Oggi a Idee Ludiche un’ intervista
esclusiva a Matteo TeOoh Boca da Galliate (NO), l’autore delle irresistibili “recensioni
minute” che stanno spopolando sul web!
Ciao Teo, raccontaci di te e di come ti sei avvicinato al mondo del
gioco da tavola.
Non ti saprei bene dire, sono sempre stato un giocatore
per vocazione. Principalmente, grazie alla luuuuunga esperienza in oratorio,
quando penso alla parola giocare, vado subito con la mente al giocare fisico,
all'aperto, piuttosto che al boardgaming. E' vero però che amo le sfide e il
confrontarmi con avversari che vorrei fossero sempre più forti di me; per
questo ho sempre voluto sperimentare giochi nuovi durante le fiere del fumetto,
o incontrarmi a casa di amici per serate ludiche; ho anche un passato da
giocatore Magic da fare invidia a qualsiasi alcolista anonimo: ben 3 volte sono
ricaduto nel tunnel del “voglio diventare professionista”.
Quindi, per tornare alla tua domanda, facciamo che
identifico con l'inizio del Magic il mio esordio come “giocatore da gioco da
tavolo vero e proprio”: ergo a 13 anni.
Tu coltivi anche molte altre
passioni: sport, cucina, musica, ludoteca… come riesci a conciliare il tutto, e
quanto tempo dedichi in particolare al gioco da tavola?
Urca, domanda difficile. La soluzione è che non mi fermo.
Cioè, non che io sia frenetico nella mia vita, anzi mi sento davvero poco
stressato. Però non mi siedo mai su un divano, giusto per capirci. Quando ho
tempo libero, VOGLIO impegnarlo in qualcosa. La mia idea è che più cose riesco a
provare, più chance ho di trovare la mia vera strada, quella in cui davvero
posso fare la differenza.
Come tabella di marcia, posso dire che la cucina occupa
l'ora e mezza del “dopo lavoro”, il basket è fisso 3 sere a settimana (decise
dalla società ovviamente! Hahaha) nel dopocena, nei weekend punto a lavorare di
più sui prototipi dei miei giochi (se sono senza ispirazione, allora mi
costringo al playtest che fa sempre bene) ed eventualmente alle mie
Recensioni Minute (se ne ho l'ispirazione). Mercoledì sera, fisso invece in
Ludoteca Galliatese! Con la fatica che ci è costata!!! La musica e lo studio... si
inseriscono in ogni altro spazio in cui voglio svagarmi!
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LUDOTECA GALLIATESE |
Per il boardgaming, possiamo dire che, sommato gioco nel
mondo reale, nel mondo virtuale e prototipazione, sono sulle 12 ore
settimanali. Se sembra tanto, sappiate che a me sembra davvero poco, spesso
avrei voglia di provare questo, rifare una partita a quell'altro per fare di
meglio... ma ho imparato dalla seconda ricaduta nel tunnel Magic a regolamentarmi.
Vediamo di conoscere meglio i
tuoi gusti in fatto di giochi: quali sono i tuoi titoli preferiti?
Intanto eliminiamo i giochi coi dadi. Se il gioco ha un
dado, al 90% non mi piacerà. Si salvano quelli come “I castelli di Borgogna”,
“Kingsburg”, “Troyes” “Cyclades” in cui il lancio di dado può essere mediato,
modificato. Allo stesso tempo però non mi entusiasmano veramente.
In ordine quindi sparso, i miei 10 preferiti sono:
Agricola, Puerto Rico, Glen More, Race for the Galaxy, Dominion, Hive, Quarto,
Coloretto, Trajan e i Principi di Firenze.
Adoro però anche quelli super rilassati tra cui annovero
come migliori 10: Saboteur, Rock and Balls, Jungle Speed, Dixit, Nuns on the
run, Ubongo, Riff Raff, Schiacciamosche, 6 Nimmt!, Insalata di Scarafaggi.
Tu “vivi” l’universo ludico a
tutto tondo, ma quale aspetto ti
appassiona maggiormente? Chessò, Play test, gioco puro e semplice, ideazione,
game design?
Quello che più mi piace è l'esperienza che dà il giocare
vero e proprio. La ricerca quindi che metto nel design, che provo a trasmettere
nei prototipi e il mio pormi davanti a scatole nuove va proprio in quella
direzione.
Un gioco voglio smontarlo per capire come riesce a
raggiungere lo scopo che si è prefissato. In che modo vuole coinvolgere i
giocatori e a quali giocatori si rivolge. In molti titoli infatti vince chi ha
più punti, ma ognuno ha un suo percorso da intraprendere; in alcuni casi il
gioco “livella” tutti i giocatori dando ad ognuno le stesse chance di riuscita,
in altri invece un giocatore più esperto ha un vantaggio tangibile su quelli
alle prime armi, in altri ancora invece c'è una strategia rotta, che,
intrapresa, porta quasi inevitabilmente ad una vittoria. Queste strade possono
essere percorse con tempi di attesa lunghi tra un giocatore e l'altro, tramite
elevata interazione diretta, tramite pressione data da una clessidra.... quello
che a me piace è il dopo partita quindi, il ripercorrere tutte le fasi per
capire cosa ho fatto e come l'ho fatto.
Hai partecipato a parecchi
concorsi italiani come il “premio Archimede” ed il “miglior gioco inedito” di
Lucca, come reputi queste esperienze? Le consiglieresti?
