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martedì 13 dicembre 2016

IMHOTEP: RISCOPRIAMOCI ARCHITETTI DELL'ANTICO EGITTO

Ed eccoci ad approfondire la conoscenza di Imhotep, uno dei tre titoli che avevo affrontato “minutamente” nell'articolo di settimana scorsa (QUI).
Ora che ho all'attivo qualche partita in più posso darvi un giudizio più completo, che si conferma estremamente positivo.
Imhotep è un gioco molto piacevole da vedere e da giocare, che fa dei materiali uno dei suoi indiscussi punti di forza, il resto è frutto di un sapiente mix di opportunismo, calcolo e ottimizzazione del turno.
Le regole sono molto semplici da spiegare ed imparare, l'interazione è molto alta e la rigiocabilità pure, andiamo a scoprire il perché vedendo come si gioca:
I giocatori (da 2 a 4) vestono i panni di architetti dell'antico Egitto che, spostando splendidi cubettoni di legno (rappresentanti blocchi di pietra) tramite barche, cercano di portarli ai 5 siti di costruzione disponibili, piazzandoli per ottenere punti vittoria. I punti vengono assegnati a seconda del sito nel quale vengono scaricati i blocchi, e possono essere totalizzati immediatamente, a fine turno o a fine partita, in base a dove e come li si posiziona all'interno del sito. I 5 siti rappresentano il Mercato (che fornisce carte da giocare con le stesse modalità viste per l'ottenimento dei punti, ossia: immediatamente, come azione aggiuntiva durante il proprio turno - carte “blu” - o come bonus a fine partita), la Piramide (permette di ottenere punti immediatamente dopo aver posizionato le pietre e si sviluppa su tre livelli), il Tempio (si sviluppa in lunghezza e permette di ottenere punti alla fine del turno per ogni pietra del proprio colore che si trova più in alto sulla sua casella), la Tomba e gli Obelischi (entrambi forniscono punti solo a fine partita; con la prima si ottengono punti per i gruppi di pietre adiacenti dello stesso colore, con gli Obelischi i punti si ottengono proporzionalmente all'altezza di ciascuno di loro, più pietre ci sono nella pila più punti si ottengono).
Ogni tessera sito è giocabile su due facce (lato A, mediamente più intuitivo e consigliato per la prima partita e lato B, modalità più sfidante che può essere sperimentata già dalla seconda partita in poi) e permette diverse modalità per piazzare i blocchi e conseguentemente totalizzare punti.
I giocatori possono decidere di effettuare solo 1 tra le 4 mosse possibili che hanno a disposizione ad ogni turno, che sono: prendere 3 pietre dalla cava (riserva) e metterle nel proprio magazzino di stoccaggio, che ha una capacità massima di 5 pietre; prendere 1 pietra dal magazzino e metterla su di una nave che ha ancora spazi disponibili; portare una nave in un sito scaricando, nell'ordine in cui sono caricate sulla barca, le pietre e piazzandole secondo le regole di posizionamento del sito; oppure giocare una carta “blu” precedentemente ottenuta al Mercato.
La partita si gioca su 6 turni, scanditi da altrettante carte Round che determinano quale dimensione avranno le barche per quel turno.
Terminato il sesto round con l'arrivo dell'ultima barca disponibile al sito, si contano i punti e chi ne ha totalizzati di più è il vincitore.
Le barche in totale sono 8 (due da 4 spazi di carico, tre da 3 spazi, due da 2 spazi ed una da 1 spazio) ma ad ogni round se ne usano sempre e solo 4. Ogni barca ha un numero minimo di spazi da riempire per poter essere spedita, che equivale al suo numero di spazi totale meno 1, in questo modo una barca da 4 spazi può essere spedita non appena viene caricato il terzo cubo su di essa.
Da notare che le carte Round sono suddivise in 3 mazzetti da 7 carte l'uno, uno per le partite a 2 giocatori, uno per quelle a 3 e uno per quelle a 4. Determinato il numero di partecipanti alla partita si prende il mazzetto adatto e si toglie una carta coperta a caso, questo per non dare punti di riferimento ai giocatori e, secondariamente, unita al fatto che i siti sono double face, aumentare la longevità del gioco.
Ora che abbiamo visto la longevità, parliamo dell'interazione tra i giocatori che è invece data da una semplice regola che non ho ancora spiegato: le barche possono essere spedite ai siti da chiunque, che abbia o meno pietre del proprio colore caricate sulla barca scelta. Quindi, grazie a questo "dettaglio", l'azione che il giocatore sceglie di svolgere durante il proprio turno assume grande importanza. Caricare una nave per tentare di inviarla poi con successo ad un determinato sito, oppure mettere i bastoni tra le ruote ad un avversario conducendo la “sua” barca ad un sito che non gli permetta di totalizzare i punti che si prefigge?
Ricaricare il magazzino di stoccaggio per affrontare a pieno regime i turni successivi, oppure caricare fino all'ultimo cubo disponibile per poterne avere almeno uno o più su tutte le barche in partenza?
Difficile dire quale possa essere la mossa migliore da effettuare, Imhotep è un gioco molto tattico, le opzioni sono tante e per di più dipendenti dalla cattiveria di chi gioca al tavolo con noi... ma niente paura, bene o male anche se si viene dirottati in siti diversi da quelli che ci si proponeva di raggiungere, qualche punto lo si fa comunque.
Imhotep non è assolutamente un gioco punitivo, per questo motivo lo trovo consigliabile anche a giocatori neofiti che, come ho visto, ne apprezzano l'immediatezza e l'artwork decisamente accattivante.
Le illustrazioni sono semplici ma ben realizzate, i materiali sono ottimi, la sensazione tattile che si prova nel tenere tra le mani dei cubettoni così grandi (1,5 cm di lato!) è molto soddisfacente ed anche il cartoncino nel quale sono realizzate le plance è robusto.
Il profumo di legno e fustelle che si sprigiona all'apertura della scatola è di quelli che non tradisce le aspettative ;)
Il regolamento è scritto ad arte, chiaro e zeppo di esempi ed illustrazioni.
Insomma, ai miei occhi di lati positivi questo Imhotep ne ha davvero tanti; di negativo, oltre al prezzo definito da molti un po' altino, non saprei proprio cosa mettere sul piatto della bilancia... ad essere pignoli potrei giusto indicare la scatola sovradimensionata che, per chi come me non ha molto spazio in casa, non può essere considerata un plus.
Per il resto direi che questo titolo, il cui prototipo tra l'altro si è classificato secondo al Premio Archimede del 2010, è valido sotto ogni aspetto, convincente e particolarmente utile se si vuole introdurre qualche profano ben disposto a scoprire i segreti della nostra passione :)


Max_T


un gioco di Phil Walker-Harding (esatto, l'Autore di Sushi Go e Cacao, tanto per citarne un paio!)
per 2-4 giocatori, Età 10+, 30/45 minuti 
edito in Italia da Giochi Uniti

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Non voglio ripetere il commento della scorsa volta. Alla prossima occasione lo prenderemo (o io o il compare che gioca con me). C'è tanto hype!

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    1. Anche io non ripeterò il commento Marco... ma sono sicuro che vi piacerà! ;)

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