Daniele Ferri da
Ferrara, una persona che non passa inosservata!
Espressione
sorridente e modi affabili sono le armi che usa per farti sedere al suo tavolo,
ed una volta li non si può resistere al fascino dei suoi giochi… una partita
tira l’altra!
Ma chi è Daniele
Ferri? E quali sono i suoi giochi?
Scopriamolo
insieme in questa intervista che l’autore di VEGEtables ha concesso a Idee
Ludiche:
Daniele Ferri a Ludica Milano 2013 |
Daniele, raccontaci
di te e di come è nata la passione per il mondo dei giochi.
Sarò moplen. Sono nato nel secolo, ma che dico, nel
millennio scorso! E il mio anno è lo stesso del numero di case di una
scacchiera. Da 6 lustri mi occupo di informatica, ma solo perché mi piace
giocare coi computer. Da ¼ di secolo divido il cammino con moglie e figlia, che
sopportano la mia ludopatia, di cui assorbii i germi in seconda elementare
quando mi venne regalata la prima scacchiera, esplose viralmente ai tempi di
“Gradara Ludens” ed è tutt’ora nel pieno dell’infezione.
Come e dove nasce
l’idea VEGEtables?
Da un’insana passione per i giochi di carte. Quelli veri,
intendo. Sai com’è, oggi ci sono una quantità impressionante di “giochi CON le
carte” (e non li nomino per non farmi dei nemici “a gratis”) che però non hanno
nulla spartire con quelli che intendo io. Io volevo un gioco di stampo
“classico”, che mettesse alla prova le capacità di calcolo, di memoria e di
analisi della situazione corrente, come si fa nel Bridge, nella Briscola e nei
mille altri titoli che potrei citare.
Da quanto tempo ti
stai dedicando a questo progetto?
VEGEtables sta per arrivare al primo compleanno. E in
questi dodici mesi mi ha fatto fare parecchia strada (Lucca, Milano, Roma, solo
per citare le più importanti in Italia) anche se la soddisfazione maggiore
arriverà ad agosto. Dopo aver presentato VEGEtables alla edizione 2012 del Mind
Sports Olympiad di Londra (dove mi hanno passato al microscopio per 4 giorni),
domenica 25 agosto 2013, alla 17a edizione del MSO, si terrà il
“torneo introduttivo” di VEGEtables, per saggiarne il gradimento e, speriamo
tutti, farlo diventare Disciplina Ufficiale dal 2014. Un incrocio di dita è
d’obbligo.
E quanto al compleanno, è fissato per domenica 16 giugno
un evento speciale: il torneo dei Masters, riservato ai vincitori di uno dei
tornei del primo anno. Si svolgerà in località segreta (che raggiungeremo
tramite pullman) e ci sarà un Open per gli accompagnatori, intervallato da
pranzo all together. Puoi venire, se ti va…
sequenza di carte di VEGEtables |
Oltre a VEGEtables
so che hai ideato anche un gioco molto intrigante che si chiama Estrema
Sintesi…
Avrai notato la citazione nella mia prima risposta.
“Estrema Sintesi” nasce dalla mia passione per
l’enigmistica e i giochi di parole in generale. Mi sono divertito a “zippare”
il testo di una trentina di pietre miliari della storia della musica italiana
offrendo, nello spazio di un biglietto da visita, l’Estrema Sintesi delle
parole delle canzoni. Ti regalo un piccolo esempio inedito.
“Davvero non
capiamo come si esprime il grosso rettile”
Carino, eh?
Da cosa è dipesa
la scelta di autoprodurti?
Autoprodursi è quasi una tappa obbligata. Quando ho visto
il gradimento del prototipo di VEGEtables ho pensato che sarebbe stato carino
che esistesse un gioco col mio nome sopra.
Quindi ho iniziato, probabilmente sbagliando, a bussare
alle porte di chi produce giochi, ricevendo la classica risposta: le faremo
sapere.
Mi sono stancato in fretta di questo atteggiamento, e
grazie al contatto di Angelo Porazzi, mi sono recato a Turnhout, in
Belgio, al Q.G. di Cartamundi, dove ho preso gli accordi per la produzione, e
dopo qualche mese le mie carte erano una realtà.
Ma una precisazione è importante. Bisogna essere certi
della bontà del proprio prodotto. La mia formazione ludica di stampo
prettamente classico (scacchi, dama, go, backgammon, bridge e potrei
continuare) mi ha permesso un approccio altamente critico nei confronti della
mia creazione. Sapevo quali ne fossero i difetti e li ho rimossi. So quali sono
rimasti e li ho nascosti così bene che nessuno li ha ancora trovati. Il gioco è
matematicamente inattaccabile: non
può bloccarsi nemmeno giocando in modo illogico.
Hai progetti
futuri in cantiere?
Arriverà un altro gioco di carte. Top Secret, ovviamente.
Come fu per VEGEtables ho prima creato la base del gioco
con le normali carte francesi, l’ho proposto agli amici raccontando che avevo
trovate le regole sul web e ho misurato in diretta il gradimento. E mi sono
convinto per partire anche con questa avventura.
Sono in attesa delle prime bozze grafiche e se sarò
fortunato avrò il primo prototipo presentabile in anteprima assoluta a “Paris est ludique” (22-23 giugno)!
Buono a
sapersi Daniele! Allora prima di
salutarci non possiamo che farti un grosso in bocca al lupo per la
realizzazione del tuo nuovo progetto!
Non vediamo l’ora
di scoprire cosa ci riserverà questo eclettico autore, capace di spaziare dal
campo della matematica a quello dell’enigmistica con semplicità e naturalezza, ma
sempre mantenendo i suoi giochi ad un livello fruibile a tutte le tipologie di
giocatori!
Continua così
Daniele!
Max_T