al
progetto?
Sto
lavorando a PUNTO 180 da Giugno dell'anno scorso dove ho cominciato a buttare
giù i primi disegni delle mappe e a fare i primi test di gioco.
La prima
apparizione in pubblico è stata a Ludica Roma 2012 come prototipo da testare ed
è stata un'esperienza importantissima perchè le critiche dei giocatori hanno
permesso di apportare modifiche importanti al gioco [te ne dico una: il
restyling della veste grafica].
Sto tuttora
dedicando tempo a PUNTO 180, è debuttato in fiera in vendita a Hobby e Show
Roma 2013 svolta dall'1 al 3 Marzo, praticamente ha quasi 2 mesi di vita :) ,
adesso mi occupo principalmente nel cercare e mantenere contatti, aggiornare il
sito, facebook e così via poi, come anticipato nella risposta precedente,
questo gioco è legato a un progetto fotografico a sfondo sociale quindi PUNTO
180 deve calcare entrambe le direzioni, quella ludica e quella sociale.
Diciamo che
quando non preparo fiere ludiche cerco
di farlo avanzare nell'altro lato.
Al momento
ho fatto 1 fiera con PUNTO180 [Ludica Roma 2012] in prototipo e 4 fiere con
PUNTO180 in vendita [Hobby Show Roma - Ludica Milano - Play Modena e Ludicomix
Empoli ].
Da cosa è dipesa la
scelta di autoprodurti? La consiglieresti come strada da percorrere?
Ho
conosciuto l'Autoproduzione praticamente poco dopo aver cominciato a buttare
giù le mappe e fare le prime partite, è una realtà che mi ha sempre
affascinato, dalla musica al cinema. Ho sempre visto nell'autoproduzione qualcosa
di genuino, di puro e mi ha sempre colpito, ammetto anche che lavorare come
grafico in tipografia mi ha molto aiutato, quindi da qui è nata l'idea di poter
pensare all'autoproduzione come soluzione. Appena entrato in questo mondo ho
conosciuto Angelo Porazzi, leader di Area Autoproduzione, che mi ha consigliato
la full immersion a Ludica Roma per testare il gioco direttamente con il pubblico, vero giudice
del prodotto.
Ecco, forse
è questo il lato più splendido dell'autoproduzione: il contatto con il
pubblico, i confronti, i suggerimenti, le critiche, questo lo trovo veramente
magnifico.
Se la
suggerisco? Ma certo che si, anzi, penso sia indispensabile per due motivi: il
primo per conoscere il prodotto che andiamo a offrire nel suo lato più intimo,
nei sui materiali, e il secondo per i suoi sviluppi agili, la possibilità di
apportare modifiche a nostra scelta, di rendere ogni pezzo unico, di renderlo
vivo in sinergia con il pubblico...ecco, sinergia, la parola giusta.
Oltre a Punto 180
hai altri progetti in cantiere?
PUNTO180 ha in cantiere tanti progetti oltre a
quello fotografico che è il principale. Diciamo che fra i progetti c'è quello
di creare delle mappe aggiuntive, mappe particolari, mappe per più
giocatori...i progetti son tanti e ammetto che le idee suggerite dal pubblico
sono state veramente molto interessanti però adesso l'unica priorità è quella
di far "crescere" PUNTO 180 e poi si vedrà quali sono le diramazioni
che faremo.
Grazie
mille Giacomo del tempo che ci hai dedicato, Idee Ludiche ti augura di portare
a buon fine il tuo progetto nel più breve tempo possibile!
PUNTO 180 è
un gioco che merita di essere giocato, non solo per la bontà del prodotto ma
soprattutto per il fatto di rappresentare, come detto in precedenza, un utile veicolo che rendere fruibile un
argomento piuttosto delicato al grande pubblico.
Un grazie ancora a te Massimiliano per
l'occasione che mi hai dato di poter far conoscere il mio gioco e il progetto
fotografico!
A presto
:)
Giacomo Doni
Bravo Giacomo, l'impegno si premia sempre.
RispondiEliminaAltre mappe? :)