Intanto comincio con il dire che sono due mondi molto
diversi tra loro. Il
Premio Archimede cerca una meccanica, un gioco, un'idea che
sia innovativa e che abbia una profondità nelle scelte molto ben strutturata.
Il
Gioco Inedito invece vuole trovare un titolo che sia molto fresco da
padroneggiare e che stia all'interno di vincoli molto severi, a partire dal
tema.
Disclaimer: io non sono autore (almeno, non ancora!
Ahahahah) e quindi non prendete tutto per oro colato, ma “cum grano salis”.
L'inventare un gioco non deve essere orientato ad un
concorso, né tantomeno deve essere buttato lì per avere la chance di parlare
con un possibile editore. Le giurie, di fatto, lavorano e, in quanto
lavoratori, vanno rispettati. Ascoltando i commenti a diversi titoli presentati
ad entrambi i concorsi, ho capito che in tanti partecipano buttando lì la loro
idea che non hanno nemmeno testato loro stessi. Sono conscio del fatto che, ad
esempio nel Gioco Inedito, il tempo sia molto poco per arrivare ad un playtest
e design completo, ma deve comunque essere tutto ben strutturato. Penso che il
test del gioco con gli amici debba essere solo il 30% del playtest totale. Il
50% dovrebbe essere fatto con sconosciuti, con persone che non hanno alcuna
remora ha dirti “il gioco è orribile”. Il restante 30% va invece fatto
addirittura con persone con cui nemmeno interagisci, gli lasci il manuale e
guardi loro giocare (fondamentale un buon regolamento!!). Il 10% invece va
fatto con chi conosce le statistiche! :)
Quindi, consigliati i concorsi come struttura in sé, ma
non bisogna parteciparvi a cuor leggero. Piuttosto sistemate un'idea bene,
lavoratela e siate obiettivi su di essa: se a voi piace tantissimo ma agli
altri no, allora preparatene un'altra da inviare, quella la tenete sulla vostra
mensola e ci giocate voi.
Come è nata l’idea di realizzare
le tue famose “recensioni minute”?
Famose è parola grossa, mi fai arrossire (ma a chi la
voglio dare a bere!).
L'idea è nata da un processo. Ho notato che ogni volta ci
si sedeva ad un tavolo, oppure ci fosse un giocone all'aria aperta, le persone
volevano che fossi io a spiegare le regole, dicevano che risultavo chiaro e
coinvolgente, tanto da iniziare a domandarmi se non potessi esportare questo
servizio anche per chi non poteva avermi a portata di mano.
Su YouTube esistono però già dei bravissimi tutorialist,
penso ad Alkyla, il piccolo Hayden Teeter e Tom Vasel (vabè, Hayden è nella
top3 perchè è bravissimo per l'età che ha!) e duplicare le proposte non giova a
nessuno.
Mi son detto: Perchè le persone dovrebbero voler
ascoltare due volte un regolamento? E perchè dovrei far chiudere il canale ad
Alkyla perchè io sono molto più bravo? (ahahahahah, vabè gli avrei concesso dei
featuring ovviamente). Ma soprattutto: perchè devo spararmi 20 minuti di
spiegazione per capire che magari un gioco non mi piace alla fine di essi?
Ecco quindi l'idea di condensare idea generale del
regolamento, materiali e una piccola valutazione sul tipo di giocatore a cui è
rivolto un titolo, in circa 3 minuti. E' quello che spesso una persona cerca:
ovvero il prendere in mano una scatola e capire se può valer la pena portarsela
al tavolo. D'altra parte, la quarta di copertina di un libro è spesso utile per
decidere se portarlo alla cassa o no!
Progetti futuri e sogni nel
cassetto?
Non saprei dire, non riesco mai a fare progetti su di me
a lungo termine. Di solito prendo in mano un'idea e ci do dentro al 100% per un
po', poi mi fermo e guardo con obiettività la cosa. Se vale la pena continuare,
allora non mi arrendo, altrimenti, senza paura, strappo tutto e parto da
un'altra parte.
Al momento quindi ciò su cui sto lavorando è sicuramente
il progetto “Recensioni Minute”, voglio che diventi un bel supporto per la
comunità italiana.
Ho in previsione un paio di talk su argomenti non ludici
in cui avrò il compito di “far giocare” l'assemblea per far passare dei
concetti; ti dirò, mi piace molto come idea, quella di interagire con un
pubblico non ludico per convincerlo a giocare. Sarà un'occasione per mettermi
alla prova con gente probabilmente meno propensa di quella che ho trovato
finora nei vari ambiti, tipo
GalLUG e
similia. Non mi spiacerebbe farlo con costanza (se riesco, chiaro!).
In ultimo, ho in piedi due prototipi che spero vedano la
luce come giochi veri e propri prima o poi. Non voglio però arrivare alla
pubblicazione a tutti i costi, come ho detto prima, preferisco che i giochi
siano riconosciuti come validi e solidi in primis. Se ciò coinciderà anche con
la possibilità di pubblicazione, ben venga!
Ah, poi vorrei giocare in NBA, quindi conto di crescere
almeno 30 centimetri in altezza e ringiovanire di almeno 5 anni, ma questo
esula un po' dal mondo ludico e non vorrei annoiarvi sul come ho intenzione di
fare...
Ciao e grazie Mr Max!!
Grazie a te Mr TeOoh, per la disponibilità e la simpatia.
E' stato un
vero piacere poter fare quattro chiacchiere con te, ci si vede il mercoledì in Ludoteca Galliatese!